Navigando- Marzo 2025

Tempo di lettura: 10 minuti

AGI- 25 marzo

Gli ultimi anni sono stati di grande sofferenza per il mercato del vino nella GDO, a causa degli effetti a lungo termine degli aumenti dei costi di produzione e dei loro riflessi sugli scaffali. Tuttavia, a partire dal 2023, l'andamento del mercato del vino, pur mantenendo il segno meno, ha cominciato a dare segni di miglioramento e nel 2025 potrebbe proseguire nella stessa direzione. Nel 2024, crescono significativamente a volume, rispetto all'anno precedente, il siciliano Inzolia, con il +12,9%, il Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%, seguito dalla friulana Ribolla (+11,3%). La classifica dei vini "emergenti", cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all'anno precedente, elaborata invece a valore, mostra il Vermentino al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6%, dal trentino Lagrein che cresce dell'11,5% e dal Pinot Nero con il +9,8%. Il costo medio per il vino a denominazione d'origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,57 euro al litro, con un aumento medio del 2% sull'anno precedente, decisamente più contenuto rispetto al dato 2023, che aveva registrato aumenti superiori al 6%.

In italia - 24 marzo

Quali sono i vini più venduti in Italia? I nuovi dati dell'Istituto di Ricerca Circana hanno rivelato quali sono i vini più venduti d'Italia. Il mercato del vino nella grande distribuzione è un indicatore chiave delle preferenze dei consumatori: nel 2024 sono stati venduti 753 milioni di litri di vino e spumante nel nostro Paese, con una leggera flessione (-1,3%) rispetto all'anno precedente. Il settore, però, ha fatto registrare un incremento del valore pari al +2,2%, sintomo di una maggiore propensione all'acquisto di prodotti appartenenti alla fascia più alta.

Consorzio di Tutela del Vino Franciacorta – comunicato stampa

Il Consorzio dell’Arancia Rossa IGP sarà tra gli “inaspettati” protagonisti della nuova edizione del Festival di Primavera in Franciacorta, l’evento promosso dal Consorzio di Tutela del Vino Franciacorta giunto alla trentacinquesima edizione in programma dall’8 al 9 marzo. Per deliziare i sensi e nutrire corpo e anima, gli chef del territorio chiamati a raccolta dal Consorzio dei vini, daranno vita a una nuova esperienza gastronomica con un protagonista d’eccezione: l’Arancia Rossa di Sicilia IGP. Un piatto fuori menu, disponibile dal 3 al 9 marzo in tutti i ristoranti aderenti, abbinerà gli ingredienti locali valorizzando la cultura gastronomica del territorio con l’eccellenza siciliana, tra sapori sorprendenti e creatività. “Il valore delle Indicazioni Geografiche italiane è proprio quello di fare sistema tra realtà anche apparentemente lontane tra di loro, come in questo caso un frutto del sud e un vino del nord – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana – questo in particolare è un evento che mira a far conoscere al pubblico attento le eccellenze italiane, un format che sposa perfettamente la nostra filosofia promozionale e il nostro impegno nella zona di origine a lanciare quello che viene chiamato Turismo Dop e per questo ci teniamo a ringraziare in maniera sentita il Consorzio di Tutela del Vino Franciacorta, a partire dal Presidente e dalla sua giunta, nonché dal Direttore e tutto lo staff per la preziosa collaborazione”. Per questa iniziativa il Consorzio ha distribuito ai ristoratori aderenti oltre 500 Kg di Arancia Rossa di Sicilia IGP. Nelle ricette del territorio l’ospite inaspettato: l’Arancia Rossa di Sicilia IGP. Sono 19 i ristoranti del territorio che dal 3 marzo e fino al 9 marzo offriranno in carta una ricetta speciale a base di Arancia Rossa di Sicilia IGP. Gli chef del territorio, infatti, daranno vita a una nuova esperienza gastronomica, sperimentando l’incontro tra la tradizione locale e un’eccellenza siciliana: l’Arancia Rossa di Sicilia IGP. Un viaggio tra sapori sorprendenti, dove creatività e territorio si fondono in piatti fuori menù unici. Dal risotto con i filetti di persico al Franciacorta, passando per lo yogurt, fino allo storico piatto, l’anatra all’Arancia Rossa di Sicilia IGP. Durante l’iniziativa, inoltre, una delegazione del Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP sarà portata in giro per il territorio per conoscere da vicino il prodotto e la filosofia che sta dietro a uno dei territori vitivinicoli più importanti d’Italia. Il Festival di Primavera, un modello di Turismo Dop. Sono oltre cinquanta le cantine che il prossimo fine settimana dell’8 e 9 marzo apriranno i battenti per presentare la seconda edizione del Festival di Primavera in Franciacorta, occasione unica per trascorrere un fine settimana all’insegna del buon vino, esplorando la ricchezza gastronomica e culturale franciacortina. Un appuntamento adatto a tutti: dagli enoappassionati, che possono partecipare a verticali e degustazioni a tema, agli amanti del buon cibo, che possono godere delle gustose proposte di ristoratori locali e chef. Non mancheranno attività specifiche come le degustazioni sensoriali guidate da Nicola Bonera, Sommelier AIS, per imparare a conoscere i caratteri olfattivi tipici del Franciacorta. In questo ipotetico viaggio tra passato e presente (il Consorzio celebra quest’anno 35 anni di attività), il cibo sarà il secondo grande protagonista.

