Albugnano 549: La grande idea dei piccoli produttori del Monferrato

Tempo di lettura: 3 minuti

di Nello Gatti

Nel grande arcipelago vitivinicolo chiamato Monferrato, una terra che custodisce secoli di rinomate e grandi produzioni, nasce una realtà che da nord unisce amore per la viticoltura, passione per la terra e voglia di raccontare il territorio: Albugnano 549. È un’associazione che porta il nome del comune omonimo, 549 è l’altezza del Comune di Albugnano, ma non solo un numero che segna un punto sulla mappa. È anche il simbolo di un incontro che ha segnato l’inizio di una nuova avventura. Il 5 aprile, infatti, in una giornata che ha visto la convergenza di 9 vignaioli provenienti dai 4 piccoli comuni della DOC di Albugnano – Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito e Pino d’Asti – è stata fondata l’Associazione.

La storia di Albugnano affonda le radici nel Medioevo, quando già nel 1148 si parlava dei suoi vini nelle bolle pontificie. La viticoltura qui è sempre stata una colonna portante dell’economia e della cultura locale, con il Nebbiolo come protagonista assoluto. Il territorio ha visto crescere, nel corso dei secoli, la qualità della produzione, con il riconoscimento della DOC nel 1997 e l’emergere del vino Albugnano come vero e proprio simbolo di questa terra. Oggi, la zona DOC si estende su 47 ettari vitati, e l’associazione ha sviluppato un protocollo che assicura un prodotto di alta qualità, rispettando tradizione e sostenibilità.

Il vino Albugnano DOC, frutto delle vigne a 549 metri di altitudine, è un tributo alle caratteristiche uniche del suolo marnoso e all’altitudine che lo distingue dalle altre denominazioni. Il Nebbiolo che cresce in queste colline si distingue per una struttura elegante, tannini vigorosi e un’acidità bilanciata che ne garantisce il lungo invecchiamento. Il vino, affinato per almeno 18 mesi in legno e 6 mesi in bottiglia, sprigiona note di ciliegia sotto spirito che evolvono in sfumature più mature, come quelle di tabacco. Servito a 18°C in ampi calici, Albugnano DOC è il compagno ideale per piatti ricchi della tradizione gastronomica piemontese.

Ma l’associazione non si ferma alla sola produzione vinicola, visto l’impegno che punta anche a rendere il territorio un esempio di sostenibilità. Con un sistema di rilevazione agro-meteorologica, si razionalizza la difesa delle vigne, riducendo l’impatto ambientale. La collaborazione tra produttori favorisce uno scambio continuo di esperienze, migliorando la qualità del prodotto finale e la conoscenza del territorio.

In chiave enoturistica, lo sappiamo bene, il Monferrato offre paesaggi mozzafiato e una ricca offerta culturale. Nello specifico, in quest’area troviamo il Belvedere di Albugnano che offre una vista spettacolare che spazia dalle colline del Monferrato alla Basilica di Superga, mentre la vicina Abbazia di Vezzolano racconta secoli di storia religiosa e agricola. Non mancano gli eventi, come la celebre manifestazione “Calici di Stelle” che ogni agosto trasforma Albugnano in un luogo di incontro tra vino e bellezza naturale.

La gastronomia di Albugnano è una festa per i sensi, con piatti che esaltano i sapori autentici della tradizione piemontese. Il tartufo, la carne di Fassona, i formaggi come la Robiola di Cocconato e le paste fresche sono solo alcune delle prelibatezze che si legano a doppio filo con un calice di Albugnano DOC. Per vivere un’esperienza completa, i turisti possono pernottare in strutture gestite dai produttori locali, immersi nella quiete della natura e circondati da un panorama senza pari.

Albugnano 549 non è solo un’associazione vinicola, ma una vera e propria comunità che, tra lavoro, cultura e attrazioni, si impegna ogni giorno per costruire un futuro sostenibile e di qualità per la viticoltura e il territorio. Un vero e proprio esempio di piccola comunità operativa nel grande e complesso territorio del Monferrato.

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Nello Gatti

Vendemmia tardiva 1989, poliglotta, una laurea in Economia e Management tra Salerno e Vienna, una penna sempre pronta a scrivere ed un calice mezzo tra mille viaggi, soggiorni ed esperienze all'estero. Insolito blend di Lacryma Christi nato in DOCG irpina e cresciuto nella Lambrusco Valley, tutto il resto è una WINE FICTION.

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