I dolci dei Re Magi, torte e biscotti da servire a tavola, marzapane e Galette de Rois da gustare vicino al camino. Ma quali vini è possibile abbinare? Lo abbiamo chiesto a Paolo Porfidio Head Sommelier di Terrazza Gallia, Hotel Excelsior Gallia di Milano
di Giovanna Romeo
Se è vero che l’Epifania tutte le feste si porta via, non possiamo negare che il giorno della Befana in forma popolare, il 6 gennaio, lo fa con estrema dolcezza. Festa Cristiana risalente al III secolo per opera delle comunità cristiane del vicino Oriente, era associata ai tre segni rivelatori di Gesù Cristo: l’adorazione dei Magi, il battesimo di Gesù adulto nel fiume Giordano, e il primo miracolo di Gesù avvenuto a Cana. Ai nostri giorni si commemora la visita dei Re Magi a Gesù in Betlemme, e nessuna tradizione è ricca di così tanti dolci, tradizioni, tipicità. Dal Nord al Sud Italia a tutto il resto del mondo in un’esplosione di piacere: Focaccia della Befana in Piemonte, Carbone dolce di zucchero, usanza pagana in tutta Italia di fare un falò per la ricorrenza, Befanini toscani, semplici biscotti di pasta frolla aromatizzata al rum, Pinza de la Marantega, Veneto, (marantega significa Befana), Rescòn de Reyes spagnolo, la ciambella soffice decorata con frutta candita al tipico dolce francese dell’Epifania, e Galette de Rois, galletta di pasta sfoglia francese ripiena di marmellata.
Ma quali vini accompagnare? I suggerimenti di Paolo Porfidio, enologo e Head Sommelier di Terrazza Gallia, Hotel Excelsior Gallia di Milano.
Gewurztraminer Spätlese Vendemmia Tardiva 2017 di Tenuta J. Hofstätter: grande freschezza e aromaticità;
Riesling Passito 2020, Prime Alture: profondo e persistente;
Nektar 2019 di Cantine Lunae, Vermentino: giallo dorato intenso, sinuoso ed elegante;
Vinsanto del Chianti Classico Occhio di Pernice 2011, Vallepicciola: prevalenza di Sangiovese con Malvasia Bianca e Trebbiano Toscano per un sorso di estrema dolcezza e territorialità;
Pascena Moscadello di Montalcino Vendemmia Tardiva 2016, Col d’Orcia: grande storia (risale al Rinascimento) e tanta complessità;
Teos 2014, Poggio al Tesoro: un calice raro e prezioso di Petit Manseng;
Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito 2020, Sartarelli: dolce e avvolgente;
Passito Gianfranco Ferrè 2014, Feudi del Pisciotto: Gewürztraminer e Semillon assemblati in parti uguali per creare un passito atipico per la Sicilia, puro ed elegante, è un’autentica sfida;
Passito di Pantelleria Ben Rye 2020, Donnafugata: vulcanico e passionale;
Sauternes 2018, Château Rieussec Domaine Baron de Rothschild: garanzia prelibata, imperdibile con un pezzetto di Carbone dolce.