Cantine colosi - Guardiano del Faro

Guardiano del Faro Salina IGT 2020, Cantine Colosi

Tempo di lettura: 2 minuti

di Giovanna Romeo

La storia

A Salina, isola selvaggia dell’arcipelago eoliano, dove ogni veduta è un paesaggio mozzafiato e i profumi mediterranei insieme ai colori nitidi e sgargianti inebriano la mente, la famiglia Colosi – tra i produttori più rappresentativi dell’arcipelago – coltiva vigneti ubicati su suggestivi terrazzamenti affacciati sul mare, per vini unici ma soprattutto caratteristici. Viticoltura eroica: si definisce così quanto accade in questa isola meravigliosa dove l’azienda è quotidianamente intenta a salvaguardare un territorio tanto fragile quanto eccezionale, coltivando 11, 5 ettari di vigneto certificati biologico compresi tra Capo Faro e Porri. Un’attività svolta con passione dalla terza generazione (Pietro Colosi) di una famiglia che già prima degli anni ’70 lavorava la terra sull’isola. Il contributo oggi, per questi 35 anni di attività su Salina, è la produzione del Guardiano del Faro, un vino rosso realizzato da uve Nerello Mascalese dal carattere particolarissimo, perfette dal punto di vista qualitativo, con una spiccata mineralità e pienezza nel gusto.

Il vino

È prodotto da uve di una singola particella di vigneti di proprietà, in quella porzione di Salina che volge a nord verso Panarea e Stromboli. Guardiano del Faro traduce nel sorso la particolarità del suolo vulcanico e ne esprime tutta la ricchezza in termini di complessità aromatica, sapidità e mineralità. La particella 523 di Nerello Mascalese è infatti una piccola lingua di terra che cade a strapiombo sul mare. Grazie a un microclima unico, una sinergia di sole, vento e salsedine, Guardiano del Faro si esprime con caratteristiche di grande eleganza, giustamente tannico, pieno e persistente, capace di emozionare al solo pensiero dell’unicità dell’arcipelago eoliano.

Lo consigliamo a chi

Cerca un vino che sia parte di una piccola produzione – nell’annata 2020 sono state realizzate solo 3500 bottiglie confezionate in cassette di legno – e che a sua volta sia parte di un progetto di valorizzazione di uve autoctone, ottenuto come in questo caso da una parcella di terreno di minuscole dimensioni. Lo immaginiamo abbinato a un piatto di cous cous di pesce, a uno spaghetto con sugo rosso di polpo, a un brodetto di pesce misto con pane raffermo.

Costo 25 euro, Cantine Colosi

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