Con i consigli di Alessandro Tomberli, direttore dell’Enoteca Pinchiorri, vi proponiamo dieci etichette toscane tutte da scoprire.
di Maddalena Peruzzi
In occasione del nostro Focus del Mese dedicato alla Toscana vogliamo consigliarvi alcuni vini di questa splendida regione. Non i soliti noti, però. Vogliamo assaggiare con voi qualche “chicca”, vini curiosi, meno conosciuti, con una storia particolare da raccontare. Per andare sul sicuro, abbiamo chiesto consiglio ad Alessandro Tomberli, direttore dell’Enoteca Pinchiorri, storico ristorante tre stelle Michelin di Firenze, con una delle cantine più famose al mondo. Questi sono i vini che ha scelto per noi.
Bacicolo IGT Toscana, Il Colombaio di Santa Chiara
“Il Colombaio di Santa Chiara è una piccola azienda di San Gimignano, la Manhattan del Medioevo, e produce una delle migliori Vernaccia (Vernaccia di San Gimignano, ndr).
Bacicolo, invece è un progetto nato da pochi anni, si tratta di un Cabernet Franc, appena un ettaro di vigneto esposto a nord. Vino ricco e profondo, ancora giovane ma su cui scommettere per il futuro”.
Hide Syrah IGT Toscana, La Bulichella
“Hideyuki Miyakawa insieme alla moglie Maria Luisa Bassano e ai figli (sette e il doppio di nipoti) hanno una piccola azienda a Suvereto, in provincia di Livorno, La Bulichella. Sì, lo so, penserete: ‘Ci mancava il giapponese a fare il vino in Toscana’, ma qui siamo di fronte a una storia da fiaba. Hideyuki nel 1960 parte dal Giappone per fare il giro del mondo in moto. Arriva in Italia e a Torino incontra Maria Luisa. Si sposano nel 1962 e vivono a Torino dove Hideyuki lavora insieme a Giugiaro e Mantovani, per creare l’Ital Design e dove la famiglia vive fino al 1992, anno in cui si trasferiscono definitivamente in Toscana e diventano dei veri e propri pionieri del biologico, quando ancora nessuno ne parla. Hide, il Syrah che porta il suo nome, rispecchia tutto questo, balsamico e speziato come la Val di Cornia, sinuoso e rotondo come la silhouette di un’auto sportiva, rigoroso e preciso come la determinazione di Hideyuki, armonico e aggraziato come questa storia surreale”.
Inès Vermentino IGT Toscana, Salustri
“Poggi del Sasso è una frazione del comune di Cinigiano, in provincia di Grosseto. Ai piedi del monte Amiata, la Famiglia Salustri occupa e rappresenta la denominazione Montecucco, sul versante est di Montalcino. Questo Inés è un Vermentino di rara fattezza, prodotto solo in magnum. Ha note fumé e un piacevole ritorno balsamico di macchia mediterranea”.
Grand Vintage IGT Toscana, Montepepe
“L’azienda vinicola Montepepe si trova sulle prime pendici di una collina nei pressi di Montignoso, in provincia di Massa Carrara, a pochi chilometri dal mare della Versilia e con le Apuane alle spalle. Il grande rispetto per i terreni coltivati ad alberello e per le uve raccolte, hanno permesso la creazione di un vino peculiare che fa 10 anni di affinamento in bottiglia. Si tratta di un Vermentino e Viognier che sprigiona grandi sensazioni, dal frutto alla sapidità, legate da una morbidezza senza eguali”.
Cuna IGT Toscana, Podere Santa Felicita
“Siamo in provincia di Arezzo. I verdi colli di Pratovecchio, con le vette dell’Appennino alle spalle, hanno dato la possibilità a Federico Staderini di coronare il suo sogno: un Pinot Nero nel Casentino. Fresco, pimpante, fascinoso come i suoi cugini d’Oltralpe”.





