Non solo un elenco di etichette: carte vini che vale la pena conoscere dal vivo

Tempo di lettura: 2 minuti

di Paolo Porfidio

La carta dei vini come racconto, gesto, identità. Anche in questa nuova tappa del nostro viaggio verso Wine List Italia 2025, ci lasciamo guidare dalle parole di dieci sommelier selezionati per la loro capacità di costruire narrazioni liquide che vanno oltre il semplice elenco di etichette. Dieci filosofie che si riflettono nei calici, nei territori e nell’esperienza che ogni cliente vive.

Matteo Lattanzi, da oltre vent’anni anima la carta vini del Quellenhof Gourmetstube 1897 a San Martino in Passiria. Il suo lavoro è una costante ricerca tra piccoli produttori e grandi nomi storici, con una profondità di annate che inizia addirittura dal 1943. Un patrimonio liquido che racconta il tempo.

Alessandro Limongelli, da Passalacqua di Moltrasio, costruisce la sua selezione partendo dal rispetto del territorio, privilegiando piccoli produttori e vini biologici, capaci di raccontare cultura ed emozione. La carta diventa così un ponte tra la cucina di Viviana Varese e i sapori autentici dell’annata.

Marika Giacoppo, sommelier di A’ Riccione Terrazza 12 a Milano, immagina ogni bottiglia come una storia. La sua carta è un viaggio tra cantine storiche e piccole realtà artigiane, in grado di far vivere esperienze nuove e autentiche a ogni cliente che si affida alla sua guida.

Cristian Russomanno, fresco vincitore del titolo di Miglior Sommelier AIS Lombardia 2025, propone da Opis ad Arcore una selezione elegante e accessibile, dove metodo e curiosità convivono. Ogni proposta è pensata per essere alla portata di tutti, con uno stile che non rinuncia mai al dettaglio.

Andrea Gaito, al timone della carta di Sine Unconventional Fine Dining, crede che un elenco di vini possa trasformarsi in una narrazione sensoriale. Una carta che riflette l’identità del ristorante, la visione dello chef e l’esperienza che si desidera offrire. Non un compendio tecnico, ma un racconto coerente.

Ion Chelici, da Nostrano a Pesaro, è alla continua ricerca di produttori innovativi e novità sorprendenti, mantenendo però un saldo legame con le grandi aziende che hanno scritto la storia dell’enologia. Un equilibrio tra scoperta e riconoscibilità, dove ogni scelta è ponderata.

Anastasia Ivana Capraro, dal Castel Fine Dining di Dorf Tirol, costruisce una carta che parla il linguaggio delle stagioni e del luogo in cui vive. Chiarezza, dinamismo e accessibilità sono le sue parole chiave, con un equilibrio tra nomi affermati e famiglie contadine che mettono passione in ogni vendemmia.

Gabriele Pica, da Beefbar Milano, immagina la carta vini come una ricetta personale, frutto della filosofia del ristorante, del gusto della clientela e di un pizzico di libertà creativa. Dalle zone vitivinicole più celebri a quelle più nascoste, lavora con grandi nomi e micro-produzioni naturali e biodinamiche.

Patrizio Pizzi, che cura la selezione di Idylio by Apreda a Roma, considera la carta vini come un racconto vivo, capace di emozionare. Le sue scelte spaziano dai nomi consolidati alle produzioni artigianali, con l’idea che ogni etichetta debba dialogare con la cucina e arricchire il percorso del cliente.

Rosario Sorbello, da Donna Carmela eco resort & lodges in Sicilia, ci regala un approccio poetico e concreto allo stesso tempo. La sua carta valorizza il territorio, come l’Etna Rosso o il Nerello Mascalese, mescolando grandi etichette a produttori meno noti, in una selezione viva, flessibile e in costante cambiamento.

Storie diverse, approcci complementari. Ciò che li unisce è la volontà di dare senso e direzione alla carta vini, rendendola uno strumento di esperienza, relazione e scoperta.

Per ascoltare queste voci dal vivo e sfogliare queste carte con chi le ha create, l’appuntamento è fissato: il 5 ottobre a Milano, per Wine List Italia 2025. Una giornata per brindare alla sommelleriee alle sue infinite sfumature.

Immagine di Paolo Porfidio

Paolo Porfidio

Sommelier ed Enologo, è head sommelier di Terrazza Gallia dell’ Hotel Excelsior Gallia di Milano, docente e divulgatore, oltre che curatore della Guida Wine List Italia edita da MWW Media – Vendemmie.

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