Esce nelle sale italiane esce in questi giorni il suo nuovo docufilm con Esmeralda Spadea che esplora la passione delle celebrità per il mondo enologico
di Titti Casiello
È in uscita nelle sale italiane il 15, 16 e 17 luglio Celebrity Wines, il docufilm di Esmeralda Spadea e Giacomo Arrigoni, che racconta la vita delle celebrities prestate al mondo del vino. Da Roon Moss a Tognazzi, da Sting ad Albano, otto personaggi famosi che raccontano come e perché hanno deciso di cambiare la loro vita dedicandosi alle vendemmie.
Già vincitore del Premio Cinema & Industria alla Terrazza Biennale durante l’80° Festival Internazionale del Cinema di Venezia, Celebrity Wines è stato accolto dalla critica con grande calore durante l’anteprima mondale all’Ischia Global Film Festival.
“Ho cercato di catturare uno spaccato della cultura italiana attraverso la scena vitivinicola che attrae le celebrity, affascinate da sempre dalla dolce vita italiana” così il regista milanese, Giacomo Arrigoni, racconta il filo conduttore che ha spinto gli otto protagonisti del suo docufilm a cimentarsi nel mondo del vino.
Una forza viscerale che proviene dalla terra già raccontata nella sua ultima produzione “Spicy Calabria” dove, ha seguito le rotte del peperoncino piccante, il comune denominatore? sempre lo stesso: raccontare le storie del nostro Bel Paese sotto forma di emozioni.
E Celebrity Wines è in questo senso proprio un intreccio gastronomico e culturale tra l’esibizione dell’Italia, da Nord a Sud, e le sovrapposizioni tra il mondo del vino e quello delle star “tutte accumunate dalla quasi necessità di ritrovare il bello e interpretare il gusto italiano in un incontro tra il piacere personale e il rispetto della terra che li ospita” chiosa ancora il regista.
Come hai iniziato a pensare al film?
Volevamo raccontare il made in Italy, allargando lo sguardo anche con chi italiano non è, ma lo è diventato d’adozione, assorbendo completamente il suo lo stile ed interpretandolo.
Come mai molte star fanno vino?
Dal mito della dolce vita arrivano qui e poi scoprono la qualità e l’attenzione al cibo, al vino e in generale alle materie prime. Non è così comune nel resto del mondo. Tutto questo crea grande fascino e poi innamoramento.
Cos’è che unisce celebrity e vino? Solo il Bel Paese o c’è altro?
Il mondo dell’arte è multisensoriale e il vino una delle tante possibilità per esprimere sé stessi. Credo che per questi personaggi tutto sia nato da un’attenta riflessione interna, un modo ulteriore per dar voce alla propria visione della vita.
Nel film anche Ronn Moss, il Ridge di Beautiful, che l’America sembra ora averla trovata in Puglia
Lui è anche coproduttore del film. Da cinque anni vive metà dell’anno a Fasano. Quello che mi ha sorpreso è il suo contatto anche a livello energetico che ricerca nella produzione del suo vino.
E con Al Bano il suo “vicino di vigna”?
Per le star italiane il legame è totalmente diverso. In Al Bano è nel suo dna. Le sue radici sono già innestate con quelle delle sue viti a Cellino San Marco.
C’è poi la coppia Sting e Trudie Styler che grazie all’enologo Cotarella, è entrata nell’olimpo del mondo del vino di lusso
Durante le riprese non erano al Palagio (il wine resort nelle colline toscane) ma ci hanno offerto un pranzo fantastico. Per loro questa non è una casa di vacanza, ma una casa autentica dove vivere parte del loro tempo. La sensazione è che si facciano creatori dei loro vini, non imitatori della terra che li ospita.
Dal grande schermo ai grandi palchi musicali, il richiamo del vino colpisce, poi, anche i talenti del calcio. Come Hernanes, già centrocampista di Lazio, Inter e Juve.
Quando è arrivato in Italia mi ha raccontato che era quasi sconvolto dall’importanza che noi italiani diamo alla tavola e in generale alle materie prime. Oggi gestisce l’azienda vitivinicola Ca’ del Profeta (il soprannome che l’ha reso celebre con la maglia biancoceleste) producendo Barbera, Grignolino e Brachetto nell’Astigiano insieme a un bellissimo ristorante accanto alle vigne.
Nel docufilm si susseguono poi Cracco e sua moglie, Gianmarco Tognazzi, Johnson Righeira e Jarno Trulli, un ricordo fuori dalle scene?
Dopo le riprese a La Tognazza, l’azienda vitivinicola di Tognazzi, tra Lazio e Toscana siamo rimasti a mangiare con lui e tutta la troupe. Uno degli operatori si era addormentato. A quel punto a Gianmarco è venuto un’idea perfetta di marketing. Ha messo attorno a lui tutte le bottiglie della sua azienda in uno scatto fotografico geniale. Alla Tognazzi direi.
Titti Casiello
Classe ’84, avvocato. Dopo una formazione all’AIS Milano, è diventata giornalista pubblicista e oggi collabora con alcune riviste e guide di settore.