Vigna le Nicchie Tempranillo Prephylloxera IGT Toscana, Beconcini
“Un giorno, su una collina lungo lungo il corso dell’Arno, Leonardo Beconcini mi disse: ‘Pensa se invece di Arno di chiamasse Loira o Rodano o Mosella, sarebbe più figo!’ Da qui passa la via Francigena, una vera autostrada per i pellegrini, e questo spiega la presenza del Tempranillo. Vigna le Nicchie, ricca di fossili, dona un vino ricco, ampio, che ricorda il vitigno madre, ma riflette anche un territorio magico”.
“Questo è il mio vino più ambizioso e più esclusivo nella sua unicità – spiega il produttore – dopo la sconvolgente scoperta della presenza storica del vitigno spagnolo Tempranillo sul territorio di San Miniato, mi sono adoperato per comprenderne a fondo le sue peculiarità e le sue potenzialità con l’obiettivo di produrre un vino unico che ne fosse l’espressione massima e sincera”.
Fedespina, IGT Toscana, Podere Fedespina
“Lunigiana, valle del Magra, è qui che Mirta Fedespina e Antonio Farina ci dimostrano che l’Alta Lunigiana ha le carte in regola per produrre vini di qualità con i caratteri peculiari di queste colline. Il loro Pinot Nero ne è un esempio. Nasce da un vigneto storico con piante di oltre 40 anni che danno un frutto distintivo. Il vino, oltre a mantenere intatte le caratteristiche fruttate del vitigno, acquista una grazia particolare, data dai terreni di queste alture”. “Il nome del vino – raccontano i produttori – è legato a una storia familiare tramandata nei secoli. Quella di un nostro antenato, amministratore dei beni del Marchesato, che visse intorno al XV secolo, il quale sventò una congiura di palazzo ai danni dei Marchesi Malaspina. In segno di riconoscenza gli fu conferito il cognome Fedespina che significa appunto fedele ai Marchesi Malaspina”.
Retromarcia, DOCG Chianti Classico, Montebernardi
“Sui pendii delle colline a sud di Panzano in Chianti, in provincia di Firenze, nasce nel 2003 l’azienda Montebernardi. Poco più di 10 ettari vitati, da cui emerge questo chianti classico. Il nome “Retromarcia” richiama le tradizioni del Chianti Classico, per tornare ad assaporare l’eleganza e il fascino di quest’uva straordinaria, il Sangiovese. Ne risulta un vino puro, grintoso e allo stesso tempo smaliziato”.
Bakkanali Rosso IGT Toscana, Bakkanali
“Ugo e Sebastian, amici uniti dal vino, cercano un luogo dove far volare il loro progetto e lo trovano su un antico vulcano, il Monte Amiata. Diventano così pionieri in una terra nuova e nasce Bakkanali”. “Bakkanali come i banchetti durante i quali i romani celebravano l’estasi della vita – spiegano i produttori – fra vino, cibo e corpi. Così ci siamo conosciuti: a tavola! Inebriati da vini ogni volta diversi, alla ricerca di quelle emozioni che ci fanno sentire vivi”.
“Bakkanali rosso è un sangiovese, identitario, senza contaminazioni perché affina solo in acciaio, schietto, sincero, con un carattere deciso”.
Pretale IGT Toscana, Marzocco di Poppiano
“Siamo a Montespertoli, in territorio del Chianti Colli Fiorentini, sulla collina di Poppiano, dove troneggia l’imponente castello medioevale, parte del sistema di difesa di Firenze. L’azienda Marzocco nasce nel 1975, ma è nel 2014 che Maurizio e Roberta, appassionati e innamorati di questo luogo, danno vita al loro progetto: la zonizzazione dei terreni e il censimento dei cloni aziendali per produrre vini che rispecchino un territorio sì vocato, ma non celebrato come il “Classico”. Pretale è un blend di sangiovese, Canaiolo e Cabernet Sauvignon. Un vino risoluto e autentico”.