UN NUOVO LINGUAGGIO PER IL VINO? – comunicato stampa

Come cambia e deve cambiare il linguaggio del settore. Con questo scopo, l’agenzia Pr Comunicare il vino ha effettuato un’indagine affidando al suo centro studi interno diretto dal semiologo Elvio D’Ancona che ha posto l’accento sul consumo e sulla percezione del vino in Italia ha rivelato tendenze generazionali interessanti, evidenziando come le abitudini di consumo e la percezione culturale del vino stiano cambiando tra le diverse fasce d’età. Lo studio, condotto tra ottobre 2023 e gennaio 2024 su un campione di 217 persone – ed elaborato con ulteriori approfondimenti per arrivare ad una versione finale ad inizio 2025 - ha analizzato le abitudini di consumo, le opinioni culturali e le preferenze comunicative legate al mondo del vino. I risultati evidenziano una forte differenziazione tra le generazioni: mentre i consumatori più anziani considerano il vino un elemento essenziale della cultura e della convivialità, i giovani lo vedono più come un simbolo della tradizione che come un’abitudine quotidiana.2 Cambiamenti nel consumo e nella percezione culturale Secondo i dati raccolti, il consumo regolare di vino aumenta con l’età: la fascia 56-65 anni è quella con il consumo medio annuo più alto (46,63 litri), mentre i giovani tra i 18 e i 25 anni riportano un consumo limitato (18,42 litri annui). Il vino continua a essere percepito come parte integrante della cultura italiana, ma tra le generazioni più giovani emerge la tendenza a delegare il suo mantenimento culturale agli altri, senza sentirsi direttamente coinvolti. Il linguaggio del vino: tra tecnicismo e narrazione emozionale Un altro aspetto significativo della ricerca riguarda la comunicazione del vino. Mentre le generazioni più mature prediligono un linguaggio tecnico e descrittivo per comprendere la qualità del prodotto, i giovani tendono a preferire un approccio più emozionale e narrativo. Questo dato suggerisce un’opportunità per il settore vinicolo di adottare nuove strategie di comunicazione, enfatizzando la dimensione esperienziale piuttosto che una descrizione rigidamente tecnica. Preferenze informative e ruolo della digitalizzazione L’indagine ha anche evidenziato una forte richiesta di informazioni sul vino accessibili tramite strumenti digitali. Tra le preferenze espresse dai partecipanti più giovani, spiccano le note di degustazione e i dettagli sulla storia del produttore e della cantina, indicando una crescente attenzione verso la narrazione dell’esperienza e l’origine del prodotto. Implicazioni per il settore vinicolo I risultati della ricerca forniscono indicazioni preziose per i produttori di vino e gli operatori del settore enologico. La necessità di adattare la comunicazione alle esigenze delle nuove generazioni suggerisce una maggiore enfasi sulla narrazione e sulla digitalizzazione dell’informazione diretta. Inoltre, la consapevolezza delle diverse percezioni culturali tra le generazioni può aiutare a sviluppare strategie di marketing mirate e più efficaci.

