Numeri da record: 50.000 visitatori, 1200 cantine e più di 200 eventi hanno coinvolto per 9 giorni la città meneghina. Grande partecipazione di Gen Z e Millennial
di Redazione
È calato il sipario domenica 13 ottobre sulla settima edizione del più grande evento non fieristico d’Italia dedicato alla promozione e alla narrazione del settore vitivinicolo, Milano Wine Week. La manifestazione brinda al futuro del vino e tira le somme di un’edizione di successo che punta su 3 pilastri: tecnologia e sostenibilità, valorizzazione dei professionisti della Sala e nuovi format per Gen Z e Millennial.
Con oltre 200 eventi diffusi per la città e 1.200 cantine protagoniste, Milano Wine Week ha trasformato per nove giorni il capoluogo lombardo nella Capitale del Vino, riconfermandosi un punto di riferimento nel panorama enologico italiano e internazionale. Grande adesione da parte dei giovani: dei 50.000 partecipanti più del 50% del pubblico di enoappassionati, consumatori, opinion leader e operatori sono under 35. Un dato che evidenzia il crescente interesse delle nuove generazioni verso il mondo del vino, dando un segnale positivo per il futuro della Wine Industry.

“Milano Wine Week non è solo un evento di riferimento per il mondo consumer e trade, ma una vera celebrazione del vino e delle sue storie infinite. Quest’anno abbiamo registrato una risposta straordinaria, soprattutto da parte dei giovani, che rappresentano il futuro di questa cultura millenaria,” ha dichiarato Federico Gordini, Presidente di Milano Wine Week. “Milano è una città in costante crescita, e questo ci spinge a rafforzare ulteriormente la nostra presenza nel calendario mondiale degli eventi di settore. Siamo già al lavoro per i progetti del 2025, con l’obiettivo di intensificare il coinvolgimento di operatori e pubblico internazionale. Inoltre – prosegue F. Gordini – con questa edizione abbiamo assistito a una crescente domanda di vini di alta qualità, confermando il trend di premiumizzazione del consumo di vino, sia in Italia che a livello globale. La nostra sfida è continuare a valorizzare il prodotto, rendendolo un’esperienza sempre più di qualità e allo stesso tempo accessibile e attraente per le nuove generazioni.”

Il riscontro positivo del pubblico e degli operatori conferma il successo di un evento che valorizza più che mai il settore vitivinicolo, gettando le basi per un nuovo modo di comunicare il vino ed esaltandone il potere di attrazione che ha nei confronti del turismo e dell’hospitality. Ora si pensa già alla prossima edizione, prevista in agenda dal 4 al 12 di ottobre del 2025. A partire da Wine List, la prima guida realizzata dai 100 top sommelier italiani, per cui è in preparazione un palinsesto di tappe in diverse città italiane e che nel 2026 il primo tour internazionale. Volano per il futuro del sistema Vino, il programma di accelerazione Wine in Action si è rivelato un evento centrale, che nel 2025 vedrà lo sviluppo delle attività delle 3 startup vincitrici e la costruzione del progetto per una nuova call for innovation. Anche il Premio Carta Vini 2025 non si fa attendere: si pensa già alla quinta edizione.
















