Guida completa al nuovo codice della strada (che troppo nuovo non è, restando allineato con il resto d’Europa)
di Titti Casiello
“Più sicurezza e prevenzione sulle nostre strade con un obiettivo: ridurre le stragi sulle strade italiane” nelle parole del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il fine ultimo del nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre dell’anno appena trascorso, continua però a far discutere di sé.
L’inasprimento delle pene per chi guida ubriaco sembra essere diventato, infatti, la tempesta perfetta che si sta scaraventando sul mondo del vino e la paura di perdere la patente è tale che i calici ai ristoranti, lentamente, si stanno impolverando tutti, in un regime di Gestapo che ora aleggia anche nelle vinerie, con l’epoca del proibizionismo che pare essere di nuovo alle porte.
The Noble Experiment fu definito quel periodo americano di costrizione proprio perché si pensava che normare il consumo di alcool potesse “correggere” alcuni vezzi sociali ed è forse lo stesso fine che il Legislatore italiano ha inteso riportare con le neonate norme in vigore. Le stragi sono state troppe e le famiglie stanno ancora piangendo, ma se in medio stat virtus ciò che si auspica è una nuova forma di convivenza tra un consumo di vino più responsabile e la primaria sicurezza sulle strade.
Sono, dunque, 36 gli articoli con i quali si ridisegnano multe più salate e sanzioni più rigide per coloro che si mettono alla guida in stato di ebbrezza e/o sotto l’effetto di stupefacenti. E anche se a ridosso del Capodanno il ministro Salvini aveva rassicurato tutti gli italiani con un «Si potevano bere due bicchieri l’anno scorso e si possono bere due bicchieri anche quest’anno», in realtà la tolleranza è uno dei pochi aggettivi a non essere contemplata tra le norme del nuovo codice.
A rimanere invariato è rimasto solo il limite legale di alcolemia, fermo a 0,5 g/L. Nulla di tanto diverso dal resto dei Paesi Europei, che vede solo l’Inghilterra aumentarlo a 0,8, con la Svezia e la Polonia a diminuirlo, invece, a 0,20 arrivando, poi, a una tolleranza pari a zero in Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Le sanzioni
Ad essere inasprite sono quindi solo le pene.
– tra 0,5 e 0,8 g/l, la multa che si rischia va dai 573 e 2.170 euro (senza possibilità di riduzione del 30% per il pagamento entro 5 giorni) con una sospensione della patente da tre a sei mesi e una decurtazione di 10 punti.
– tra 0,8 e 1,5 g/l, è previsto l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda da 800 a 3.200 euro con sospensione della patente per un periodo compreso tra sei mesi e un anno e una decurtazione di 10 punti.
-oltre1,5 g/l, l’arresto tra sei mesi e un anno e una multa che va dai 1.500 ai 6.000 euro. La sospensione della patente potrebbe andare da uno a due anni ed oltre alla decurtazione di 10 punti è previsto, anche, la confisca del veicolo.
Che fine fa la mia auto?
Se si è positivi non si potrà più proseguire il tragitto in auto. Il guidatore dovrà indicare un luogo dove trasportarla e un guidatore che la guiderà, in caso contrario l’auto verrà trasferita nell’autorimessa più vicina.
E se mi rifiuto di fare l’alcol test?
Meglio non farlo. Si considera infatti il tasso alcolemico più elevato qualora si decida di non sottoporsi al test, con ritiro immediato della patente (che viene revocata, poi, se il guidatore è considerato un recidivo condannato nei due anni precedenti per lo stesso reato). In più si rischia una multa tra 1.500 e 6.000 euro, l’arresto da sei mesi a un anno e la confisca del veicolo se di proprietà.
L’alcolock e le spese a carico del condannato
Ecco la new entry del Cds che dal superamento di 0,8 g/l rende obbligatorio l’istallazione nel veicolo del così detto alcolock (Ignition Interlock Device – IID). Si tratta di un dispositivo in grado di rilevare il tasso alcolico del guidatore, che, prima di accendere la macchina, sarà costretto a soffiare nell’apparecchio e se non è totalmente astemio l’auto non partirà. L’istallazione è obbligatoria e il costo è completamente a carico del condannato che dovrà farlo istallare solo presso officine autorizzate (Legge n. 122 del 1992).
Se non si ottempera all’obbligo di installazione la multa va dai 158 ai 638 euro oltre la sospensione della patente da uno a sei mesi. E se per caso si è anche ubriachi tutte le sanzioni vengono aumentate di un terzo. Non conviene neppure fare i furbi, tentando di manometterlo o di togliere i sigilli, le pene potrebbero addirittura raddoppiare.

Come si fa a capire se si è bevuto troppo?
Nella pratica i due bicchieri di cui parlava Salvini dipenderanno molto dal peso, dall’altezza e se e quanto si è mangiato. Non esiste una formula di calcolo del tasso valida per tutti in modo oggettivo. Secondo alcune stime si ritiene che una persona di peso medio, possa tollerare un bicchiere di vino o una lattina di birra, soprattutto se assunte a stomaco pieno.
Tabella per la stima delle quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico ((Art.6 del decreto legge 3 agosto 2007 n. 117 convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1 della legge 2 ottobre 2007 n. 160)


Titti Casiello
Classe ’84, avvocato. Dopo una formazione all’AIS Milano, è diventata giornalista pubblicista e oggi collabora con alcune riviste e guide di settore.