Media Kay - 1 marzo

L’aperitivo è più di un trend, è il rito più iconico e amato in tutta Italia, un momento di socialità e di scoperta che coinvolge 14 milioni di italiani tra i 18 e i 75 anni da Nord a Sud e che continua a crescere, conquistando nuovi palati e tendenze. Secondo un’analisi di mercato TradeLab, in media in 12 mesi vengono consumati oltre 850 milioni di aperitivi in Italia, con una spesa complessiva che supera i 4,5 miliardi di euro. Alla luce di un fenomeno in costante ascesa, MWW Group lancia una campagna senza precedenti in occasione della terza edizione di Aperitivo Festival, in scena dal 9 all’11 maggio a Milano. Il cuore pulsante di questa edizione si chiama Aperitivo HUB, ospitato in una delle location più affascinanti e storiche della città, i Dazi di Milano. Dal 5 all’8 maggio, questo esclusivo spazio si trasformerà in una vetrina d’eccezione per i brand del food & beverage e dell’extra settore, offrendo un’opportunità unica di visibilità e networking in una settimana strategica e di grande fermento per le aziende nel capoluogo lombardo. Un palcoscenico ideale per le aziende che vogliono rafforzare la loro brand identity, intercettare nuove audience e posizionarsi strategicamente nel mondo dell’aperitivo italiano valorizzati dall’esperienza di una realtà come MWW Group, la prima realtà milanese, punto di riferimento non solo per i professionisti del mondo vitivinicolo, agroalimentare, ma anche per il pubblico di appassionati e wine lover. “Aperitivo HUB nasce per dare ai brand l’opportunità di immergersi nell’universo dell’aperitivo italiano con format coinvolgenti e tailor-made”, spiega Federico Gordini, presidente e founder di MWW Group. “Nel periodo che comprende il 5 e l’8 maggio, il Dazio di Levante sarà disponibile per eventi esclusivi, offrendo un contesto privilegiato per tasting, dinner, party e momenti di edutainment come Aperitivo School, un’esperienza immersiva dedicata all’arte dell’abbinamento tra food e mixology. Questa campagna multicanale, che fonde eventi live, comunicazione strategica e attivazioni nel retail GDO e Ho.re.ca., rappresenta un’occasione imperdibile per i brand che vogliono cavalcare il trend dell’aperitivo italiano e lasciare un segno nel mercato”. L’iniziativa si configura come un vero e proprio festival “off” dell’aperitivo, con una proposta di format che spazia inoltre dalle degustazioni guidate alle masterclass esclusive, accompagnati dadj set, live performance e show artistici. Il progetto studiato su misura potrà coinvolgere esperti del settore, influencer e media per dare massima risonanza ai brand partecipanti. UN’ATTIVAZIONE NAZIONALE PER CELEBRARE L’APERITIVO ITALIANO A partire dal 9 maggio, la campagna si espanderà su tutto il territorio nazionale con una serie di attivazioni speciali all’interno dei punti vendita Carrefour Italia, Main Sponsor del progetto. Grazie alla collaborazione con il marchio leader nella Grande Distribuzione Organizzata, i brand coinvolti avranno l’opportunità di ottenere una visibilità privilegiata attraverso un catalogo esclusivo e una serie di iniziative mirate nei negozi. Il focus sarà sul mondo dell’Aperitivo, con attività promozionali ed esperienziali pensate per coinvolgere direttamente i consumatori, offrendo loro occasioni di degustazione e interazione con i prodotti dedicati all’Aperitivo. La campagna permetterà di raggiungere un pubblico ampio e diversificato, facendo leva sulla capillarità della rete Carrefour per massimizzarne l’impatto. Aperitivo Festival si conferma un appuntamento imperdibile per chi vuole vivere le tendenze e le anticipazioni che le aziende leader nel settore del food & beverage offrono al pubblico di appassionati. Dal 9 all’11 maggio il quartiere della moda e del design di via Tortona accoglierà la terza edizione di Aperitivo Festival. Un evento immersivo punto di riferimento per l’Aperitivo italiano nel mondo, dove i brand protagonisti presenteranno i migliori abbinamenti e nuove tendenze, offrendo al pubblico un’esperienza unica tra degustazioni, banchi d’assaggio, eventi, workshop, masterclass interpretati dai migliori chef, mixologist e sommelier animati da spettacoli e DJ Set a ciclo continuo. Aperitivo School sarà invece il format novità pensato nei giorni di Aperitivo Festival per avvicinare il pubblico all’arte dell’abbinamento. Per partecipare ad Aperitivo Festival è possibile acquistare i biglietti a un prezzo speciale disponibili in anteprima sulla piattaforma Vivaticket. La tre giorni di evento milanese fa da preludio al World Aperitivo Day, che si celebra in tutto il mondo il 26 maggio, giornata dove bar, cocktail bar, wine bar e lounge bar di tutta Italia diventeranno locali ufficiali dell’evento, proponendo Aperitivi esclusivi dal 26 Maggio al 2 Giugno. Un’occasione straordinaria per valorizzare i brand partner, coinvolgendo appassionati e consumatori in tutta Italia. Questa campagna multicanale, che unisce eventi, comunicazione e attivazioni nei canali retail GDO e Ho.re.ca., rappresenta ancora una volta un’opportunità unica per i brand del food e del beverage di rafforzare la propria posizione ed esplorare nuovi mercati.

