La next generation di Planeta che sostiene il pianeta

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In viaggio tra innovazione, tradizione e sostenibilità con gli eredi di una delle famiglie storiche del vino siciliano

di Camilla Rocca 

Ha una bella eredità da portare avanti, Costante Planeta, 26 anni. Il tratto normanno e l’altezza imponente lo hanno portato naturalmente a essere il diretto discendente di una lunga storia siciliana nel mondo del vino: figlio di Alessio Planeta – definito “Winemaker of the Year” nel 2023 per Wine Enthusiast – è entrato lo scorso anno a fianco del padre e degli zii Santi e Francesca. E porta avanti con fierezza l’ultimo progetto nato a Menfi: Serra Ferdinandea, azienda agricola biodinamica con la famiglia francese Oddo. 

Che cos’è la next generation nel mondo del vino?

La “next generation” nel mondo del vino si riferisce alla nuova generazione di produttori, enologi e esperti del settore che stanno emergendo e portando innovazione nel mondo vinicolo. Sono giovani che spesso provengono da famiglie con una lunga tradizione vinicola o sono appassionati del settore, giovani che portano un nuovo approccio e idee fresche alla produzione, alla commercializzazione e alla fruizione del vino. Oggi la next generation è caratterizzata dall’adozione di pratiche sostenibili, dall’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare la qualità e l’efficienza, e dalla volontà di esplorare nuovi terroir e varietà di uve. Si concentrano inoltre sull’innovazione nei processi di marketing e distribuzione per raggiungere nuovi segmenti di consumatori.

Perché è un tema così forte in questo momento?

Per vari motivi, tra questi cito innanzitutto il tema del rinnovamento generazionale. Molte aziende vinicole stanno passando il testimone dalla vecchia alla nuova generazione. Questo rinnovamento porta nuove idee, energie e prospettive al settore, stimolando l’interesse e l’attenzione sulle dinamiche emergenti. Inoltre la next generation è spesso orientata verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale. Questo è un tema cruciale nell’attuale panorama globale, e molti consumatori sono sempre più attenti all’etica e alla sostenibilità delle aziende vinicole. I cambiamenti climatici stanno influenzando il settore vinicolo in modi nuovi e imprevedibili. La next generation è chiamata a affrontare sfide come l’aumento delle temperature, i cambiamenti nei modelli di pioggia e altri impatti ambientali, cercando soluzioni innovative per adattarsi e mitigare questi effetti. In sintesi, la next generation nel mondo del vino è diventata un tema così forte perché porta con sé una combinazione di innovazione, sostenibilità e adattamento ai cambiamenti del mercato e dell’ambiente.

Sostenibilità nel vino, importa davvero per la Next generation?

Assolutamente sì, la sostenibilità nel settore vinicolo è una priorità fondamentale per la next generation. In primis per la responsabilità ambientale. I giovani produttori e enologi sono sempre più consapevoli dell’importanza di proteggere l’ambiente e preservare le risorse naturali per le generazioni future. Ciò significa adottare pratiche agricole sostenibili, ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, e implementare tecniche di coltivazione che rispettino l’equilibrio ecologico. La next generation è sensibile anche alle questioni sociali legate alla produzione vinicola, come il benessere dei lavoratori agricoli e delle comunità locali. Ci sono sforzi crescenti per garantire condizioni di lavoro dignitose nei vigneti e nelle cantine e per contribuire allo sviluppo economico delle aree rurali. Infine, i consumatori, in particolare i più giovani, sono sempre più inclini a scegliere prodotti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. La next generation comprende l’importanza di rispondere a queste esigenze di mercato e lavorare per soddisfare le aspettative dei consumatori in materia di sostenibilità.

Quanto è importante avere oggi in azienda un volto che racconti il brand?

È estremamente importante nel contesto attuale, soprattutto considerando l’evoluzione del panorama digitale e del marketing influenzato dalle relazioni. Un volto umano può aiutare a creare una connessione emotiva con il pubblico. Le persone tendono a fidarsi e ad identificarsi più facilmente con un individuo piuttosto che con un marchio astratto, rendendo più facile per loro sviluppare un legame con il brand. La presenza di un volto umano aggiunge inoltre un elemento di autenticità alla comunicazione del brand. Se ne possono vedere e percepire la personalità, i valori e l’impegno dell’individuo dietro al marchio, il che contribuisce a rafforzare la credibilità e la fiducia nel brand. Infine un volto che racconta il brand può comunicare in modo più efficace i valori e la missione dell’azienda attraverso la sua storia personale, esperienze e passioni. Questo tipo di narrazione può essere molto potente nel coinvolgere il pubblico e trasmettere il messaggio del brand in modo chiaro e convincente.

Possiamo dire che tu sei il volto della Next generation di Planeta?

Al momento sì, ma spero che a breve altri si uniscano a me.

C’è stato qualche scontro generazionale da quando sei entrato in azienda?

Assolutamente no, attualmente lavorano 3 generazioni in azienda in un clima di grande collaborazione e stima.

Quale consiglio daresti agli altri vignaioli?

Un consiglio prezioso che darei agli altri vignaioli è quello di abbracciare l’innovazione senza perdere di vista le radici e la tradizione. È infatti importante essere aperti all’innovazione e alla sperimentazione, ma è altrettanto importante farlo con moderazione. Testare nuove varietà di uve, tecniche di vinificazione o approcci di marketing può portare a risultati eccitanti, ma è essenziale mantenere un equilibrio con le pratiche collaudate e le tradizioni che hanno reso grande il vostro vino. Inoltre, il terroir è il cuore e l’anima di un vino, e ascoltare ciò che la terra ha da dire è fondamentale. Rispettare e comprendere il nostro terroir ci aiuterà a prendere decisioni informate sulla coltivazione delle vigne e sulla produzione del vino, garantendo che il nostro prodotto rifletta veramente il luogo da cui proviene. Concludo ribadendo come la sostenibilità ambientale è sempre più importante nel settore vinicolo, quindi cercate modi per ridurre l’impatto ambientale delle nostre operazioni. Questo include l’adozione di pratiche agricole sostenibili, l’utilizzo di energie rinnovabili, o la riduzione del consumo di acqua e risorse.

Importatori, distributori, commercianti ti hanno considerato meno in quanto giovane? E all’estero?

Non credo, non ho avuto questa impressione anche se indubbiamente io mi pongo come un giovane all’interno dell’azienda, che ha ancora molto da imparare. Affianco chi ha più capacità ed esperienza per costruire la mia professionalità giorno dopo giorno

Qual è il vino Planeta che meglio rappresenta la next generation?

Il primo pensiero va all’Etna Bianco. Si tratta di un vino che incarna l’innovazione e l’attenzione al territorio che caratterizzano la nuova generazione di produttori vinicoli perché prodotto con uve provenienti dalle pendici dell’Etna, uno dei terroir più affascinanti e ricchi di storia della Sicilia. Questo vino riflette la profondità e la complessità del terroir dell’Etna, evidenziando l’attenzione della next generation verso l’espressione autentica del territorio. Inoltre la produzione di Etna Bianco coinvolge tecniche innovative sia in vigna che in cantina. La ricerca di nuove varietà di uve autoctone, come il Carricante e il Catarratto, e l’adozione di pratiche agricole sostenibili sono esempi di come la next generation stia portando avanti l’innovazione nel settore vinicolo siciliano.

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Camilla Rocca

Una passione per il mondo del vino che parte dalle origini, si è allargata all’enoturismo e ai racconti delle persone, di quei volti, quelle mani, delle storie che sono dietro alla vigna

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