Massimo due bicchieri di vino a settimana per evitare rischi per la salute: queste le nuove indicazioni pubblicate dal Canadian Centre on Substance Use and Addiction (CCSA).
Le ventate proibizionistiche che spirano in Europa stanno arrivando anche oltreoceano. Dopo la recente questione degli health warnings sulle etichette di vino in Irlanda, arriva dal Canada la notizia – riportata sul sito The Drinks Business – di nuove severe linee guida per il consumo di alcol.
Il Canadian Centre on Substance Use and Addiction (CCSA) ha pubblicato una nuova ricerca che afferma che il consumo di più di due drink “standard” a settimana rappresenta un elevato rischio per la salute. Per “standard” si intende una bottiglia di birra, un calice di vino, un bicchierino di liquore o una bottiglia di sidro.
Già nel 2011 il CCSA aveva pubblicato un rapporto riguardo agli effetti del consumo di alcol sulla salute. All’epoca la raccomandazione era di non superare l’assunzione di 10 drink a settimana per le donne, 15 per gli uomini.
Più che evidente la drastica riduzione promulgata, sempre dal CCSA, con l’ultimo aggiornamento. Il Canada si pone così tra i paesi più restrittivi al mondo in fatto di avvertenze sul consumo di alcolici: in Australia le linee guida del 2020 raccomandano un massimo di 10 drink a settimana, stessa quantità suggerita in Francia. Nel Regno Unito si parla di 14 unità di alcol a settimana.
Nel frattempo però lo studio Interstroke – basato su dati di 32 paesi nel mondo – riporta che un consumo moderato di vino diminuisce il rischio di ictus e all’Università Federico II di Napoli un gruppo di ricerca ha stabilito che bere due bicchieri di vino al giorno riduce del 32% il rischio di malattie cardiovascolari.