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Navigando-novembre 2024

Tempo di lettura: 16 minuti

Il Post - 26 novembre

Nella regione di Valencia, dove il mese scorso ci sono state gravi alluvioni che hanno causato la morte di oltre 200 persone, centinaia di abitazioni hanno ancora i sotterranei, le cantine e i garage pieni di fango e rifiuti. Svuotarli e pulirli è estremamente costoso e almeno per ora interamente a carico dei privati, dato che i servizi pubblici locali sono impegnati in altre operazioni. Al tempo stesso la pulizia dei sotterranei è necessaria e urgente, perché coi sotterranei totalmente o parzialmente inagibili non si possono fare i lavori necessari a ripristinare acqua corrente ed elettricità in molte abitazioni. L’alluvione nel sud della Spagna è stata il peggiore disastro di questo tipo della storia recente del paese: si è verificata a fine ottobre nella Comunità Valenciana, la regione di Valencia, e in altre regioni meridionali.

Vignaioli indipendenti - Comunicato stampa - 25 novembre

Si è svolta oggi a Bologna, nel contesto del tredicesimo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, l’Assemblea degli associati FIVI. Presenti oltre 300 soci, per un momento di approfondimento, dibattito e condivisione di obiettivi che ormai da anni viene organizzato in occasione del Mercato, il principale evento associativo, giunto oggi a conclusione con un grande successo di pubblico. Le Vignaiole e i Vignaioli presenti hanno ascoltato le relazioni del Presidente Lorenzo Cesconi, della Segretaria Nazionale Rita Babini e della Presidente di CEVI - Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti Matilde Poggi. L’Assemblea è stata l’occasione, come da tradizione, per consegnare a Sergio Mottura, Vignaiolo nel Lazio, il Premio “Leonildo Pieropan” 2024, in memoria dell’indimenticato Vignaiolo di Soave, tra i pionieri e i fondatori di FIVI. Nella motivazione del Premio si legge: “Da Torino alle campagne della Tuscia viterbese, dagli studi in ingegneria alla conduzione dell’azienda di famiglia, è lunga la strada percorsa da Sergio Mottura, classe 1942, la cui storia personale rientra ormai di diritto nella grande storia della viticoltura e dell’enologia italiana”. E infine: “Con l’adesione alla FIVI, Sergio trova la casa ideale dove sviluppare le tematiche a lui più care: passione verso il territorio, approccio culturale al proprio lavoro, difesa del paesaggio agricolo, tutela delle generazioni future”. Una metafora, quella della casa, ripresa da Cesconi nella sua relazione: “I Vignaioli indipendenti sono diventati la mia seconda casa: negli anni passati come presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino, poi con l’impegno in FIVI che mi ha onorato prima con l’incarico di consigliere, di vicepresidente e infine con la presidenza. Spero di aver rispettato questo impegno al meglio: di certo posso dire di avercela messa tutta, pur con tutte le difficoltà nel conciliare gli impegni associativi con il lavoro e la famiglia. Sento oggi la necessità di spostare un po’ il mio baricentro di vita verso quest’ultima, in particolare”, dice Cesconi, che annuncia quindi la sua intenzione di non ricandidarsi per il prossimo mandato, che prenderà il via con l’Assemblea elettiva prevista il 13 febbraio. “Penso che FIVI sia ormai un’associazione grande, matura e ben strutturata, e che al suo interno tutti siano enormemente utili, ma nessuno indispensabile, io su tutti. Ci sono risorse ed energie straordinarie, un senso di responsabilità diffusa e una nuova generazione associativa che sta crescendo. Sono stati anni emozionanti, ed è davvero bello vedere come FIVI sia cresciuta, non solo nei numeri, ma nella qualità dei contenuti e nella sua riconoscibilità pubblica. E’ un’associazione affidabile e credibile, grazie all’impegno di tutti quelli che fin dalla sua fondazione, nel 2008, le hanno dedicato tempo ed energie. Il mio grazie sincero va a tutti loro, alle socie e ai soci che mi hanno permesso di rappresentarli in questi anni, a chi proseguirà su questa strada e ne traccerà di nuove”. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008. Si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale. Attualmente sono più di 1.700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di oltre 17.000 ettari di vigneto. Il Marchio FIVI raffigura “Ampelio”, immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la FIVI significa essere Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue l’intera filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.

