di Paolo Pinto
10° tappa da Pompei a Cusano (Bocca della Selva)
Il percorso: Tappa pianeggiante, ma molto articolata planimetricamente, soprattutto nella prima parte in zona vesuviana. Raggiunta la via Appia si comincia a salire lentamente fino a Montesarchio. Si scalano quindi alcune salite non classificate e la salita di Camposauro che porta prima a Solopaca e quindi a Guardia Sanframondi. Si percorrono strade di media larghezza con fondo a volte usurato e caratterizzate da numerose curve. Dopo Cerreto Sannita, superata la galleria illuminata che porta nella valle del Titerno, inizia la lunga salita finale di 18 km al 5.6% senza grandi picchi. La salita si snoda, lungo il pendio privo di alberi fino all’ultima parte, con ampie curve e brevi rettilinei.
Ultimi km in costante ascesa al 7% con brevi picchi superiori nell’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 150 m su asfalto larghezza 5m.
A tavola a Pompei: la pizza, dopo la scoperta dell’affresco nelle domus dell’antica Pompei, che racconta la pizza di 2000 anni fa, il consumo di pizza tra i turisti è aumentato del 90%.
Vini a Pompei: si beve Rosso Pompeiano IGT.
A tavola a Cusano Mutri: i funghi, specialmente porcini, ovali e buoni e “vieni”, i tartufi, le castagne, cucinate dall’antipasto al dolce passando per primi e secondi piatti; i formaggi, da quelli a pasta filata come caciocavallo e scamorze ai famosi caprini e pecorini del Matese.
11° Tappa da Foiano di Val Fortore a Francavilla al Mare
Il percorso: Tappa nettamente suddivisa in due parti. La prima di attraversamento dell’Appenino fino a Termoli e la seconda pianeggiante lungo la statale costiera (SS16). L’Appennino presenta alcune salite e discese caratterizzate da numerose curve e brevi saliscendi, in parte su strade a scorrimento. Raggiunta la costa a Termoli si entra nella statale Adriatica che si segue fino a Francavilla al Mare, dove circa a 4km dall’arrivo si trovano le uniche due curve a destra che immettono nel lunghissimo rettilineo finale. Ultimi 3.5km praticamente rettilinei attraverso l’abitato, perfettamente pianeggianti. Retta finale di 3000m su asfalto larghezza 8.
A tavola a Foiano di Val Fortore: Caviocavallo sitano DOP.
A tavola a Francavilla al Mare: Prodotti tipici sono il pomodoro a pera d’Abruzzo e le fragole. Seppie e piselli è uno dei piatti tipici, generalmente preparato il 1° maggio in concomitanza con la festa di Santa Liberata.
I vini di Francavilla Fontana: Trebbiano, Pecorino e Montepulciano d’Abruzzo.
13° tappa: da Marinsicuro a Fano
Tappa pianeggiante per i primi 50 km e successivamente costellata di muri e strappi fino all’arrivo. Dopo una prima parte lungo l’Adriatico, superata Civitanova Marche ci si allontana dal mare per affrontare un percorso fatto di continui saliscendi con strappi e strappetti più o meno difficili, se ne possono catalogare 10 (di cui 4 classificati come GPM). L’ultimo strappo, inedito, di Monte Giove si trova a 9km dall’arrivo e presenta pendenze oltre il 10%. Ultimi km piuttosto articolati attorno al centro storico di Fano costeggiandone le mura. Presentano diverse curve con brevi tratti rettilinei a intervallarle. Ultimo chilometro in leggera ascesa. Retta finale di 450m su asfalto larghezza 8 m.
A tavola a Martinsicuro: Mezzemaniche al battuto di alici, brodetto di pesce, arrosticini. Vini: Trebbiano, Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo.
A tavola a Fano: Brodetto di Fano, “rustita”, vongole e piatti a base di pesce fresco dell’Adriatico, carni e tartufo dell’entroterra, formaggi di fossa e l’inimitabile “moretta”, bevanda dei pescatori tipica della città.
Vini a Fano: Biancherello del Metauro DOC, Colli Pesaresi DOC, Pergola Aleatico DOC
Mario Rossi
Paolo Pinto, 40 anni, è titolare dell’agenzia di pubblicità ed eventi "Double P communication" e direttore responsabile di Ruvesi.it