In un’azienda di Bordeaux si sperimenta il pascolo di 13 capi di razza neozelandese. Pulirebbero in modo sostenibile il manto erboso tra i filari e sui crinali
Ci siamo abituati – si fa per dire – alle pecore tra i filari, oppure ai cavalli o ai buoi per l’aratura, ma in Francia ora puntano sui maiali. L’idea si è concretizzata nella tenuta di Fabrice Privat a Bordeaux dove sono stati accolti tredici giovani maiali di razza neozelandese, conosciuta come Kunekune, di taglia piccola e non particolarmente muscolosa.
Dal team dell’azienda francese fanno sapere che questa scelta è stata motivata dal fatto che l’uso dei maiali può mantenere il manto erboso tra i filari, anche quando la chioma è in crescita, a differenza di quanto avviene con le pecore. Inoltre questa razza ha anche il vantaggio di adattarsi ad una dieta essenzialmente a base di erbe diverse, frutta e verdura.
“Sono ancora giovani e non li abbiamo ancora messi nel vigneto – spiega Fanny Gizardin, capo agronoma delle tenute Privat a Lugon – ma nei 200 metri di terreno dove li facciamo crescere si nutrono di erbe infestanti come malva, loietto e ortica che crescono anche tra i filari. Li porteremo in vigna dopo la vendemmia a fine settembre”.
Secondo il tecnico il pascolo dei maiali è una nuova soluzione per la gestione della copertura erbosa nei vigneti dell’azienda. “I vantaggi sono tanto ambientali quanto economici – continua Gizardin – perché si può vendere la loro carne ai clienti locali dopo una o due stagioni di pascolo, perché non vogliamo che diventino troppo grandi e raggiungano le viti. Inizieremo a ruotarli su una ventina di ettari in modo che pascolino sul manto erboso tra le viti e i crinali. Se le prove saranno soddisfacenti, intendiamo estendere questa pratica a tutti i 250 ettari”. A quel punto i maiali necessari saranno più di cento.
Foto copertina: Olivier Zébic