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Luca Messi in foto con Don King

“Tra un pugno e l’altro ho bevuto con Tyson e Don King”

Tempo di lettura: 4 minuti

Parla Luca Messi, campione intercontinentale di boxe: “Mike ha lo sguardo di un pitbull, a tavola il manager si è emozionato. Amo i sapori trentini, ma ho conosciuto e amato il tocai ungherese”

di Luca D.F.

Luca Messi è stato uno dei pochi pugili italiani a farsi conoscere ed apprezzare all’estero, nella storia relativamente recente. Campione d’Italia dei pesi welter e superwelter, campione intercontinentale dei pesi welter WBA, ma soprattutto protagonista di un grande match contro il campione del mondo dei pesi superwelter WBA Alejandro Garcia (in quel momento era  considerato un fenomeno con un record di 24 vittorie, tutte prima del limite, e 1 sola sconfitta), il 13 agosto 2005 allo United Center di Chicago (USA). In molti, anche fra gli addetti ai lavori italiani, pensavano che Luca Messi sarebbe durato 3 o 4 riprese, invece Luca ha sostenuto tutte le 12 riprese e si è fatto valere pur perdendo ai punti.

Dopo aver affrontato il “Bergamo Bomber”, Alejandro Garcia ha sostenuto 7 incontri con un bilancio di 1 vittoria, 1 pari e 5 sconfitte! Poi ha appeso i guantoni al chiodo. Evidentemente, combattere contro Luca Messi gli ha tolto la sicurezza che gli aveva permesso di vincere 24 incontri su 25. Il pugilato professionistico è soprattutto una questione di fiducia in se stessi, convinzione, motivazione, coraggio e ambizione. Tutto il resto è secondario. Non fosse così, chiunque in possesso di tecnica e/o potenza diventerebbe campione del mondo. Invece, la storia del pugilato è ricca di atleti di talento o in possesso di grande potenza che non sono mai diventati campioni del mondo.

Luca Messi ha chiuso la carriera dopo aver disputato 50 incontri: 38 vinti, 11 persi e 1 pareggiato. Ha sempre legato la sua immagine a Bergamo, svolgendo anche attività a sostegno del territorio. E’ merito suo se il leggendario promoter americano Don King è venuto a Bergamo, ha visitato la cattedrale e – resosi conto che servivano soldi per ristrutturarla – ha donato 240.000 dollari. In quell’occasione Luca Messi e Don King hanno brindato con vino italiano. 

Luca Messi brinda con Don King e Omar Gentile

Luca, a Don King è piaciuto il nostro vino? 

“Gli è piaciuto tanto che si è emozionato! L’ho portato all’Osteria della Brughiera di Villa d’Almè (in provincia di Bergamo): ha assaggiato i salumi, i formaggi e alcuni piatti tipici bergamaschi accompagnandoli con il vino, sembrava in estasi. Don King è un personaggio vero, non uno che ‘fa’ il personaggio. Non recita. L’ho conosciuto quando ho combattuto in Danimarca contro il beniamino locale Reda Zam Zam. In quella serata combatteva anche un pugile gestito da Don King e lui mi ha detto: ‘Non mi interessa se i giudici hanno dato la vittoria al tuo avversario, mi piace il tuo modo di combattere. Vieni a trovarmi in Florida e ti faccio un contratto’. Sono partito per Deerfield Beach, la cittadina in cui ha il suo ufficio – in realtà un intero palazzo con il suo nome sul tetto – e mi ha fatto davvero il contratto! Siamo entrati subito in sintonia, l’ho invitato a Bergamo e lui è venuto nel marzo 2007. I giornalisti italiani, che all’epoca snobbavano il pugilato, arrivarono in massa per incontrarlo: Don King trasformò la conferenza stampa in uno spettacolo. Era davvero interessato alla storia di Bergamo, della cattedrale,  alla fine ha detto che voleva fare qualcosa per la città e avrebbe donato soldi per la ristrutturazione della chiesa. Mantenne la parola: nel settembre 2008, in occasione del match che ho vinto contro Anthony Bowman a Biloxi (in Mississipi) Don King staccò un assegno di 240.000 dollari!”

Quando hai voglia di un buon bicchiere cosa bevi?

“Bevo quasi sempre vino italiano, mi piace molto quello del Trentino Alto Adige. Quando sono all’estero, assaggio il vino locale. Di recente sono stato a Budapest per festeggiare il mio compleanno ed ho bevuto il loro tocai. C’ero già stato due volte quando combattevo da dilettante, ma in quelle occasioni ovviamente dovevo bere solo acqua minerale. Un pugile professionista rinuncia non solo al vino, ma anche al buon cibo. Infatti il primo avversario di ogni pugile è il peso… Per rientrare nel limite della propria categoria è indispensabile avere un nutrizionista e selezionare quale cibo mangiare.  Tra un combattimento e l’altro ero anche dieci chili sopra il limite della mia categoria e mi servivano due mesi per perderli”.

Quando i pugili smettono di combattere, di solito, aumentano anche di una ventina di chili  in pochi mesi. Tu invece sei sempre in forma: qual è il tuo segreto?

“Da molti anni ho smesso di mangiare qualunque tipo di carne. L’anno prossimo compirò 50 anni e smetterò di mangiare anche il pesce. Diventerò vegetariano, ma non vegano”.

Hai conosciuto anche Mike Tyson in occasione di un suo viaggio in Italia. Come ti è sembrato?

“Un divo con un entourage di collaboratori che lo seguono ovunque, mi pare che fossero una decina. Era in Italia per un impegno con un’azienda di moda, se non ricordo male. Mi ha colpito il suo sguardo che paragono a quello di un pitbull: non importa se il pitbull ti è affezionato e se gioca con te, il suo sguardo è sempre intimidatorio. Anche quando sorride, quando si comporta in modo amichevole, Tyson ha quello sguardo che intimidisce chi gli sta vicino”.

Hai girato il mondo, ma alla fine sei tornato a Bergamo. Non hai mai pensato di trasferirti definitivamente all’estero?

“Ci ho pensato diverse volte, ma quando mi trovavo in Florida mi mancava Bergamo Alta e ho capito che il mio futuro sarebbe stato nel mio territorio di origine. Abito a Mapello, lavoro a Ponte San Pietro, vado a Bergamo per passeggiare e mi rendo conto dell’affetto che i bergamaschi hanno per me”.

 

Luca Messi allo stadio con la maglia dell'Atalanta
Picture of Luca D.F.

Luca D.F.

Giornalista poliedrico ma specializzato in sport e spettacolo, collabora con quotidiani, periodici e riviste online vantando una lunga milizia radiotelevisiva. Ha scritto per Corriere della Sera, Il Giornale, Controcampo, Men's Health Italia, Guerin Sportivo, Jack e Progress.

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