Beverfood- 18 novembre

Innovazione tecnica e mercati internazionali. È la ricetta “anti-crisi” del comparto macchine per bevande, enologia e imbottigliamento, da oggi a venerdì in vetrina a Fiera Milano Rho al Simei di Unione italiana vini. Databank Database Case Vinicole Cantine Dati Excel xls csv tabella campi indirizzo email sito web Il comparto vale, secondo le stime dell’Osservatorio del vino Uiv, circa 5 miliardi di euro l’anno (3 per la sola filiera del vino) con una bilancia commerciale attiva di 2,2 miliardi di euro. Secondo un sondaggio realizzato dall’Osservatorio su un panel rappresentativo del settore (oltre 1 miliardo di fatturato aggregato) in occasione della 30^ edizione del Salone internazionale, la propensione all’export è del 46%, con una presenza capillare in tutti i continenti e, in particolare, tra i principali produttori mondiali di vino e bevande. Secondo il sondaggio dell’Osservatorio Uiv, il 61% del comparto si aspetta di chiudere l’anno in contrazione e con un calo del fatturato stimato attorno al 4%, mentre sono rispettivamente il 25% e il 14% quelli che prevedono un 2024 in linea o in crescita rispetto al 2023.Navigli/Darsena/Tortona.

Bargiornale - 18 novembre

Rispetto, specializzazione, assertività, motivazione, ambiente sano, relazioni, leadership: sono solo alcune delle parole chiave che sono venute fuori nella due giorni al femminile promossa dal collettivo TheSheSide. L'appuntamento milanese, che ha visto "planare" nello spazio Fase del Mudec il gotha della bar industry al femminile (avevamo parlato qui del parterre d'eccezione), è stato un successo di pubblico, ma soprattutto di contenuti. Due giorni e due formati, che hanno coinvolto ospiti nazionali e internazionali (11 speaker, 18 moderatori e workshop leader) a guidare una riflessione sul mondo dell'hospitality al femminile: il primo giorno interventi in stile Ted, con l'idea di dare spunti motivazionali e ispirazioni alle nuove generazioni; il secondo tavole rotonde sui più disparati argomenti che interessano il mondo del bar. A margine, le guest delle bartender che hanno colorato i banconi di nove bar dell'area Navigli/Darsena/Tortona.

Wine News - 17 novembre

In un contesto ambientale segnato dai cambiamenti climatici che si riflettono anche sul settore agricolo, che sovente si trova a fare la conta dei danni dovuti a siccità o acquazzoni, l’agricoltura in Italia si dimostra però sempre più green, svolgendo la sua parte in termini di sostenibilità e con lo sguardo rivolto verso il futuro. È la fotografia scattata dall’ultimo report dell’Osservatorio Agrofarma-Federchimica sullo stato del comparto agricolo italiano, presentato il 14 novembre a Roma. In particolare, lo Stivale conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare, con il 99,5% dei campioni analizzati che ha residui al di sotto dei limiti di legge. Il settore agricolo, inoltre, continua a ridurre l’uso di energia e delle sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci (quei prodotti utilizzati per curare le malattie delle piante o regolare i processi vitali della vegetazione) in maniera sempre più ottimizzata, come conferma il calo del 14% di vendite negli ultimi dieci anni (il confronto è tra il triennio 2020-2022 e quello 2011-2013). Tra tutti, fungicidi ed erbicidi hanno registrato una contrazione più marcata, passando rispettivamente dal -14% al -16%. Dal report emerge così l’impegno a sviluppare fitosanitari sempre meno impattanti, dimostrato anche dal fatto che oltre l’83% di questi prodotti presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011. Allo stesso tempo la flessione delle quantità vendute rivela come l’industria sia impegnata in un percorso di ottimizzazione dell’uso: un trend che non riguarda però la categoria dei prodotti a base di sostanze a basso rischio, cresciuta di oltre il 6.000%.

