A tutta Tessa: “Produco bottiglie preziose e penso a un programma tv parlando di vino in modo diverso”

Tempo di lettura: 2 minuti

di Luca D.F.

Tessa Gelisio, conduttrice di “Cotto e mangiato” su Italia 1, ha aperto un’azienda in Sardegna. Scrittrice, blogger e molto social sogna “di raccontare il territorio con il bicchiere in mano”

Conduttrice di “Cotto e Mangiato” (dal lunedì al venerdì alle 12.50 all’interno di Studio Aperto su Italia 1) e di moltissimi altri programmi televisivi di successo, presidente della onlus “For Planet“, ideatrice del blog “Ecocentrica.it“, scrittrice di libri e da qualche anno anche produttrice di vino presso la tenuta “La Sabbiosa” a Calasetta tra le dune dell’isola di Sant’Antioco in Sardegna: tutto questo è la poliedrica Tessa Gelisio. Da sempre ha fatto della salvaguardia dell’ambiente una priorità ed è bravissima a comunicare questo messaggio attraverso i media ed i social network. Infatti, il pubblico che la segue è numeroso: Tessa ha 305.000 follower su Facebook e 94.000 follower su Instagram. A questi numeri, vanno sommati i lettori di “Ecocentrica.it” in cui pubblica articoli su moltissimi argomenti nelle pagine Green lifestyle, Provato per voi, A tavola, Green fashion e Punto di vista.  Insomma, Tessa è un punto di riferimento per chi ama vivere in modo sano, mangiare bene e bere vini di qualità.  

Parlaci della tua azienda vinicola: quando hai avuto l’idea di fondarla e quali vini produci? 

“Ho sempre avuto il sogno di aprire un’azienda agricola. Il mio compagno Massimo Pusceddu mi ha parlato del terreno in cui la sua famiglia coltiva l’uva ed abbiamo avuto l’idea di iniziare a produrre vino. Abbiamo chiesto la consulenza di un enologo, poi abbiamo avviato l’attività. Oggi produciamo tre vini Carignano del Sulcis: il Doc (che vendiamo a 29,00 Euro), il Bio (a 34,90 Euro) e il Superiore (a 49,00 Euro). So bene che non sono prezzi accessibili a tutti, ma il numero delle bottiglie che produciamo è basso e tutte le lavorazioni sono fatte a mano. Questo alza molto il costo delle bottiglie in vendita. La bassa resa della produzione su piede franco su terreno sabbioso, è il motivo per cui molti residenti hanno smesso di produrre vino.”

A parte i tuoi, quali vini preferisci? 

“I toscani, in particolare il Brunello di Montalcino, il Chianti e i vini bolgheresi. Mi piacciono anche i piemontesi e in generale preferisco i vini rossi ai bianchi.” 

Festeggi con spumante, champagne o cava?

“Lo spumante: il mio preferito è quello prodotto in Franciacorta.”

Oltre a quelli italiani, i vini di quali nazioni ti piace bere?

“Mi piacciono francesi, cileni e sudafricani. Ma anche in California hanno produzioni molto interessanti.”

Con tutti gli impegni che hai, ti resta del tempo libero? Cosa fai per rilassarti? 

“Mi dedico ai miei cani, ne ho due: un Jack Russell e una cagnetta meticcia. Ho anche una gatta meticcia.”

Hai in mente nuovi programmi televisivi, magari sul vino? 

“Raccontare il vino in televisione non è semplice. Facciamo un confronto con il cibo: a ‘Cotto e Mangiato’ ti faccio vedere i prodotti, come cucinarli e tu capisci subito che sapore avrà il piatto. Se mostro un calice di vino, non è detto che il telespettatore sappia che sapore ha. Secondo me, per rendere interessante un programma televisivo sul tema bisogna usare il vino come trampolino di lancio, per raccontare il territorio intervistando non solo i produttori di vino, ma anche quelli di formaggi, gli allevatori, i ristoratori, parlando anche della storia del territorio. Occuparsi di solo vino in tv significa usare termini tecnici che non sono conosciuti da tutti e questo potrebbe rendere meno interessante il programma.” 

Immagine di Luca D.F.

Luca D.F.

Giornalista poliedrico ma specializzato in sport e spettacolo, collabora con quotidiani, periodici e riviste online vantando una lunga milizia radiotelevisiva. Ha scritto per Corriere della Sera, Il Giornale, Controcampo, Men's Health Italia, Guerin Sportivo, Jack e Progress.

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