di Giovanna Romeo
La storia
Trentasei ettari di proprietà di cui ventotto vitati ubicati tutt’intorno al castello del XII secolo come una corona posata sulle cime della collina dell’Oltrepò Pavese (la zona un tempo era detta Vecchio Piemonte e faceva parte dei domini del ducato sabaudo) a un’altitudine tra i 300 e i 350 metri s.l.m. con vitigni e cloni che traggono beneficio dalle diverse esposizioni. Castello di Cigognola, mosaico di storie famigliari entra con Gabriele Moratti in una nuova fase della sua storia. Terra di barbera e pinot nero, oggi anche di Nebbiolo, grazie alla visione di Gian Marco e Letizia Moratti, è una realtà produttiva sospesa tra tradizione e innovazione. I vigneti sono gestiti dall’azienda con passione e serietà, ponendo al centro l’uomo e i suoi valori, la tutela dell’ambiente, il rispetto per l’essere umano, la natura e l’economia reale.
Il vino
L’Oltrepò Pavese e la sua vocazione per il Pinot Nero è protagonista del progetto di Castello di Cigognola, che ha scelto di darne un’espressione vera, di qualità. Il progetto del Metodo classico brandizzato Moratti vede la preziosa consulenza di Nicolas Secondé, figlio d’arte di una famiglia che da cinque generazioni ricopre il ruolo di Chef de Cave ad Ambonnay, in Champagne. Cuvée ‘More Pas Dosè ha la migliore espressività frutto di colline serrate, valli strette, un clima dalle condizioni ineccepibili. Pinot Nero ampio, verticale, serrato al palato, persistente, strutturato con note eleganti e fruttate di frutti rossi, agrumi, prugna e mela verde.
Lo consigliamo a chi
Desidera un grande Pinot Nero, di quelli che strizzano l’occhio allo Champagne, dalla verve decisa e un dosaggio zero che vibra al palato. Una produzione realizzata con dedizione e accuratezza in ogni singola bottiglia. Di facile abbinamento, è ottimo come aperitivo, perfetto a tutto pasto con primi piatti di pesce, Paccheri al ragù di spigola, Tagliolini ai frutti di mare o Sautè di cozze e vongole.
Costo circa 24 euro, Castello di Cigognola