Wine News - 17 novembre

La fine dell’anno è il periodo in cui, classicamente, si stappano o si regalano i grandi vini, per un brindisi speciale, o per concedersi un “balocco enoico” da custodire in cantina, in attesa di berlo, o come investimento. E, in un quadro che resta complessivamente molto negativo, arrivano piccolissimi segnali positivi per il mercato dei fine wine monitorato da Liv-Ex, che vede segnare un piccolo incremento, mese su mese (+0,1%) per la prima volta, da marzo 2024, il suo indice principale, il Liv-Ex 100 (di cui fanno parte, per l’Italia, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barbaresco 2019 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Masseto 2019 e 2020 e l’Ornellaia 2020 di Frescobaldi, il Sassicaia 2018, 2019 e 2020 della Tenuta San Guido, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2019 e 2020 di Antinori, ed il Redigaffi 2020 di Tua Rita, ndr).

Nonisma - Comunicato Stampa - 16 novembre

L’Italia del vino vanta un patrimonio fatto di produttori, vitigni autoctoni e territori unici al mondo: oltre 240 mila aziende coltivatrici di uva, 30 mila imprese vinificatrici, più di 500 vini a denominazione Dop e Igp. Senza tralasciare la biodiversità dei vitigni: i 10 più coltivati pesano per meno del 40% sulla superficie nazionale a vite, contro il 70% della Francia e l’80% dell’Australia. Inoltre, con un fatturato complessivamente pari a 16 miliardi di euro, il comparto rappresenta un indiscutibile punto di forza per il Sistema Paese. In questo contesto, Nomisma Wine Monitor - l’Osservatorio di Nomisma dedicato al mercato del vino - in collaborazione con FIVI - la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – ha realizzato un’indagine sui produttori associati a FIVI mettendo in luce i risvolti di un modello socio-economico collegato a tale tipologia di impresa, le cui esternalità rappresentano un valore non solo per la filiera vitivinicola italiana, ma per l’intero Paese. Qual è l’identikit di tale modello? Poco più di 10 ettari di vigneto la superficie media coltivata dagli oltre 1.700 produttori associati a FIVI, 75 tonnellate di uva auto-prodotta per una produzione media di 38 mila bottiglie vendute ogni anno: in altre parole, una filiera totalmente integrata, dalla vigna alla cantina, fino alla commercializzazione dei propri vini. “Una delle principali esternalità positive collegate al modello socioeconomico dei Vignaioli Indipendenti Italiani è dato dal fatto che l’81% dei vigneti coltivati da questi produttori si trova in collina e in montagna, rispetto al 60% della media italiana, vale a dire in quelle aree interne sempre più soggette a spopolamento e a rischio idrogeologico. Zone dove, per altro, l’uva da vino rappresenta una delle poche produzioni agricole ancora in grado di dare reddito a chi la coltiva” - sottolinea Denis Pantini, Responsabile Nomisma Wine Monitor. Basti infatti pensare che, sebbene i cereali rappresentino la coltivazione più diffusa nelle aree collinari e montane italiane, il valore della produzione ottenuto ad ettaro è meno del 30% di quello ottenuto dall’uva da vino. “Senza poi tralasciare come in questo modello di impresa la vitivinicoltura esprime risvolti positivi anche a livello sociale dato che il 30% dei lavoratori è impiegato a tempo indeterminato (contro il 10% della media italiana in agricoltura), il 28% è di origine straniera (rispetto al 19% della media italiana) e il 33% è donna, a fronte del 26% della media dell’agricoltura italiana” - ha aggiunto Pantini. Anche dal punto di vista economico il “modello FIVI” esprime valori importanti, non tanto in termini assoluti quanto unitari. Basti infatti pensare che il prezzo medio a bottiglia del vino venduto dai produttori FIVI è più che doppio rispetto alla media italiana (7,7 euro contro 