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Le nostre degustazioni a Vinitaly 2024: dalle novità esclusive alle certezze imperdibili

Tempo di lettura: 6 minuti

A Verona si riparte alla grande, oltre 30mila persone da 140 paesi raccontano una notevole crescita della fiera di settore sull’anno passato

di Camilla Rocca

Un Vinitaly che segna in modo definitivo la ripartenza della fiera per antonomasia del comparto vinicolo. Questa 56esima edizione chiude con 97mila presenze e un leggero incremento degli operatori esteri provenienti da 140 paesi, per un totale di 30.070 presenze, 31% sul totale, di cui 1200 top buyer (+20% sul 2023) da 65 nazioni, selezionati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. Bilancio positivo anche per Vinitaly Plus, la piattaforma di matching tra domanda e offerta con 20mila appuntamenti business, raddoppiati in questa edizione, e per il fuori salone Vinitaly and the city, che ha superato le 50mila degustazioni (+11%). E se, anche voi, non vedete l’ora che arrivi la 57° edizione, che si terrà dal 6 al 9 aprile 2025, ecco la lista dei nostri assaggi per questa edizione.

 

Nero d’Avola 2020 Lu Patri Baglio di Cristo di Campobello

Lu Patri è il Nero d’Avola concepito nella primavera dell’anno 2000 nei sei ettari del Cristo di Campobello. Il padre, il capofamiglia che porta a casa la pagnotta, che in Sicilia è venerato quanto il padre dei vitigni autoctoni, il Nero d’Avola. Note balsamiche, erbe aromatiche fino a fruttati di mora e amarena. Rotondo e morbido, di notevole persistenza gustativa, complesso e caldo, avvolgente e speziato con un sottofondo di liquirizia e tannini eleganti. Questo vino ha una notevole capacità di invecchiamento, da bere anche oltre i 10 anni.

Caprai4Love e Montefalco Sagrantino DOCG 2020 di Caprai

Nuova edizione di CAPRAI4LOVE: ovvero il progetto di Arnaldo Caprai nato per il recupero di beni artistici a favore della cultura del territorio. L’iniziativa 2024 è rivolta al restauro della Chiesa della Beata Vergine Maria di Costantinopoli di Bevagna, legata ai valori dell’accoglienza e integrazione. Temi cari a Marco Caprai, insignito dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana per l’aiuto ai richiedenti asilo. L’etichetta Montefalco Sagrantino DOCG 2020, dedicata alla raccolta fondi, è firmata dal pittore Luigi Frappi, disponibili solo 2.000 bottiglie. Rosso rubino molto scuro, al naso esprime sentori di confettura di mora, pepe, chiodo di garofano e vaniglia, una nota balsamica e un tocco di cipria. Al palato è potente e al tempo stesso elegante, caratterizzato da una trama tannica di incredibile precisione e fattura. Chiude lunghissimo, su note di mora di rovo.

Vermentino Nero – Cantine Lunae:

Un vino che nasce tra i colli che separano i confini estremi del Levante ligure dall’alta

Toscana e le cui uve sono coltivate nella zona della piana di Luni, con i suoi suoli

prevalentemente sabbiosi. Il Vermentino Nero di Cantine Lunae si caratterizza per un processo di fermentazione in vasca d’acciaio a cui segue l’affinamento di sei mesi in botti di legno da 20hl. L’etichetta delizia il palato con profumi tanto complessi quanto delicati, tra note floreali di violetta e rosa canina a cui segue il corredo aromatico di frutto rosso e di note speziate. Fresco e dinamico, si tratta di un vino con chiusura ammandorlata di grande personalità.

Guado al Tasso 2021 – Marchesi Antinori:

La tenuta Guado al Tasso si trova sulla costa dell’Alta Maremma e dà le origini

all’omonimo vino, le cui uve sono selezionate prima e dopo la diraspatura, per raccogliere i

migliori acini. La fermentazione e macerazione avviene poi per 15-20 giorni in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, a cui segue l’inserimento in barrique di rovere francese. Il processo di vinificazione porta così alla nascita di un’etichetta che fotografa l’essenza del territorio d’origine, trattandosi di un vino rosso intenso con aromi di ribes, mora e arancia sanguinella. A questi segue il tappeto elegante delle note speziate, tabacco,

liquirizia e caffè tostato, per un assaggio avvolgente e persistente, tanto potente quanto

aggraziato, come solo la terra di Maremma sa essere.

