Dario Morello: “Birra a 5 gradi per volare sul ring e sul web”

Tempo di lettura: 4 minuti

l campione di pugilato insegue trionfi da professionista: “Alimentazione corretta, un bicchiere di vino e mentalità giusta per vincere ancora. La boxe resta la mia priorità, nonostante il successo social”

di Luca D.F.

Fotografie a bordo ring: Greta Moret

Sono ben 18 milioni le visualizzazioni su YouTube, un successo straordinario per il video “Anema e core” della cantante Serena Brancale. In quel video si nota anche un pugile che si allena tirando pugni al sacco. Si tratta di Dario Morello, soprannominato “Spartan”, pugile professionista con un record di 24 vittorie (4 per knock out) e 1 sola sconfitta. Di recente ha vinto e difeso il titolo di campione del Mediterraneo dei pesi medi del World Boxing Council.  In precedenza, era diventato campione d’Italia dei pesi welter ed era stato classificato numero 15 al mondo fra i pesi welter dalla World Boxing Organization. 

Da dilettante, Dario Morello ha vinto il titolo tricolore in tutte le categorie previste dalla Federazione Pugilistica Italiana. Le vittorie sul ring, in Italia, non danno la stessa notorietà della partecipazione a un video con 18 milioni di visualizzazioni su You Tube. Negli ultimi 30 anni in Italia i pugili che sono diventati veramente famosi sono stati Giovanni Parisi (che ha combattuto di fronte a 15mila persone allo stadio di calcio di Reggio Calabria ed ha sempre riempito i palasport), Giacobbe Fragomeni (che ha vinto L’Isola dei Famosi) e Daniele Scardina (che ha partecipato a Ballando con le stelle).  Quest’ultimo ha anche riempito il PalaLido-Allianz Cloud di Milano in occasione del suo match contro Giovanni De Carolis nel maggio 2022: 4.500 persone ad una manifestazione di pugilato a Milano non si vedevano da anni e non si vedeva nemmeno il tifo da stadio calcistico per i due pugili con il pubblico in piedi ad applaudire Giovanni De Carolis dopo la sua vittoria prima del limite. Giovanni Parisi è stato anche un formidabile personaggio televisivo: il suo ultimo match, nell’ottobre 2006, su Italia 1 ha avuto un picco di 1.732.000 telespettatori ed ha registrato il 20,5% di share.  

Numeri impensabili oggi con l’aumento delle reti televisive e l’esplosione di internet. Insomma, la differenza tra i pugili citati e i loro colleghi è stata la loro capacità di  emergere in televisione. Oggi non è più indispensabile: basta fare grandi numeri su internet e anche per questo ci vogliono delle capacità fuori dal comune. Dario Morello diventerà un fenomeno del web? Il tempo ce lo dirà. 

Dario, come si nutre un campione di pugilato?

“Il regime alimentare non è lo stesso per tutti i pugili, dipende dal nutrizionista, dall’atleta, dalla frequenza con cui combatte e si allena, perfino dal manager. Nella boxe professionistica c’è la mentalità di far combattere un pugile nella categoria più bassa rispetto al suo peso naturale: se è un peso medio naturale, il manager gli dice di combattere nei pesi superwelter o addirittura nei pesi welter. Si pensa che i suoi pugni saranno più efficaci contro avversari che pesano meno di lui. Per scendere a un peso che non è il suo naturale, il pugile fa una dieta durissima e questo non fa bene alla salute e nemmeno alla prestazione sul ring. Anche io ho vissuto un’esperienza di questo tipo e ho deciso di non ripeterla. Per questo motivo, combatto da peso medio. Il regime alimentare che ho deciso di seguire si chiama digiuno intermittente, lo seguo tutto l’anno, non solo poco prima del combattimento. In pratica: si sceglie una fascia oraria in cui digiunare ed una in cui mangiare”. 

Mangi carne rossa? 

“Almeno due volte alla settimana. Mi piace molto l’hamburgher di manzo, che mi cucino da solo. Ho anche fatto un video che si intitola ‘Hambugher alla Toney’ che ho pubblicato sul mio canale You Tube ‘Dario Spartan Morello’. Nel video spiego non solo come cucino l’hamburgher, ma che deve essere ben cotto per evitare i rischi dovuti alla carica batterica. So che molti non saranno d’accordo, ma questa è la ricetta del campione”.

Si dice che i pugili del Kazakistan, Uzbekistan e delle altre repubbliche che finiscono in ‘stan’ siano grandi consumatori di carne di cavallo e sono tutti fortissimi. Tu mangi carne di cavallo? 

“Assolutamente no! Per me sarebbe impossibile mangiare carne di cavallo, per una questione di mentalità. So che è ricca di ferro e povera di grasso, ma non la mangio lo stesso. Dicono che sia l’unica carne rossa che fa bene alla salute, ho i miei dubbi. Sono un atleta professionista, ho sempre mangiato carne rossa e ho quasi sempre vinto”.

E gli alcolici sono consentiti? 

“Nella vita quotidiana un bicchiere di vino o di birra durante i pasti non hanno mai fatto male a nessuno, soprattutto se parliamo di alcolici a bassa gradazione, ma un mese prima del combattimento si deve smettere di bere alcolici come di mangiare cibi che non giovano alla prestazione agonistica. Una birra chiara di 5 gradi a me va benissimo”.  

Da quando hai partecipato al video “Anema e core” di Serena Brancale hai pensato di lavorare nel mondo dello spettacolo, magari interpretando te stesso in una serie televisiva o in un film come ha fatto Mike Tyson? 

“No, io sono un pugile e voglio proseguire il mio percorso agonistico per raccogliere i frutti di quel che ho seminato. Ho vinto tanto da dilettante, poi ho iniziato la mia carriera professionistica che – per vari motivi che non hanno niente che fare con il mio impegno – finora non mi ha dato quanto merito. E’ arrivato il momento di fare grandi match per titoli importanti come l’europeo dell’European Boxing Union.   Come per ogni altro professionista, il mio obiettivo a lungo termine è combattere per il titolo mondiale e vincerlo. Intendo il mondiale di una grande federazione come il World Boxing Council che esiste dal 1963 ed è rispettata nei 5 continenti. Nessuno sminuisce l’importanza di un titolo WBC, anche se io sono convinto che sia la qualità dei pugili a rendere importante un combattimento più che il titolo in palio”.

Hai ancora lo studio M.A.D Lab in provincia di Bergamo? 

“Certo, a Brembate di Sopra. Metto a disposizione dei clienti la mia esperienza di atleta professionista aiutandoli a raggiungere e mantenere la migliore forma fisica. Ho clienti di tutti i tipi, dagli impiegati agli agonisti di vari sport. M.A.D. significa Metabolic Advanced Development = sviluppo metabolico avanzato. Qualunque miglioramento che si apporta al proprio fisico è uno sviluppo metabolico avanzato. Nello studio lavora mia sorella Chiara, ex ballerina, che insegna ginnastica pre-danza e posturale, yoga e pilates”.

 

Picture of Luca D.F.

Luca D.F.

Giornalista poliedrico ma specializzato in sport e spettacolo, collabora con quotidiani, periodici e riviste online vantando una lunga milizia radiotelevisiva. Ha scritto per Corriere della Sera, Il Giornale, Controcampo, Men's Health Italia, Guerin Sportivo, Jack e Progress.

Facebook
Twitter
LinkedIn
TS Poll - Loading poll ...