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Al concorso enologico internazionale “Emozioni dal Mondo 2024” trionfa l’Austria

Tempo di lettura: 3 minuti

Oltre 300 i campioni in gara: vince Rosé Auslese del 2018 di Weinbau Gangl, ma bene l’Italia e… l’Europa

di Nello Gatti

La 20ª edizione di Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme ha visto la partecipazione di oltre 300 campioni provenienti da 25 paesi, con una sensibile crescita delle aree rappresentate e la notevole presenza delle etichette serbe, ben 70 in questa edizione, confermando l’importanza globale del concorso. Ospitata quest’anno a San Pellegrino Terme, l’evento ha affrontato non solo la valutazione tecnica dei vini, ma anche le principali tematiche legate al mercato del vino e alle sue prospettive future.

La competizione si è distinta per la partecipazione di aziende vitivinicole provenienti dal Vecchio Continente, Nuovo Mondo e Mondo Antico, testimoniando l’internazionalizzazione e l’attenzione verso l’impiego in purezza o in blend dei vitigni Merlot e Cabernet Sauvignon in ogni principale area vitata al mondo senza dimenticare le grandi differenze negli stili di produzione.

Il trionfo di Weinbau Gangl: Austria al top

Il grande vincitore di quest’anno è stato il Rosé Auslese del 2018 di Weinbau Gangl, un Cabernet Sauvignon che ha conquistato la Gran Medaglia d’Oro, massimo riconoscimento del Concorso. Questo risultato non solo premia l’Austria, ma conferma l’interesse crescente per i vini rosé che negli ultimi anni stanno guadagnando quote di mercato significative, specialmente tra i consumatori più giovani. Il rosé, erroneamente associato a semplicità di beva e freschezza in un passato non troppo lontano, si sta affermando come una scelta sempre più raffinata e complessa, capace di coniugare versatilità e precisione. All’oro austriaco seguono importanti punteggi ottenuti dalle italiane Locatelli Caffi e Magri Sereno, entrambe realtà della bergamasca, oltre alle produzioni di Baloun Winery (Rep.Ceca), Wakefield Taylors (Sudafrica) e Krauthaker (Croazia), che hanno totalizzato uno score superiore ai 90 punti.

Convegno “Il vino del futuro o il futuro del vino?”: Le sfide del settore

Il convegno del 19 ottobre, intitolato “Il vino del futuro o il futuro del vino?”, ha raccolto professionisti del settore e accademici, con un ruolo centrale dell’OIV, creando un dialogo su temi centrali per la viticoltura contemporanea e lo scenario dei consumi globali. Uno dei punti più dibattuti è stato l’impatto sui consumi, visti i trend al ribasso e l’allarme generato su più fronti, dove gli interventi del moderatore e Patron di casa, Sergio Cantoni, insieme a Francesco Benatti e Vincenzo D’Antonio, hanno sottolineato come queste tematiche sono “all’ordine del giorno” da decenni e merita una particolare attenzione la comprensione di uno scenario più ampio e globalizzato piuttosto che focalizzarsi sugli effetti immediati di questa flessione registrata dopo anni di boom. Il dibattito è proseguito poi con un focus sul packaging alternativo, dove l’olandese Dennis Doorakkers ha fornito la propria lettura sul vino in lattina, mentre Nan Young Baek l’interessante prospettiva per i vini italiani nel mercato sud coreano.

Comunicare il vino nel 2024: nuove sfide digitali

Un altro tema cruciale è stato quello della comunicazione. Il mondo del vino, tradizionalmente legato a canali di comunicazione più classici, sta vivendo una rivoluzione digitale. Social media, piattaforme di e-commerce e l’uso di tecnologie come la realtà aumentata stanno ridefinendo le strategie di marketing per le aziende vinicole. L’importanza del branding e della narrazione, capaci di trasmettere i valori e l’unicità di ciascun vino, è diventata centrale. Durante il convegno, particolarmente apprezzato è stato l’invito di Sergio Cantoni a “non abbandonare la scena della comunicazione”, in quanto il mondo legato all’enologia, essendo in grado di leggere e comprendere i fattori legati alla natura e alla produzione del vino, ha a suo avviso concesso troppo spazio nei confronti di altri attori che virano verso una comunicazione troppo semplicistica e poco fondata sullo studio, generando un nuovo vortice di incomprensioni tra domanda e offerta.

Attività collaterali: Il territorio come valore aggiunto

Parallelamente alle degustazioni e ai convegni, Emozioni dal Mondo ha offerto una serie di attività collaterali pensate per far conoscere la Val Brembana e le sue eccellenze. Gli ospiti hanno potuto scegliere tra tour guidati sull’architettura Liberty di San Pellegrino Terme, visite agli stabilimenti di produzione dell’acqua San Pellegrino e degustazioni di formaggi tipici della zona, come il celebre Taleggio. Queste esperienze, oltre a offrire una panoramica delle ricchezze locali, hanno sottolineato l’importanza di legare il vino al territorio, un aspetto cruciale per comunicare il valore aggiunto di una produzione enologica. Inoltre, gli appuntamenti enogastronomici e le cene organizzate dal concorso hanno permesso ai partecipanti di scoprire e assaggiare le produzioni locali di Valcalepio, il rosso bandiera di questo territorio, derivanti proprio da taglio bordolese.

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Nello Gatti

Vendemmia tardiva 1989, poliglotta, una laurea in Economia e Management tra Salerno e Vienna, una penna sempre pronta a scrivere ed un calice mezzo tra mille viaggi, soggiorni ed esperienze all'estero. Insolito blend di Lacryma Christi nato in DOCG irpina e cresciuto nella Lambrusco Valley, tutto il resto è una WINE FICTION.

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