Attraverso le cantine di Valtellina, Franciacorta ed Oltrepò Pavese si potranno portare turisti anche fuori Milano.
lI fenomeno dell’enoturismo, che già in Lombardia attraversa un momento positivo al netto del rallentamento degli anni della pandemia, potrebbe beneficiare enormemente dell’evento delle Olimpiadi. A dirlo è una ricerca di Giulio De Rita (ricercatore Censis) in collaborazione con Klaus Davi presentata ieri alla Regione Lombardia in presenza dell‘Assessore all’agricoltura Fabio Rolfi e di numerosi produttori tra cui: Conte Vistarino, Edoardo Freddi, Travaglino, Triacca, Uberti.
Secondo la ricerca Klaus Davi / Censis la Lombardia occupa attualmente la quinta posizione fra le regioni che esportano vino. Sempre secondo De Rita può presentare enormi potenzialità la forza attrattiva dell’enoturismo della regione visto che occupa solo la 7° posizione (3%), dietro a Toscana (28%), Piemonte (23%), Veneto (15%), Trentino (8%), Friuli Venezia Giulia (6%), Sicilia/Puglia (5%).
Giulio De Rita dice: “il Censis non fa previsioni ma registra il presente. Ma salta agli occhi di tutti che il dato dell’attrattività dell’enoturismo in Lombardia è nettamente sottostimato rispetto alle potenzialità che può presentare.”
Un altro dato segnalato è che ancora oggi il percepito della Lombardia è Milano-centrico e solo in parte la notorietà de capoluogo lombardo si riversa sulle province della regione.
Ma chi ha esplorato la Lombardia ne è rimasto affascinato e coinvolto. Per l’occasione, l’agenzia di comunicazione d’impresa di Klaus Davi ha analizzato il “sentiment” online di mille turisti: essi hanno dimostrato di apprezzare tutto il territorio regionale, Brescia viene identificata per le sue storie industriali; Bergamo per la Città Alta; Como per i paesaggi ed il lago dei Vip; Mantova per gli affreschi del Mantegna; Varese per il Sacro Monte; Cremona per le liuterie e violini; Pavia per la Certosa.
Venendo più propriamente ai vini, ecco i territori che vengono associati alle varie tipologie. Per le bollicine spiccano Franciacorta e Oltrepò; per i vini bianchi il Lugana; per i vini eroici le bottiglie di Valtellina.
Promossi i ristoranti Lombardi con valutazioni lusinghiere. E non è un caso che gli chef che operano in Lombardia spicchino anche all’estero come Enrico Bartolini (unico 3 stelle Michelin a Milano), oppure Carlo Cracco.
Foto copertina: da sinistra: Ottavia Giorgi di Vistarino, Luigi Biolatti, Klaus Davi, Edoardo Freddi, Mattia Triacca Merlo, Ass. Fabio Rolfi.