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Signorvino oltre le aspettative: 55 ml di fatturato e 1,8 ml di bottiglie vendute

Tempo di lettura: 3 minuti

Il brand partito da Verona presente in Italia con 28 sedi pensa alle espansioni all’estero: dopo Parigi, che aprirà a settembre, toccherà a Praga, ma sarà anche la volta del Sud Italia. Si punta a 50 punti nel Belpaese. Nel report di fine anno anche la classifica delle etichette più vendute

di Francesca Ciancio

Luca PizzighellaFederico Veronesi sono particolarmente soddisfatti. D’altronde i dati presentati nel report di fine anno presentato dai General Manager di Signorvino sono roba da far saltare diversi tappi di spumante, oltre che di Champagne, visto che la catena di enoteche fondata dieci anni fa da Sandro Veronesi, da quest’anno, ha in carta anche una bella lista di bollicine francesi. Il fatturato ammonta a 55 milioni di euro – cinque in più delle previsioni – per un totale di 1,8 milioni di bottiglie vendute (dato complessivo tra retail, e-commerce, bottiglie al tavolo e in mescita). 28 sedi in tutto il Paese con un ritmo di sviluppo che dovrebbe portare la cifra a 50 in poco tempo. In crescita anche il valore degli scontrini: se al ristorante la spesa media è di 57 euro, questa in Enoteca sale a 59 euro, per arrivare ai 63 degli acquisti combinati su entrambi i canali, sino a spingersi ai 97 euro per l’e-commerce (cresciuto del 50 per cento rispetto al 2021). L’espansione di Signorvino nel Belpaese passa anche dal Sud, con aperture nelle grandi città del Meridione, più altre enoteche a Roma, dopo la prima recente apertura in piazza Barberini. Poi c’è l’estero con lo store con ristorazione nella bella Place Saint Michel a Parigi che aprirà i battenti a settembre prossimo. Seguirà Praga e probabilmente Varsavia, ma un po’ tutta l’Europa dell’Est è nel mirino del gruppo veronese.

Ci sono poi i dati forniti dall’Osservatorio Signorvino, uno studio che ogni anno fotografa i trend del settore e che lasciano ben sperare il brand scaligero, ma che mettono in luce spunti importanti di riflessione per tutto il comparto. L’indagine condotta nei 28 punti vendita rileva un identikit piuttosto definito del cliente-tipo: uomo (58%), 40enne, wine expert, con una propensione all’acquisto online. Si registra il crescente interesse della clientela femminile, che predilige degustare i vini in abbinamento ai piatti della cucina (45%), mentre retail ed e-commerce fanno registrare una maggiore presenza maschile (63%). Significativo anche il dato generale che pone al primo posto l’Enoteca(42%), seguita dalla proposta ristorativa(36%) e da una importante percentuale di clienti che scelgono entrambi i canali(22%). C’è poi riscontro della clientela under 30, in costante aumento e che attualmente rappresenta il 30% dei clienti di Signorvino. “Questi dati sono una ricchezza inestimabile per l’azienda – spiega Pizzighella –e li raccogliamo grazie al programma loyalty, un programma fedeltà che quest’anno ha raddoppiato le sottoscrizioni. La mole di informazioni che ci fornisce consente di applicare strategie di marketing e comunicazione dedicate. Ad esempio abbiamo scoperto che negli ultimi dodici mesi l’età media dei nostri clienti è passata dai 44 ai 40 anni e che l’avventore fidelizzato torna una media di sei volte l’anno, che diventano 7,5 se parliamo di wine expert”.

Una delle chiavi del successo della catena è – secondo Federico Veronesi – il personale, giovane, spigliato, sempre aggiornato e realmente appassionato: “Prova ne sia il fatto che – sottolinea il General manager – in un momento drammatico per la scarsità di personale nel comparto, noi non abbiamo sofferto tanto, perché chi si rivolge a noi sa che può contare su una formazione effettiva e su possibilità di crescita professionale”

Tornando alle cifre, se il canale Ristorazione tira la volata con un 65 per cento, l’Enoteca, che generalmente pesa un 35% sul giro d’affari totale, nei mesi di novembre e dicembre arriva a occupare un 45-50 per cento, complice il periodo festivo che fa dei punti vendita di Signorvino mete predilette per la regalistica.

E cosa si acquista prevalentemente?

Questa la lista dei vini pregiati più venduti in Enoteca:

  1. Toscana Tignanello Marchesi Antinori
  2. Amarone della Valpolicella Classico Bertani
  3. Bolgheri Rosso Guardo al Tasso
  4. Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Ferrari
  5. Bolgheri Sassicaia Tenuta San Guido

Se passiamo alle etichette più richieste ai tavoli i nomi cambiano (tranne che nel caso del Tignanello):

  1. Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Ferrari
  2. Valpolicella Classico Superiore Quintarelli Giuseppe
  3. Bolgheri Rosso Le Serre Nuove dell’ Ornellaia Tenuta dell’ Ornellaia
  4. Toscana Tignanello Marchesi Antinori
  5. Franciacorta Brut Cabochon Monte Rossa
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