di Paolo Pinto
Sesta tappa – da Torre del Lago Puccini a Rapolano Terme
Il percorso – tappa impegnativa caratterizzata particolarmente da tre settori sterrati per un totale di quasi 12 km. I primi due sono in comune con le Strade Bianche, il terzo è inedito. Prima parte pianeggiante nell’entroterra pisano fino Volterra. Entrati nel Senese si affronta il settore sterrato di Vidritta che, rispetto alle strade Bianche è lungo 2 km in più e si connette, a meno di poche centinaia di metri di salita, al tratto di Bagnaia. Quest’ultimo presenta pendenze fino al 15% e, a Grotti, il secondo GPM di giornata. Prima di Asciai si percorre il terzo settore di Pievina che si svolge prevalentemente in cresta con continui e brevi saliscendi. Finale molto impegnativo con il muro di Serre di Rapolano. Ultimi km articolati con curve e saliscendi. Da segnalare, a circa 5km dall’arrivo, lo strappo di Serre di Rapolano che presenta nel finale pendenze fino al 20%. Retta finale di 450m su asfalto, larghezza 6m e pendenza attorno al 6%.
In tavola – Tipicità di Torre del Lago Puccini: Piatti di pesce, specialità “di terra” (cinghiale, daino, selvaggina di ogni genere), piatti “poveri” (“cacciucco” di pollo, fettunta), torta di San Giuseppe con cioccolato e riso, frittelle di riso con la crema.
In tavola – Tipicità di Rapolano Terme: Focaccia di Rapolano, dolce tipico del territorio. Vini di Rapolano: DOCG Chianti, tenuta di San Gimignanello, DOC Grance Senesi, tenute di Modanella e Armaiolo.
Settima tappa – da Foligno a Perugia
Il percorso – Cronometro individuale nettamente divisa in due parti. La prima di circa 32 km pianeggiante che porta ai piedi di Perugia. Si affronta la salita di Casaglia con pendenze importanti (16%) seguita dalla strada sempre in ascesa fino all’arrivo. Ultimi km tutti a salire con pendenze anche in doppia cifra. Diverse curve e contropendenze prima degli ampi tornanti finali che portano al rettilineo di arrivo. Da segnalare a 6.4km dall’arrivo i 1300m di Casaglia a quasi il 12% con punte del 16%. Retta finale di 250m su lastricato, larghezza 6 m.
In tavola a Foligno – Olio extra vergine di oliva, varietà “Moraiolo”, lenticchie e patate rosse di Calfiorito, bocciata, strangoli o pappardelle con ragù di cacciagione o tartufo; zuppa di cicerchie, spaghetto di rancetto, agnello tartufato.
In tavola a Perugia – Tartufo nero di Norcia, gnocchi al sugo d’oca, palombacci alla perugina (piccioni selvatici cucinati in recipienti di terracotta), torta al testo (focaccia bianca non lievitata e farcita con verdure, prosciutto e formaggio).
Vini a Perugia: Montefalco Sagrantino DOCG, Torgiano Rosso Riserva DOCG.
Ottava tappa – Da Spoleto a Prati di Tivo
Il percorso – Tappa breve caratterizzata dall’assenza di tratti pianeggianti. Appena partiti si scala la Forca di Cerro seguita da Forca Capistrello di oltre 16km. Si sfiora il massiccio del Terminillo per raggiungere Capitignano, con continui saliscendi, dove si scala il versante ovest del Passo Capannelle. La salita finisce a breve distanza dal passo a Croce Abbio dove inizia la discesa di quasi 30 km che porta ai piedi della salita finale. Discesa caratterizzata da molte curve e due lunghe e ben illuminate gallerie. Ultimi 14 km totalmente in salita verso la stazione sciistica. La salita finale è lunga 14.5 km al 7% di media, con punte fino al 12%. Conta 22 tornanti e presenta le maggiori pendenze nella prima parte con punte, durante l’attraversamento di Pietracmela, dove è lo sprint intermedio. Ultimi tre chilometri al 7%. Rettilineo d’arrivo di circa 300m su fondo asfaltato, arrivo largo 6m.
In tavola a Spoleto – Strangozzi (tagliolini a base di farina e senza uovo), la crescionda, l’attorta (dolce del Natale), le castagnole.
Vini a Spoleto: Trebbiano Spoletino DOC.
In tavola a Prati di Tivo. Ravioli di carne di Pietracamela conditi con ragù e pecorino dei Monti della Raga.
Vini Prati di Tivo: Montepulciano d’Abruzzo DOCG.
Paolo Pinto
Paolo Pinto, 40 anni, è titolare dell’agenzia di pubblicità ed eventi "Double P communication" e direttore responsabile di Ruvesi.it
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