Spesso ci si chiede come mai una bottiglia di vino abbia la capienza 0,75 cl quando parrebbe più comoda la misura da un litro.
di Silvia Rasera
Varie sono le ipotesi accreditate alla risposta.
La prima sembra dipenda dal sistema di misurazione inglese dei liquidi, ovvero il gallone. Gli inglesi erano, infatti, abituati ad acquistare il vino di Francia nelle barrique da 225 litri, corrispondenti a 50 galloni, vale a dire l’equivalente di 300 bottiglie da 0,75 litri. Le casse utilizzate per il trasporto del vino potevano contenere 2 galloni (circa 9 litri) e si decise che per ogni cassa ci dovessero essere 12 bottiglie di vino da 0,75 lt.
Un’altra ipotesi che viene sostenuta riguarda il peso complessivo della bottiglia compreso il vino. Per avere un peso standard, si decise di produrre una bottiglia che, riempita con il vino, raggiungesse il chilogrammo. E generalmente il peso del vetro di una bottiglia da 75 cl e del vino in essa contenuta arrivava a questa cifra.
Secondo alcuni dipende dal fatto che una bottiglia da 0,75 lt contiene esattamente 6 bicchieri di vino da 12,5 cl, metodo di utilizzo delle osterie, così gli osti potevano calcolare più facilmente quante bottiglie sarebbero state impiegate per servire i clienti.
Ultima ipotesi è la leggenda secondo cui gli antichi soffiatori di vetro del 1700 erano in grado di soffiare e produrre in un colpo solo bottiglie fino a 0,65-0,75 lt. Per capacità del loro sistema polmonare non si riusciva ad arrivare alla capienza di 1 litro e si adottò così il massimo raggiungibile ovvero 0,75 lt.
La capacità di una bottiglia è quindi legata ad una serie di teorie tutte accettabili e tutte plausibili, forse è proprio la somma di tutte queste teorie che ha portato al formato standard che noi tutti conosciamo.