Wine News - 1 marzo

La private label cresce, anche in Italia. Nel 2024, infatti, i prodotti a marchio del distributore hanno raggiunto i 26 miliardi di euro, in crescita del 2,4% sul 2023, con una quota di mercato nella grande distribuzione vicina al 32% (dati diffusi a Marca 2025, by BolognaFiere). E in questo trend si inserisce anche il vino, seppur a piccoli passi, nel Belpaese, rispetto alla media dei principali mercati Ue, dove la quota di mercato dei vini “private label è intorno al 30% sia in volume che in valore. Ebbene, in Italia, dove molte insegne importanti hanno investito con progetti strutturati, come Coop Italia, in partnership con tante aziende top (dichiarate in etichetta, in una sorta di cobranding) di territori importanti, per esempio, dai dati di NielsenIQ elaborati da WineNews, emerge che su 2,2 miliardi di euro di vino venduti tra iper e super mercati, libero servizio piccolo e discount, 273,8 milioni di euro sono imputabili al vino private label, con una crescita del +2,1%, mentre in volume si parla di 106,9 milioni di litri su un totale di 628 venduti nel complesso dalla gdo, con una crescita del +1,6. Anche se, in media, si parla di un prezzo medio decisamente inferiore, con il vino private label a 2,56 euro al litro (+0,5% sul 2023), contro il 3,6 euro (+2,9%) di quello dei marchi aziendali. Stringendo il focus sulla categoria delle bollicine, gli spumanti private label valgono 65,8 milioni di euro su 745,5 milioni totali venduti nel 2024, con una crescita del +1,3%, per 11,3 milioni di litri su 105,2 totali (+4,4%), anche qui con un prezzo medio più basso della media: 5,78 euro per le bollicine a marchio del distributore (-3%) contro i 7 di quelli aziendali (-0,5%). Una differenza di prezzo legata sia alla tipologia dell’offerta, con la marca del distributore che, generalmente, in ogni settore merceologico, punta proprio sulla convenienza economica rispetto ai prodotti a marchio privato dello stesso segmento, ma anche alla grande incidenza del canale discount, come spiega, a WineNews, Eleonora Formisano, Sales Lead Smb & Global Snapshot Italy NielsenIQ: “per quanto riguarda il vino, circa il 40% delle private label, sia in valore che in volume, è venduto nel discount, mentre la restante parte in iper, supermercati e libero servizio piccolo. La sua importanza è maggiore nei discount rispetto al resto della gdo, rispettivamente con il 22,4% a valore e il 21,6% a volume nel discount, con un posizionamento di prezzo in linea con la media del canale (2,41 euro al litro per i private label, 2,33 per gli altri, ndr). Nel resto della gdo, la quota è del 9,2% a valore e del 14,8% a volume, con un posizionamento di prezzo di circa -40% contro la media della categoria (2,67 euro al litro per i private label, 4,2 per i marchi privati)”. “I dati relativi alle vendite di spumante e Champagne - aggiunge Formisano - attestano che il 46% del fatturato delle private label ed il 58% dei volumi è venduto nel discount, che si dimostra il canale prevalente per la tipologia. Anche in questo caso la sua importanza è molto più ampia nel discount rispetto al resto della gdo, rispettivamente con il 28,3% a valore e il 27,4% a volume nel discount, e un posizionamento di prezzo in linea con la media (4,43 euro al litro per i marchi privati, 4,58 per gli spumanti a marchio del distributore nei discount). Mentre nel resto della gdo, la quota è del 5,5% a valore e del 5,9% a volume, con un posizionamento di prezzo lievemente sotto la media della categoria (7,46 contro 7,87 euro al litro)”. Insomma, un fenomeno ancora piccolo, quello dei vini private label in Italia, rispetto ad una media dei principali Paesi Ue che è quasi il triplo, per arrivare al Regno Unito dove oltre il 50% delle vendite di vino in grande distribuzione è fatto da vini a marchio delle insegne. Ma, senza dubbio, destinato a crescere ancora, se saprà coniugare sempre maggiore qualità e varietà ad un prezzo conveniente per un consumatore che vede sempre più eroso il proprio potere di acquisto.

Archivi

Navigando- Aprile 2025

Adega – 5 aprile Adega, il magazine vinicolo più importante del Brasile, ha riproposto le dichiarazioni di Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week che

Leggi Tutto »

Navigando- Marzo 2025

AGI- 25 marzo Gli ultimi anni sono stati di grande sofferenza per il mercato del vino nella GDO, a causa degli effetti a lungo termine

Leggi Tutto »

Navigando- Febbraio 2025

La Nuova Sardegna – 23 febbraio Buono, pulito e giusto. È come deve essere un vino, secondo i curatori, per entrare nella Guida “Slow Wine”

Leggi Tutto »

Navigando- Gennaio 2025

Internazionale – 24 gennaio l ristorante parigino Les 110 de Taillevent, un due stelle Michelin specializzato nell’abbinamento di gastronomia ed enologia, la carta dei vini

Leggi Tutto »

Navigando-dicembre 2024

Food Affairs- 17 dicembre Il panorama dell’export di vino italiano registra un cambiamento epocale: per la prima volta, le bottiglie di spumante destinate all’estero (528

Leggi Tutto »
Facebook
Twitter
LinkedIn
TS Poll - Loading poll ...