Il 2 giugno a Modena i vignaioli tornano dopo tre anni a raccontare il vino naturale emiliano rifermentato in bottiglia.
“Sur Lì”, dal francese, letteralmente sui lieviti: si tratta di una pratica enologica nata in Francia – in particolare nella Loira – e oramai molto diffusa che prevede l’imbottigliamento del vino a fermentazione non ancora ultimata ottenendo così una rifermentazione in bottiglia.
Gianluca Bergianti, presidente dell’associazione spiega: “come le bolle dei nostri vini, in questi tre anni non siamo stati fermi e lo capirà chi verrà ad accompagnarci nella giornata di festa. La cosa per noi importante è che la nostra associazione è cresciuta, che tanti giovani si sono avvicinati al vino nelle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, che la maggior parte di loro ha scelto di produrre vini frizzanti ed hanno chiesto di entrare a far parte di Emilia Sur lì”.
Emilia Sur Lì è un’inziativa che ha preso corpo dalla volontà dei vignaioli emiliani che insieme hanno deciso di presentarsi uniti per raccontare un modo di fare vino naturale, biologico e biodinamico. Una pratica ancestrale coniugata alla conoscenza e alle tecniche enologiche contemporanee che torna al grande pubblico nella sua quinta edizione con gli assaggi delle 27 cantine presenti e 5 laboratori di degustazione.
Gianluca Bergianti sottolinea come “l’adesione non è un atto formale, per noi. È un momento d’incontro. Significa riconoscerci in un obiettivo: far crescere in Emilia e in tutta Italia la cultura dei vini rifermentati, di questa tradizione emiliana di successo che oggi molti in altre zone vitivinicole cercano di replicare”.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni ai laboratori consultate il sito.