Il viaggio che ha cambiato il tonno

Tempo di lettura: 2 minuti

di Alessandra Meldolesi 

Silvestre: Ho scelto di presentare il tonno Balfegò in tre consistenze, un ingrediente nobile, di cui volevamo esplorare la versatilità oltre il gusto. Con la sua costruzione tripartita, il piatto ne esalta la profondità attraverso la tecnica, variando texture, temperature e intensità. Ci sono una sfera dalla consistenza del midollo, il sandwich di tartare e caviale e la lamella affumicata, che porta la sequenza a una chiusura elegante. L’idea era quella di creare una progressione gustativa, iniziando dall’untuosità per concludere con la sottile intensità del fumo. Come un menu degustazione, dove ogni piatto prepara il palato al successivo, ciascuna versione del tonno pone le basi per quella dopo, cosicché alla fine si genera un senso di pienezza.

Pinto: Ogni abbinamento è stato scelto per la sua fedeltà al linguaggio del piatto, di cui offre una diversa prospettiva. Il primo, da Lisbona, è il Malvarinto de Janas, un blend di malvasia e arinto proveniente da Sintra, la cui spiccata acidità taglia la ricchezza ed esalta le note citrine, apportando chiarezza e luce. Dal Portogallo arriva Casa da Passarella, Dão da uva encruzado invecchiato in barrique, dalla speziatura dolce e dalla testura generosa, che rispecchia la profondità del piatto, riecheggiando la sua stratificazione gustativa. Per finire c’è il Pietradolce “Archineri”, bianco dell’Etna, la cui freschezza e tensione minerale vulcanica sposano l’umami del tonno, entrando nel contrasto di agrumi e vibrazioni. Raccontano tutti la stessa storia, ma ciascuno parla con un accento diverso.

TONNO, CAVIALE OSCIETRA E WASABI

In questo piatto, il tonno Balfegó viene esplorato attraverso tre consistenze distinte, creando strati progressivi di sapore.

Il viaggio inizia con una sfera di tonno, ispirata alla consistenza del midollo osseo: unta e intensa, realizzata con un brodo ottenuto da tonno disidratato. Prosegue con un sandwich di tonno, in cui la tartare incontra il caviale Oscietra, bilanciato da una consistenza croccante.

Per concludere, una fetta di tonno affumicato, dove il sottile aroma della brace intensifica il sapore e prolunga l’esperienza di degustazione.

re di gusto.

Immagine di Alessandra Meldolesi

Alessandra Meldolesi

Nata a Perugia, Alessandra Meldolesi dopo gli studi e uno stage alla Comunità Europea ha scelto la cucina, diplomandosi alla scuola Lenôtre di Parigi e lavorando brevemente come cuoca presso ristoranti stellati. È sommelier, autrice di numerosi libri, traduttrice e giornalista specializzata da oltre vent'anni.

Scopri altre ricette:

Viva la pappa al pomodoro!

Leggi l’intervista completa ad Andrea e Paolo Gori di Alessandra Meldolesi Paolo: Tutti ci chiedono la pappa al pomodoro, perché è una zuppa e un

Leggi Tutto »

Pasta (senza) fagioli

Leggi l’intervista completa ad Antonio Iacoviello ed Elisabetta Urgelli di Alessandra Meldolesi Iacoviello: La nostra pasta e fagioli è piuttosto interessante perché non ci sono

Leggi Tutto »

Risotto dolce umami

Leggi l’intervista completa a Paolo Barrale e Mattia Orlando  di Alessandra Meldolesi Barrale: Abbiamo scelto una ricetta molto semplice, dolce,acida, piccante. Un risotto mantecato con

Leggi Tutto »

Colombaccio confort food

Leggi l’intervista completa a Edoardo Tilli e Klodiana Karafilaj di Alessandra Meldolesi Tilli: Il colombaccio è un piatto che mi dà grande soddisfazione, ha un

Leggi Tutto »

Miele e caviale… di lime

Leggi l’intervista completa a Ronald Bukri e Valentina De Angelis di Alessandra Meldolesi Bukri: Il piatto che ho scelto è una crema leggera al miele

Leggi Tutto »

Spaghetti vestiti da ceviche

Leggi l’intervista completa Roy Caceres e Luca Pozzoli di Alessandra Meldolesi Caceres: Il piatto nasce come provocazione, dall’idea di fare incontrare il ceviche con la

Leggi Tutto »
Facebook
Twitter
LinkedIn
TS Poll - Loading poll ...