Il premio è stato assegnato nella giornata conclusiva di ProWein 2022
Il 2022 è stato finalmente l’anno del ritorno alle fiere in presenza anche nel mondo del vino. Con ProWein, quest’anno posticipato a maggio, è tornato anche il premio Winemakers’ Winemaker – sospeso a causa della pandemia negli scorsi due anni – assegnato dal 2011 dall’istituto Master of Wine.
Vinto nel 2019 da Angelo Gaja, quest’anno va a Jean-Luis Chave: “sono molto orgoglioso di vincere questo premio, soprattutto perché viene dai Master of Wine che ammiro tanto. È impossibile produrre vino da un vigneto che non ti dà ispirazione, e un buon produttore dovrebbe portare nei suoi vini il senso del territorio. È molto di più che una mera questione tecnica; è la conoscenza profonda del terroir e della sua storia quella che io cerco di esprimere nel mio vino.”
Jean-Luis Chave dopo una laurea in enologia alla UC Davis in California ha preso le redini dell’azienda. È il sedicesimo rappresentante di una ininterrotta dinastia di viticoltori del nord della Valle del Rodano, che ha creato alcuni dei Syrah, Marsanne e Roussanne più famosi al mondo. Ci sono tracce che legano la famiglia Chave al vino già a partire dal 1481, quando la produzione si concentrava nelle vigne circostanti a quella che oggi corrisponde all’AOC di Saint Joseph, per poi col tempo espandersi nell’area della Valle del Rodano.
Oggi gli Chave possiedono circa 14 ettari di Hermitage per una notevole varietà di terroir che rispecchia pienamente la loro filosofia produttiva: un Hermitage non può che essere figlio di un assemblaggio, la famiglia Chave non ha mai prodotto un vino da singolo vitigno, per scelta.