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Mollo tutto e apro un Maso Zambo

Tempo di lettura: 3 minuti

La storia di Stefano Zambon, dalla frenetica vita aziendale alla tranquillità di un’azienda agricola con ristorante, spa e vino proprio

di Luca D.F.

Stefano Zambon lavorava nel reparto risorse umane di una multinazionale, finché un giorno ha deciso di cambiare vita e aprire il Maso Zambo, un’accogliente struttura nella provincia di Lecco. Oggi l’attività è un ristorante che propone piatti preparati con ingredienti locali, offre due stanze per chi desidera soggiornare immerso nella tranquillità della campagna e una selezione di vini che include un pinot nero, uno spumante ottenuto con il metodo Martinotti e due spumanti metodo classico, di cui uno rosè.

L’idea di cambiare vita è un sogno condiviso da molti italiani, ma l’atto pratico è un’altra cosa. Zambon è riuscito a concretizzarlo lasciando la carriera per aprire il suo ristorante a Cassina Valsassina, in provincia di Lecco. Su una superficie di due ettari e mezzo, in parte boschiva e in parte a pascolo: “Maso Zambo” è prima di tutto una vera azienda agricola, dove si produce di tutto un po’. 

Stefano, come definirebbe il Maso Zambo? 

“Non è facilmente definibile, siamo molte cose: un’azienda agricola, un albergo con una piccola spa, un ristorante e soprattutto un luogo lontano dalla frenesia cittadina in cui rilassarsi in mezzo alla natura. Quando ho deciso di mollare tutto e andarmene in campagna cercavo una vita diversa e l’ho trovata acquistando l’immobile che poi ho trasformato in questa realtà”.  

I vostri clienti sono della provincia lecchese o vengono anche da altre zone?

“Siamo a 45 minuti da Milano e a 15 minuti da Lecco, ma i nostri clienti vengono da tutta la Lombardia. Cerchiamo di attrarre turisti da tutta Europa però, infatti il nostro sito è anche in inglese e in tedesco. Sono orgoglioso di poter affermare che nella nostra zona non esiste nulla di simile rispetto al ‘Maso Zambo’. Per questo chi viene da noi… in genere ritorna”. 

Cosa offre il vostro ristorante? 

“Offriamo quattro portate al prezzo fisso di 60 euro. Tutto viene preparato con i prodotti del nostro maso. Abbiamo galline, oche, anatre, un orto molto grande con ogni genere di verdura, frutti rossi di tutti i tipi e api con cui produciamo il miele di tiglio e castagno. Cuciniamo anche il cervo e il cinghiale, molto apprezzati dai nostri clienti. Abbiamo 15 coperti. Lo chef sono io. Ho una persona che mi aiuta, non solo in cucina. Diciamo che è un tuttofare”.   

E il vostro albergo? 

“Abbiamo due stanze, il prezzo della camera include l’accesso privato alla spa per un’ora. La prima colazione a buffet viene servita dalle 09.00 alle 10.00. Pranzo e cena, solo su prenotazione, a partire dalle 13.00 e dalle 20.00. I prezzi per una stanza per due persone variano dai 300 ai 420 euro a notte”.

Quali vini avete in cantina? 

“Prodotti di nostra produzione: il pinot nero e lo spumante. Abbiamo acquistato una parcella in Oltrepò pavese dove produciamo il pinot nero, uno spumante ottenuto seguendo il metodo Martinotti e due tipi di spumante con il metodo classico, di cui uno rosè”.

Siete aperti tutto l’anno? 

“No, siamo chiusi le ultime due settimane di agosto. Invito tutti i vostri lettori a venirci a trovare”. 

 

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Luca D.F

Giornalista poliedrico ma specializzato in sport e spettacolo, collabora con quotidiani, periodici e riviste online vantando una lunga milizia radiotelevisiva. Ha scritto per Corriere della Sera, Il Giornale, Controcampo, Men's Health Italia, Guerin Sportivo, Jack e Progress.

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