3,6). Dall’indagine condotta da Nomisma emerge come, per quanto l’Italia rappresenti il mercato di elezione dei produttori FIVI (e l’Horeca il canale principale), l’estero non è certo disdegnato dai ‘vignerons’ italiani: il 71% esporta mentre un altro 23% ha intenzione di farlo nei prossimi anni. E se gli Stati Uniti rappresentano oggi il principale mercato estero di sbocco, presto anche altri mercati extra-Ue diventeranno sempre più strategici, in particolare nell’area asiatica. Ma le difficoltà non sono poche e per essere superate occorrono risorse. Un supporto importante potrebbe derivare dai fondi OCM: purtroppo, a causa delle restrizioni e dei vincoli burocratici che disincentivano l’accesso da parte delle piccole aziende, solo il 14% dei soci FIVI ha potuto beneficiare negli ultimi due anni dei fondi destinati alla promozione. Vignaioli Indipendenti: grande attenzione alla sostenibilità La ricerca presenta anche un focus sulla sostenibilità: alla luce della localizzazione geografica in cui sono collocati i produttori FIVI, il tema della sostenibilità assume quantomeno una doppia valenza. E anche in questo caso i risultati emersi dall’indagine realizzata da Nomisma danno conto di un modello di impresa attento sia alla sostenibilità ambientale sia sociale. Nello specifico, negli ultimi due anni il 71% delle aziende intervistate ha realizzato azioni finalizzate alla sostenibilità ambientale (dall’utilizzo di packaging sostenibile al contenimento dei consumi di acqua e delle emissioni) mentre un altro 24% lo farà nei prossimi due. 1 impresa su 2, invece, produce vini in modo biologico e un 20% è certificato sostenibile. Nel complesso, per i Vignaioli Indipendenti, la sostenibilità rappresenta in primis un dovere e una responsabilità, prima ancora che un costo da sostenere. E, parlando di sostenibilità, non bisogna tralasciare quella economica su cui, in definitiva, poggiano le altre due (ambientale e sociale). Rispetto a tale obiettivo, una leva di sviluppo e integrazione economica utilizzata dai produttori FIVI è quella dell’enoturismo: oltre l’80% delle aziende associate offre servizi per gli enoturisti, in particolare visite guidate con degustazioni. Anche in questo caso, il “modello FIVI” offre un contributo particolarmente utile alla tenuta socio-economica delle aree rurali, dato che i ricavi derivanti dai servizi enoturistici incidono per il 23% sul fatturato complessivo dei ‘vignerons’ (contro una media nazionale del 18%), evidenziando in tal modo una differenziazione delle attività in grado di valorizzare ulteriormente la produzione vinicola delle aree interne. Inoltre, il 46% dei turisti che annualmente visitano tali aziende sono di origine straniera, un altro fattore di sviluppo che, se rafforzato e ulteriormente valorizzato, può contribuire alla riduzione di quell’overtourism che negli ultimi anni sta portando effetti negativi negli equilibri sociali delle città italiane. In conclusione, il modello socio-economico dei Vignaioli Indipendenti offre un importante contributo alla tenuta e valorizzazione del vino e dei territori vinicoli del Bel Paese. Tuttavia, le sfide che gli stessi produttori hanno davanti sono tante e complicate e, se non adeguatamente affrontate, rischiano di mettere in crisi l’efficacia di tale modello. A questo riguardo, per quasi 1 produttore FIVI su 2, la gestione dei costi e l’efficienza dell’organizzazione aziendale (messa a dura prova dai cambiamenti climatici e dalla difficoltà di reperire manodopera) rappresentano le sfide più difficili da vincere, così come l’evoluzione dei consumi e l’inasprimento della concorrenza, in particolare di quei vini più economici (spesso anche di minor livello qualitativo) che in momenti di congiuntura negativa, come quella attuale, rischiano di penalizzare i prodotti di qualità.

