di Paolo Pinto
13a tappa
Il percorso da Riccione a Cento: Tappa completamente piatta attraverso la pianura emiliano-romagnola. Si percorrono strade prevalentemente rettilinee con carreggiata di larghezza variabile, intervallate dai centri abitati dove sono presenti i consueti ostacoli al traffico. Ultimi km praticamente piatti se si esclude il ponte sul fiume Reno che costituisce l’unico dislivello del finale. Alcune ampie curve portano al rettilineo d’arrivo di 450 m di asfalto di larghezza 8 m.
Riccione a tavola: Pasta fatta a mano come le tagliatelle con ragù di carne e pesce, i passatelli in brodo e asciutti, i cappelletti ripieni di carne e gli strozzapreti; la piadina, nella sua versione riccionese sottile, accompagnata dal prosciutto, dai salumi locali e dallo squacquerone.
Cento a tavola: Tortellini, tortelloni di ricotta e di zucca, nocino, cotechino, salame alla brace, zampone, lumache, salama da sugo.
Vini in tavola a Riccione: Sangiovese, Trebbiano, Pagadebit, Albana spumante.
Vini in tavola a Cento: Vini rossi dei Colli bolognesi e del Bosco Eliceo, Lambrusco e Sangiovese.
14a tappa
Il percorso da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda: Tappa a cronometro tendenzialmente pianeggiante con diverse ondulazioni al suo interno. Si attraversano pochi centri abitati in una serie di lievi saliscendi tutti leggermente a declinare verso la riva del Lago di Garda. Ultimi km prevalentemente rettilinei caratterizzati da una coppia destra-sinistra a circa 300 m dall’arrivo. Rettilineo finale di 200m su asfalto di larghezza 6m.
Castiglione delle Stiviere a tavola: Malfacc, salame mantovano, Anello di San Luigi o Anello dei Gonzaga (dolce tipico). Desenzano del Garda a tavola: Pesce di lago.
Vini a Castiglione delle Stiviere a tavola: Garda Colli Mantovani DOC.
Vini a Desenzano de Garda: Il Lugana, Guarda Classico Chiaretto Doc, Garda Classico Bianco DOC, Garda Classico
Rosso e Rosso Superiore DOC, Garda Classico Groppello e Groppello Riserva Doc, San Martino della Battaglia DOC.
15a tappa
Tappa di alta montagna con un passaggio e l’arrivo sopra i 2000m. Si superano 5 salite con il solo intervallo della Val Camonica la cui risalita rappresenta l’unico momento di “respiro”. Si scalano la salita di Lodrino seguita dall’inedito Colle San Zeno la cui discesa è molto lunga e impegnativa. Si risale la Val Camonica da Pisogne fino a Edolo per scalare il Mortirolo dal versante di Monno e scendere in Valtellina. Lunga risalita fino alle porte di Bormio con la breve scalata delle Motte e dopo Isolaccia Valdidentro salita al Passo di Foscagno. Segue una breve discesa e la salita finale composta dal Passo di Eira in cima al quale si segue una strada (asfaltata) che risale la pista del Mottolino. Ultimi km in salita. La pendenza cambia drasticamente a 2 km dall’arrivo dopo il Passo di Eira dove la pendenza media reta superiore al 10% benché la strada presenti rampe ripide intervallate da brevi tratti meno pendenti. Nell’ultimo km la rampa finale presenta pendenze fino al 19% seguite da un breve allentamento della pendenza e da un ulteriore scalino che porta alla retta finale di 50m su asfalto larghezza 6m.
In tavola a Livigno: Sciatt, pizzoccheri, bresaola.
Vini a Livigno: Rosso di Valtellina DOC, Sforzato di Valtellina DOCG.
In tavola di Manerba del Garda: tagliolini al coregone, luccio con polenta, fletti di persico, olio d’oliva, spiego bresciano.
Vini di Manerba del Garda: Rosa Valtenesi e Rosso Valtenesi
Paolo Pinto
Paolo Pinto, 40 anni, è titolare dell’agenzia di pubblicità ed eventi "Double P communication" e direttore responsabile di Ruvesi.it