Dalla Spagna alla Slovenia, passando per la Germania: 5 voci e itinerari raccontano come cambia l’accoglienza in cantina, fuori dall’Italia
di Nello Gatti
Enoturismo, il grande segmento in crescita nell’esperienza, la vendita e la trasmissione culturale del comparto vino, soprattutto nel Bel Paese. Ma fuori dall’Italia, che aria tira? Ne abbiamo approfittato durante l’ultima edizione di FINE, la Fiera Internazionale dell’Enoturismo, per approfondire le tematiche più attuali con Cantine, Consorzi, Enti e professionisti legati al mondo del vino. Dalla Spagna che ospitava questa edizione della fiera (la prossima sarà in Italia, a Riva del Garda), fino alla Germania passando per la vicina Slovenia, quale offerta e che tipo di comunicazione offrono quei territori che, come i nostri, devono adottare nuove soluzioni per incanalarsi in un nuovo trend culturale che premi vendite e territorio? Vi segnaliamo le proposte, e le personalità più interessanti.

Alla scoperta della Štajerska: Gioiello Sloveno da non perdere
La Štajerska è un territorio che offre un’esperienza turistica molto attraente. Le città di Maribor e Ptuj, ricche di storia e cultura, si trovano in una cornice naturale straordinaria, dove i vigneti si estendono su colline e pendii, alternandosi a foreste, fiumi e laghi. È una destinazione che si presta tanto a chi cerca emozioni forti all’aria aperta, quanto a chi desidera immergersi in un patrimonio culturale che affonda le radici nell’antichità.

Come si trasforma il linguaggio del vino, parla Priscilla Hennekam: “Non servono più regole, ma relazioni”
Il suo approccio è preciso e talvolta in contrasto con i canoni che vedono in affanno la metamorfosi della comunicazione del vino: è Priscilla Hennekam, brasiliana d’origine e australiana d’adozione, che col suo “Transforming the Way Wine Speaks and Driving Innovation Forward” sta segnando un punto di svolta verso una nuova community di professionisti al servizio della narrativa che ruota attorno al calice.

Paesaggi incantevoli, tradizioni radicate e una cucina che non lascia indifferenti: Alla scoperta slow del Bierzo con Cristina
Il turismo verso la Spagna è sicuramente diffuso, conosciuto e forte di un legame storico con gli italiani. Eppure, se dovessi menzionarvi “El Bierzo”? Sono sicuro di cogliervi impreparati, così come lo ero anch’io, almeno fino a quando non ho conosciuto Cristina Cascallana, la guerriera enoturistica che oltre a promuovere un’area geografica poco battuta, difende la categoria dei tour operator dagli improvvisati e si muove per connettere un territorio da realtà individuali a distrettuali. Una giovane professionista che sta dedicando la sua vita a far conoscere un territorio che attraversa da ovest la provincia di Leon.

Le grande Germania e le sue piccole realtà vitivinicole. Dal Po al Reno, il percorso di Rachele Crosara in terra di Riesling, Pinot Nero e Pinot Bianco
Originaria della Pianura Padana, l’enologa di casa Griesel è passata dagli States alla Nuova Zelanda prima di risiedere in Germania dove, in un piccolo areale ancora poco conosciuto, si dedica prevalentemente allo studio e lo sviluppo di bollicine metodo classico.

Le furie rosse della Costa bianca: i vini di Alicante secondo Marichel López Catalá
La Costa bianca spagnola è in realtà spiagge dorate, vini rossi e una variopinta gastronomia che la rendono una delle destinazioni turistiche (ed enoturistiche) più ambite della penisola Iberica. A guidarci in questo itinerario dove i secoli si intrecciano ai luoghi del buon bere, Marichel López Catalá, acclamata operatrice enoturstica e membro storico dell’Associazione dei giornalisti e scrittori del turismo di Alicante, ci darà qualche ragione in più per scegliere Alicante come prossima destinazione turistica non solo per movida e mare, ma anche vino, cibo e visite in cantina.

Nello Gatti
Vendemmia tardiva 1989, poliglotta, una laurea in Economia e Management tra Salerno e Vienna, una penna sempre pronta a scrivere ed un calice mezzo tra mille viaggi, soggiorni ed esperienze all'estero. Insolito blend di Lacryma Christi nato in DOCG irpina e cresciuto nella Lambrusco Valley, tutto il resto è una WINE FICTION.