Ristoranti - 16 novembre

Tra gennaio e agosto 2024, negli Stati Uniti, il mercato dei vini luxury ha registrato un calo del 7%, con una forte flessione soprattutto per i vini francesi (-16%) e una stabilità per quelli americani. Tuttavia, in controtendenza si trovano i vini rossi italiani di alta gamma, ossia quelli con un prezzo superiore ai 50 dollari a bottiglia, che hanno registrato una crescita del 3% nelle vendite a valore. Questi vini rappresentano solo una piccola quota, il 2%, del volume totale dei rossi italiani venduti negli Usa, ma detengono il 14% del valore complessivo. Se si considerano anche i vini super-premium, con un prezzo tra i 24 e i 50 dollari, la quota di mercato sale al 23%, nonostante rappresentino solo il 6% delle vendite a volume.

Linkedin - newsletter Sèbastien Poulin - 6 novembre

Vuoi fare la differenza preservando un patrimonio unico? Sostieni il progetto "Rinascita Verde" dell’associazione Salviamo Gli Ulivi ODV e partecipa al recupero di 600 ulivi secolari in Toscana, un'area che ha ispirato geni come Leonardo da Vinci. Perché questo progetto? Gli ulivi secolari non sono solo piante; sono testimoni viventi della nostra storia, simboli di cultura e resilienza. Oggi, molti di questi ulivi rischiano di essere persi a causa dell'abbandono e dei cambiamenti climatici. "Rinascita Verde" dell’associazione Salviamo Gli Ulivi ODV è un'iniziativa che mira a salvare e rivitalizzare questi alberi, migliorando la biodiversità locale e contribuendo alla riduzione di CO₂. Come puoi contribuire? Con una donazione non vincolata, a partire di 50€, potrai adottare uno di questi ulivi e ricevere in omaggio 1 litro di olio d'oliva biologico di alta qualità**, prodotto direttamente da questi alberi secolari. Un dono autentico e sostenibile, perfetto per te o per i tuoi cari, che rappresenta un vero e proprio impegno per il futuro. Altri vantaggi del tuo supporto: 1. Partecipazione a un evento speciale: Per ringraziarti del tuo contributo, sarai invitato a un picnic tra gli ulivi a Vinci, nel cuore della Toscana, dove potrai visitare gli ulivi che hai aiutato a salvare e condividere un momento di festa con altri sostenitori e la comunità locale. 2. Un segno tangibile della tua solidarietà: Riceverai un attestato di adozione del tuo ulivo, simbolo del tuo impegno per un futuro più verde.

