sole Eolie crediti Consorzio Malvasia delle Lipari

Viaggio all’Eolie: 5 indirizzi alla scoperta dell’arcipelago vitivinicolo

Tempo di lettura: 4 minuti

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Isole di mare che hanno un’inclinazione agricola ed enoica storicamente legata alla necessità di autosufficienza, trasformata nel tempo in autentica vocazione vitivinicola.

di Valeria Lopis Rossi

Il nomignolo di “Sette Sorelle” rende perfettamente l’idea di questo arcipelago situato a 40 km al largo della Sicilia settentrionale; avvistandole dalla costa o in volo dall’alto anche nelle giornate di maggiore visibilità, le sette isolette sembrano somigliarsi tutte come terre gemelle.

È il contatto ravvicinato all’approdo che consente di cogliere le peculiarità e le unicità di Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano: affioramenti di origine vulcanica che contano circa 64 km di sviluppo costiero.

Il terroir, foto crediti Consorzio Malvasia delle Lipari
Il terroir, foto crediti Consorzio Malvasia delle Lipari

Nel 2000 le Eolie sono state proclamate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, non soltanto per i due vulcani attivi Stromboli e Vulcano che rendono l’area rilevante dal punto di vista naturalistico, ma anche per l’importanza paesaggistica che si esprime anche con gli spettacolari tramonti, famosissimi i due momenti dell’anno – ad aprile fino i primi giorni di maggio e tra la fine di agosto e le prime due settimane di settembre – in cui il sole si tuffa nella bocca dello Stromboli. 

Isole di mare che hanno un’inclinazione agricola ed enoica storicamente legata alla necessità di autosufficienza, trasformata nel tempo in autentica vocazione vitivinicola che viene tutelata dal Consorzio della Malvasia delle Lipari e dalla IGT Salina, ricadenti in questo areale che da millenni è culla di una civiltà vinicola mediterranea.

Malvasia delle Lipari, foto crediti Consorzio Malvasia delle Lipari
Malvasia delle Lipari, foto crediti Consorzio Malvasia delle Lipari

A bacca bianca è soprattutto la Malvasia ad essere il vitigno più coltivato, riconoscibile a colpo d’occhio grazie alla caratteristica foglia “prezzemolata”, ormai sempre più diffusa nella contemporanea tipologia secca; a bacca rossa è il Corinto Nero ad essere la varietà leader delle isole.

La sostenibilità è un tema ricorrente per l’ecosistema Eolie: non è solo questione di risorse ma è un approccio culturale che si estende in modo trasversale a tutti i fruitori e visitatori delle isole. L’enoturismo è una delle attività che più avvicina il turista alla dimensione isolana fatta di ritmi leggeri, sostenibili appunto.

Ecco 5 indirizzi da insider per scoprire l’anima vitivinicola più profonda delle isole:

Tenuta di Castellaro
Tenuta di Castellaro

Lipari

Nell’isola più grande dell’arcipelago Massimo Lentsch e Stefania Frattolillo, imprenditori bergamaschi, hanno ormai messo radici realizzando Tenuta di Castellaro cantina di 2000 m² sulla Piana di Castellaro. Le vigne orientate a Nord Ovest godono dell’affaccio sul mare e trapuntano di verde brillante le terre vulcaniche nere come l’ossidiana di cui sono ricche.

Tenuta di Castellaro 

Via Caolino s.n.c.
Lipari 
Cell. +39 345 4342755
booking@tenutadicastellaro.it 

Soffio sulle isole

Vulcano

Un’isola gialla come lo zolfo che vi ribolle. Situata all’estremità sud dell’arcipelago Vulcano è un incontro impattante, qui Giuseppe Livio nel 2012 ha rifondato il suo sogno vitivinicolo ed un pezzo alla volta oggi è fiero produttore di 9 ettari. Non soltanto Malvasia e Corinto ma anche Ciliegiolo e Nocera.

Soffio sulle isole 
Contrada Piano di Luccia, 
Vulcano
Cell. + 39 338 2201643

Azienda Agricola Fenech
Azienda Agricola Fenech

Salina

La più agricola delle isole fa la parte da leone con il maggior numero di cantine presenti sul territorio. La più orientata alla vite e all’entroterra pur avendo un mare splendido costantemente premiato dalle bandiere blu. È l’isola dei vignaioli come Nino Caravaglio, storico produttore custode del paesaggio. Insieme a lui Francesco Fenech è uomo-isola dai mille racconti e dalla visione capovolta, anticonformista e dalla parte del paesaggio. Vale la pena risalire a Valdichiesa verso Leni e vivere la montagna dell’isola, dall’aspetto fiabesco e torreggiante spesso ammantato dalla nebbia anche d’estate. Ci sono anche i giovani: Diego Taranto e Clara Schwartzenberg sono la coppia di Barbanacoli, nome della Contrada e della cantina che conducono con una filosofia pienamente artigianale.

Società Agricola Semplice Fenech
Via Fratelli Mirabito, 41
Malfa Isola di Salina
info@fenech.it             
Cell. +39 339 5756155

Azienda Agrobiologica di Salvatore D’Amico
via Libertà 27 
Leni – Salina
Cell. +39 335 7878795 
info@cantinedamico.it

Barbanacoli 
via Umberto 1, 7 – Malfa Isola di Salina
Cell. +39 366 2361345
info@barbanacoli.it 

Botti, Azienda Agricola Salvatore d'Amico
Botti, Azienda Agricola Salvatore d'Amico
Barbanacoli
Barbanacoli
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