Iskra Marina Abruzzo Malvasia DOC – Tenute Agricole Masciarelli:

Un bianco elegante derivante da una varietà particolare di Malvasia Istriana impiantata in

Abruzzo una decina di anni fa. Iskra, il cui nome richiama la terra d’Istria, segue un processo ben preciso di vinificazione in tino troncoconico di rovere francese con affinamento sui lieviti per 18 mesi, previa criomacerazione in pressa. Questa etichetta fresca e bilanciata delizia il palato con note floreali ed idrocarburiche che ben si accompagnano alle crudités di pesce.

Pinot Grigio Terre Siciliane IGT – Settesoli:

Proveniente da suoli calcarei, questo vino utilizza solo varietà Pinot Grigio, la cui

vendemmia avviene a fine luglio. Dopo un processo di fermentazione in silos di acciaio a temperatura controllata segue l’affinamento sempre nei silos e poi in bottiglia per tre mesi. Nasce così un vino fresco e delicato che richiama l’estate sia nel colore giallo acceso sia nel corredo aromatico di pompelmo, pesca e buccia d’arancia.

Etna Rosato 2022 – Famiglia Statella:

Rosato che nasce sulle pendici dell’Etna e che rappresenta al meglio l’essenza del

territorio. Si tratta infatti di un vino prodotto in prevalenza da Nerello Mascalese, le cui uve

vengono raccolte a mano in un terreno molto complesso dal punto di vista agronomico in

virtù della variabilità dei suoli. Etna Rosato 2022 conquista l’olfatto con profumi di frutti rossi e ciliegia, risultando poi equilibrato e fresco al palato, con una giusta acidità che facilità la bevibilità dell’assaggio.

Rosso Toscana IGT Rirò di Cantina Barbanera

Una super anteprima a Vinitaly per il nuovo vino nato nella cantina toscana del gruppo Italia Wine Brands: RIRO’ new generation della cantina Barbanera. Vino con una grande

complessità di aromi. Al naso, si percepiscono chiaramente le note giovani, dolci e fragranti di frutta di bosco, ribes e lamponi, fichi e uva spina, che si mescolano armoniosamente ad una pluralità di altri profumi, come la buccia d’arancia e il pompelmo. Al palato, Rirò stupisce, dal gusto inaspettato e affascinante personalità. Si apre con una piacevole freschezza e offre una straordinaria armonia di sapori, che persistono a lungo nel finale. Proprio per questo è ideale come base per un aperitivo come quello degustato dalle mani di Danny del Monaco “The alchemist of drink” che hanno ideato una cocktail list RIRO’. Un’occasione unica che rappresenta l’incontro tra il vino e la creatività della mixology di del Monaco.

Alìe 2023 – Tenuta Ammiraglia Frescobaldi:

Si tratta del rosé simbolo di Tenuta Ammiraglia, blend del vitigno internazionale Syrah e

dell’autoctono Vermentino. Questo rosato il cui nome è ispirato ai poemi epici si caratterizza per un inconfondibile colore rosa tenue, capace di restare stabile nel tempo.

Al palato presenta un sapore complesso, per un viaggio sensoriale tra note agrumate e

profumi di pesca nettarina e note floreali, a cui seguono i sentori di erba aromatica come

timo, salvia e rosmarino. Le note finali si caratterizzano per una sensazione iodata, la veste ideale per un rosato fresco e sapido, i cui vitigni si trovano a soli 15 km di distanza dal mare.

Oasi di Feudo 2022 – Feudo Maccari:

Bottiglia che nasce in Sicilia, nei vigneti di Nero d’Avola di Feudo Maccari che si affacciano

sull’oasi di Vendicari. Si tratta di una versione più fresca di Nero d’Avola, realizzata con una rapida con conseguente affinamento in acciaio. Oasi di Feudo presenta un leggero colore rosato, mentre al palato primeggiano note floreali e fruttate che ben si sposano con i sapori della cucina mediterranea.

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Camilla Rocca

Una passione per il mondo del vino che parte dalle origini, si è allargata all’enoturismo e ai racconti delle persone, di quei volti, quelle mani, delle storie che sono dietro alla vigna

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