Vignaioli indipendenti - Comunicato stampa - 5 novembre

In scena a Bologna la nuova edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI che quest'anno si terrà dal 23 al 25 novembre 2024. Tempo e generazioni: passato, presente e futuro dei Vignaioli italiani SABATO 23 NOVEMBRE ore 11.30/13.00 Corte Fusia: storia di un’amicizia in Franciacorta Cosa c’è dietro al successo di una giovane e piccola realtà nata anni dopo i pionieri della Franciacorta? Gigi Nembrini e Daniele Gentile dell’azienda agricola Corte Fusia si raccontano attraverso il territorio, il loro percorso, i loro vini. Gigi e Daniele dialogano con Lorenzo Mocchiutti (Vignaiolo in Friuli Venezia Giulia). Franciacorta DOCG Dosaggio Zero Millesimato 2011 Franciacorta DOCG Dosaggio Zero Millesimato 2016 Franciacorta DOCG Dosaggio Zero Millesimato 2018 Franciacorta DOCG Riserva Blanc de Noir “Orfano” Terre Rosse Brut Nature 2016 I vini vengono degustati sia con sboccatura à la volée, sia con sboccatura à la glace. ore 14.30/16.00 Raina: la via biodinamica al Sagrantino di Montefalco Francesco Mariani, vignaiolo e cuoco dell'Azienda Agricola Raina di Montefalco, fonde la sua passione per la terra e la cucina in un approccio biodinamico che esalta l'autenticità del Sagrantino. Ogni bottiglia riflette il suo impegno a creare un'esperienza enologica ricca di carattere e tradizione, con profondità di sapori e aromi unici. Francesco Mariani dialoga con Simone Binelli (Vignaiolo in Abruzzo). “Campo di Raina” 2008 / 2011 / 2014 / 2017 / 2020 ore 17.00/18.30 Vignaiole: giovani gemme, radici profonde Giovani produttrici under 40: un viaggio tra le vignaiole che, da nord a sud, sono profondamente legate alle loro radici e ai loro territori. Condividono un forte senso di appartenenza e una passione comune: far conoscere i propri vini e le proprie terre, dimostrando come la tradizione vitivinicola stia evolvendo, passando di madre e padre in figlia. Una nuova generazione al femminile, determinata a lasciare un segno nel mondo del vino. Spumante Metodo Classico Millesimato Dosaggio Zero 2021 (Vissanello 100%) - Coppacchioli Tattini Spumante Metodo Classico Blanc de Blanc Extra Brut biologico (Pecorino 100%) - Cossignani L.E. Tempo Abruzzo Pecorino DOC “L’Ariosa” 2022 - Olivastri Langhe DOC Freisa 2018 – Adriano Marco e Vittorio Monferrato DOC Nebbiolo “Noto” 2019 – Boeri Amarone della Valpolicella DOCG “La Parte” 2016 - Piccoli DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 11.30/13.00 La “new wave” di Mamoiada: i nuovi orizzonti del Cannonau Il risorgimento enologico di Mamoiada svela i nuovi orizzonti del Cannonau nell’assaggio dei vini di alcuni Vignaioli particolarmente attivi in questi anni. Questi produttori, profondamente radicati nel territorio, uniscono audacia e tradizione per esaltare le peculiarità del Cannonau: il vino qui prodotto celebra l’autenticità e il carattere della Sardegna, offrendo un viaggio sensoriale nella sua essenza più pura. I vignaioli di Mamoiada dialogano con Cataldo Calabretta (Vignaiolo in Calabria). Barbagia Rosso IGT "Ghirada Fittiloghe" 2021 – VikeVike Rosso di Barbagia “Ghirada Garaunele A” 2021- Esole Cannonau di Sardegna DOC "Vinera" 2021 - Antonio Mele Cannonau di Sardegna DOC "Brulleri" Ghirada Bruncu Boeli 2021 - Osvaldo Soddu Barbagia Rosso IGT “Ghirada Ocruarana” 2021 - Teularju Barbagia Rosso IGT “Tzappu” 2021 - Gungui Mariagiovanna ore 14.30/16.00 200 anni e non sentirli: il VinSanto di Barattieri Barattieri, tra le più antiche aziende dell'Emilia Romagna, coltiva da generazioni 35 ettari di vigneti esposti a sud, dove la raccolta delle uve avviene ancora manualmente. Dal 1823 è un produttore di riferimento per il VinSanto, il cui lievito madre quest'anno celebra 200 anni di storia. Ogni bottiglia racchiude la tradizione e il legame profondo con il territorio, esprimendo l’identità autentica della famiglia Barattieri. Alberica Rossi dialoga con Stefano Pizzamiglio (Vignaiolo in Emilia Romagna). VinSanto di Albarola Val di Nure 1999 / 2003 / 2006 / 2010 / 2012 LUNEDI 25 NOVEMBRE Verità e falsi miti nell’olio. In cottura e a crudo, quello che cambia in termini di gusto è sorprendente ore 12.30/14.00 Fabio Ferrara dell’Osteria Tarassaco ci cucina il carciofo Introduzione a cura di FIOI. Chi sono gli Olivicoltori Indipendenti FIOI e il loro impegno per elevare il comparto attraverso ricerca e conoscenza. Esiste un olio giusto per la cottura di ogni alimento, che così si preserva e mantiene i suoi valori nutraceutici. Gli oli extravergine di elevata qualità hanno polifenoli e caratteristiche sensoriali diverse per ciascuna varietà di oliva utilizzata che sperimentate in cucina rivelano orizzonti tutti da esplorare sulle infinite declinazioni di gusto. Per gli chef del futuro sarà imprescindibile lavorare con oli che rispecchiano l’identità aromatica delle varietà perché in cottura o a crudo esaltano e rispettano la materia prima con una profondità di gusto e profumi che non si era mai ottenuta. Carciofo fritto in Olio monocultivar Coratina di Michele Depalo Olivicoltore e Frantoiano FIOI a Giovinazzo (BA). Cime di rapa cotte in acqua e olio. Cosa cambia? Lo vediamo e assaggiamo insieme per capire. Olio monocultivar Intosso di Tommaso Masciantonio Olivicoltore e Frantoiano a Casoli (CH).

Eg News- 2 novembre

Gemellaggio all’insegna del buon vino tra i Vignaioli Indipendenti del Trentino e una delegazione di viticoltori della Valtellina domani, sabato 2 novembre, nelle splendide sale di Palazzo Roccabruna. L’enoteca provinciale del Trentino ospiterà, infatti, la tradizionale festa autunnale della FIVI, la Federazione che tutela la figura, il lavoro, la filosofia del vignaiolo indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino: dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale.

