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Stefania Bianchini, campionessa mondiale di pugilato e kickboxing: “Tolti i guantoni, ogni tanto un prosecco”

Tempo di lettura: 4 minuti

Premiata con il ‘Collare d’oro al merito sportivo’ dal CONI,  è diventata un personaggio televisivo: “Mai avuto un nutrizionista, mi facevo le diete da sola. Quando combattevo ero astemia, adesso un brindisi non me lo toglie nessuno”

di Luca D.F

Il pugilato nella sua forma sportiva moderna esiste in Italia dal 1° maggio 1909 (la federazione dal marzo 1916), la kickboxing da oltre 40 anni, ma entrambi gli sport attualmente non hanno un campione che sia famoso a livello nazionale, che sia riconoscibile anche dalle persone alle quali non piacciono i combattimenti. Insomma, non hanno un personaggio. Nel recente passato, lo hanno avuto: Stefania Bianchini. Quando combatteva, partecipava a programmi televisivi di grande successo condotti da Amadeus, Maurizio Mosca e Maurizio Costanzo, si faceva intervistare dai media generalisti e prendeva parte ad eventi prestigiosi come il Festival del Cinema e della Televisione Sportivi di Milano, dove è stata premiata con la “Ghirlanda d’Onore”.  Per intenderci: tra i premiati figurano Pelè e Mike Tyson.

Stefania è stata attiva nel pugilato professionistico dal 1998 al 2008 sostenendo 20 incontri con un bilancio di 14 vittorie, 4 sconfitte e 2 pareggi. E’ diventata campionessa d’Europa dei pesi mosca e supermosca e campionessa del mondo dei pesi mosca WBC (World Boxing Council). Oltre che in Italia, ha combattuto in Germania, Danimarca, Ungheria e Principato di Monaco. Il 24 ottobre 2008, allo storico PalaLido di Milano, ha sostenuto l’ultimo match della carriera contro la campionessa del mondo dei pesi mosca WBC Simona Galassi, perdendo ai punti dopo 10 riprese. Quella serata è stata memorabile per diversi motivi: Palalido esaurito (non accade spesso nel pugilato), diretta su Sky, Giorgio Armani  a bordo ring, la memorabile entrata del leggendario campione mondiale dei pesi medi Marvin Hagler che fece alzare in piedi i 3.500 spettatori presenti (che applaudivano e urlavano ‘Vai Marvin! Grande Marvin!’), la conquista del titolo mondiale dei pesi massimi leggeri WBC da parte di Giacobbe Fragomeni contro Rudolf Kraj. Buona parte degli spettatori erano tifosi di Giacobbe Fragomeni, ma moltissimi lo erano anche di Stefania Bianchini come si capisce guardando il video del suo match su You Tube. 

Del resto, Stefania e Giacobbe erano due milanesi che a Milano combattevano per il mondiale. I trionfi nella nobile arte hanno portato a Stefania Bianchini la massima onoreficenza del CONI: il Collare d’Oro che ha ricevuto nel 2006 dal Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Giovanna Melandri a cui ha fatto seguito il Diploma d‘Onore consegnatole da Gianni Letta nel 2007. 

Prima di dedicarsi al pugilato, Stefania aveva vinto il mondiale nella kickboxing. Sulle sue esperienze agonistiche ha scritto, insieme al giornalista Antonio Voceri, il libro “La combattente, autoritratto di una donna sul ring”. Da parecchi anni, Stefania ha aperto l’ASD Personal Trainer Stefania Bianchini in Viale Umbria 126 a Milano. 

Stefania, quando hai voglia di un buon bicchiere cosa bevi?

“Bevo vini non troppo alcolici e con moderazione, in genere vino bianco frizzante come il Prosecco. Quando combattevo nel pugilato e nella kickboxing ero astemia. Aver appeso i guantoni al chiodo non ha cambiato molto la mia alimentazione: mangio sempre un po’ di tutto senza esagerare. Tra un combattimento e l’altro pesavo al massimo 4 chili in più rispetto al limite della mia categoria,  quindi non facevo grandi sacrifici per rientrare nel limite. Nella kickboxing dovevo pesare 50 kg, nel pugilato 50,800 kg. Non ho mai avuto il nutrizionista, facevo una sorta di dieta a zona, mi sentivo bene fisicamente e quindi continuavo a mangiare le cose che mi facevano stare bene. Ho sempre mangiato carne, prediligendo i tagli magri”.

Ti sei sempre sentita a tuo agio davanti alle telecamera, ma c’è stata in volta in cui ti sei sentita in difficoltà?

“Quando ho partecipato al Maurizio Costanzo Show. Erano presenti anche Gianni Minà e Vittorio Sgarbi, insieme ad altri ospiti. Gianni Minà era contrario alla boxe femminile ed ho avuto una discussione con lui. Con mia grande sorpresa, Vittorio Sgarbi mi ha difesa. Ero giovane, non sapevo come avrei dovuto comportarmi in un programma televisivo, non ero abituata ai dibattiti, non immaginavo come si sarebbe svolta la puntata. Gianni Minà era un grande appassionato di pugilato, aveva seguito la carriera di Muhammad Ali, quindi non pensavo che avrebbe avuto una posizione negativa nei confronti della boxe femminile. Invece non era il solo in Italia a pensarla in quel modo. Molti addetti ai lavori erano d’accordo con lui”.

 

Nel corso degli anni, in Italia l’opinione generale sulla boxe femminile è cambiata…

“Per fortuna! Figurati che dal 2003 al 2013 ho lavorato ad Eurosport come commentatrice tecnica di incontri di pugilato e kickboxing insieme a Dario Puppo e Fabio Panchetti. Una donna che commenta il pugilato in Italia? Impensabile”.

Parlaci di un programma televisivo in cui ti sei divertita.

“A Domenica In condotta da Amadeus. Mi hanno chiesto di fare un’esibizione di autodifesa e l’ho simulata con l’aiuto di uomo che fingeva di aggredirmi. Anche partecipare a ‘Casa Mosca’, ideato e condotto da Maurizio Mosca era sempre divertente”.

Oggi lavori come personal trainer: cosa insegni?

“Insegno ginnastica funzionale: elaboro l’allenamento sulle esigenze e le caratteristiche fisiche. Possono usare o non usare attrezzi come pesi, cavi, funi, corde e palle mediche. Ogni lezione dura un’ora. Se me lo chiedono, posso insegnare anche tecniche di pugilato e kickboxing. Anche in questo caso la lezione dura un’ora, ma i primi 30 minuti sono di ginnastica. Per tirare pugni e calci c’è il sacco. Finito il lavoro, per relax o due chiacchiere con gli amici, il mio prosecchino…”.

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Luca D.F.

Giornalista poliedrico ma specializzato in sport e spettacolo, collabora con quotidiani, periodici e riviste online vantando una lunga milizia radiotelevisiva. Ha scritto per Corriere della Sera, Il Giornale, Controcampo, Men's Health Italia, Guerin Sportivo, Jack e Progress.

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