Gli allievi salgono in cattedra: alla Milano Civil Week i ragazzi di “Immaginazione e Lavoro” insegnano la miscelazione di qualità

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Parata di cocktail il 9 e 10 maggio, all’evento patrocinato dal Corriere della Sera con 2 laboratori aperti al pubblico: «Avviamo a una professione, educando vita e lavoro»

di Mattia Marzola

Nella vita, quando ci si trova davanti a qualcosa di straordinario, è impossibile non accorgersene.
È questa la sensazione che spesso pervade chi entra per la prima volta nella Piazza dei Mestieri. È la stessa emozione che provano i docenti che ogni giorno ci lavorano, consapevoli — cosa che succede raramente nella vita e ancora meno nel lavoro — di trovarsi nel posto giusto e di fare qualcosa di davvero bello e utile. Un posto, la Piazza, che sembra permeato da una sorta di energia che fa succedere le cose, un posto dove i ragazzi, spesso provenienti da contesti sfidanti, trovano un’opportunità, dove vengono visti davvero e, una volta visti nei loro talenti, sbocciano.

“Accogliamo ragazzi dopo la terza media con l’obiettivo di insegnare loro una professione e, soprattutto, di accompagnarli lungo il percorso complesso dell’adolescenza», racconta Guido Mangiaracina, preside della scuola Immaginazione e Lavoro di Milano all’interno, per l’appunto, nella Piazza dei Mestieri. «Le ore di laboratorio non sono semplici esercitazioni, ma vere e proprie simulazioni di esperienze professionali”.

E quando succedono queste cose, è necessario che il mondo lo sappia.
E una di queste occasioni sarà, per l’appunto, proprio la Milano Civil Week 2025, un’iniziativa promossa dal Corriere della Sera, dedicata alla cittadinanza attiva e alla cultura del bene comune. Il tema di quest’anno, “L’Europa siamo noi”, mette al centro il protagonismo dei cittadini — in particolare delle nuove generazioni — nel costruire un’Europa più inclusiva, solidale e partecipata.

Tra i tantissimi eventi in programma, ci sarà anche quello degli studenti del corso Sala Bar della scuola Immaginazione e Lavoro, che nelle giornate del 9 e 10 maggio, al Palazzo dei Giureconsulti (Sala Donzelli), da discenti passeranno in cattedra, guidando il pubblico in due laboratori pratici di cocktail. I partecipanti, 25 per ciascun turno, impareranno a realizzare due grandi classici della miscelazione: l’Americano, cocktail italianissimo nonostante il suo nome e il cubano, tanto amato da Hemingway, Daiquiri.

“La nostra didattica si basa sull’“imparare facendo”, affiancando alle materie di base una forte componente tecnico-professionale», spiega Mangiaracina. «Un ruolo centrale lo ha la metodologia del compito: ogni attività parte da un’esigenza concreta, che coinvolge lo studente in modo attivo e lo aiuta a sviluppare competenze reali, riflettendo sulla pratica e imparando dalla realtà. È così che li prepariamo al lavoro e alla vita. Partecipare alla Milano Civil Week con i nostri studenti è un’occasione unica per mettere in pratica, in un contesto reale e significativo, le competenze acquisite a scuola”.

E forse è proprio questo il senso più profondo della Milano Civil Week: mostrare che il cambiamento parte dalle persone, dai gesti quotidiani, dall’impegno silenzioso di chi crede ancora che educare significhi dare strumenti per scegliere, costruire e sognare. Alla Piazza dei Mestieri tutto questo prende forma, ogni giorno. Anche attraverso il lavoro, si accoglie e si educa. E se per una volta sono i ragazzi a mettersi dietro il bancone per insegnare qualcosa agli adulti, allora significa che la direzione è quella giusta.

 

Quando e dove?

  • Venerdi 9 maggio – Laboratorio cocktail – 17.00-18.30
  • Sabato 10 maggio – Laboratorio cocktail – 11.30-13.00
  • Palazzo dei Giureconsulti – Piazza dei Mercanti, 2 – SALA DONZELLI

Per prenotazioni:

 Laboratorio dei cocktail – 09 maggio

 Laboratorio dei cocktail – 10 maggio

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Mattia Marzola

Giocoliere di parole, voracissimo lettore, buona forchetta (e buon bicchiere) ha deciso di unire le sue inclinazioni, diventando così appassionato docente di lettere ed entusiasta giornalista enogastronomico, anche se poi scrive di tutto.

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