Wine News- 2 novembre

I tempi cambiano e quello che sembrava un “boom” destinato a non avere freni, si sta scontrando con una realtà diversa, dove le difficoltà non mancano anche se, e questo va detto, restano sul campo esempi virtuosi. Se Bordeaux, una delle zone più produttive e rinomate del vino francese, sta attraversando, con una parte dei suoi vignaioli, un momento difficile, tra estirpazioni e una via d’uscita complicata per il proprio rilancio, anche gli investitori cinesi, che a suo tempo erano rimasti affascinati da questo territorio, stanno alzando “bandiera bianca”: come riportano l’Afp (Agence France-Presse, ndr) e alcuni siti francesi, dopo più di un decennio di frenetiche acquisizioni, molti di loro cercano di vendere i loro castelli, mentre altri persistono, nonostante la crisi, per “amore del vino”.

Bargiornale- 1 novembre

Una cantina a 35 metri di profondità e a 800 metri dalla costa nella spettacolare baia di San Nicola Arcella, in provincia di Cosenza. Siamo in Calabria, quindi, dove è stata inaugurata Sinus Underwater Wines, la prima cantina subacquea della regione: vini, spumanti, distillati e birre vengono immersi nelle acque del mare, allʼinterno di apposite gabbie contenitrici da un'equipe specializzata di marinai e sommozzatori per un periodo minimo di sei mesi.

Coravin - comunicato stampa - 1 novembre

In vista delle festività natalizie, Coravin si tinge di verde e presenta la Limited Edition ‘Forest Green’ Timeless Six+, un’esclusiva versione del suo dispositivo di punta pensata per celebrare al meglio il Natale. Un elegante sistema che permette di gustare e versare il vino senza rimuovere il tappo, preservandone la freschezza per settimane, mesi o persino anni. Per questa speciale occasione, il leader mondiale nella tecnologia di conservazione del vino ha stretto una collaborazione con One Tree Planted, confermando la sua continua attenzione per la sostenibilità. Nell’ambito del suo impegno per la riduzione dell’impronta di carbonio e dello spreco di vino, Coravin ha avviato una partnership con One Tree Planted, organizzazione no-profit che si dedica alla riforestazione globale. In occasione di questa collaborazione, Coravin s’impegna a piantare un albero per ogni dispositivo ‘Forest Green’ Timeless Six+ venduto durante la stagione natalizia. L’obiettivo è di piantare 15.000 alberi in tutto il mondo, contribuendo al ripristino delle foreste, alla tutela della biodiversità e alla lotta contro il cambiamento climatico. “Coravin nasce con l’intento di permettere agli appassionati di vino di gustare e assaporare i loro vini preferiti senza la paura che questi perdano di qualità”, afferma Greg Lambrecht, fondatore di Coravin. “Undici anni dopo, sono felice di sapere che ogni secondo viene versato un bicchiere di vino conservato con Coravin, per un totale di quasi 300 milioni di bicchieri di vino versati fino ad oggi. Questo incredibile traguardo mette in evidenza la nostra volontà di ridurre lo spreco di vino e di trasformare il modo in cui le persone in tutto il mondo vivono questo incredibile prodotto. La nostra Limited Edition ‘Forest Green’ Timeless Six+, supportata dalla collaborazione con One Tree Planted, testimonia il nostro impegno verso la sostenibilità, portando avanti la nostra continua esplorazione e dedizione verso il mondo del vino.” Il sistema della linea Timeless utilizza un ago di precisione che perfora delicatamente il tappo per estrarre il vino, sostituendo il liquido con gas argon, così da evitare il contatto con l’ossigeno e preservare l’integrità del prodotto. Una volta che l’ago viene rimosso, il tappo si espande ritornando alla sua forma originale, mantenendo il vino fresco come il giorno in cui è stato imbottigliato e permettendo la degustazione di un bicchiere alla volta senza compromettere la qualità del prodotto rimanente nella bottiglia.

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Toscana Notizie – 7 dicembre La giunta regionale ha approvato le modifiche al disciplinare di produzione sull’indicazione geografica. Una di queste: dalla dizione sarebbe eliminato

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Buonenotizie.it- 29 settembre Gli appuntamenti con il vino e la vendemmia tra i Borghi, ma non solo Un’occasione imperdibile per gli appassionati di vino, per

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Botte Scolma – Comunicato stampa A Botte Scolma, ma a passione piena. Un appuntamento unico per celebrare degnamente la Malvasia, il vitigno re della Planargia.

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Aska News- 30 luglio “Il 2024 è iniziato allo stesso modo del 2023, con un calo generalizzato dei volumi in quasi tutti i principali mercati,

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