Cambio di guardia in casa FIVI: Rita Babini è la nuova presidentessa della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti

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La romagnola prende il timone con idee molto chiare: “Vogliamo vivere dignitosamente del nostro lavoro e garantire che il nostro mestiere esista anche domani”

di Nello Gatti

Il 2025 si preannuncia un anno ricco di eventi imperdibili, tra cui la tradizionale collettiva FIVI a Vinitaly (6-9 aprile), il Sabato del Vignaiolo (10 maggio) e il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti (15-17 novembre a BolognaFiere), che permetteranno ai produttori di far conoscere le loro storie e i loro vini, creando occasioni di incontro per professionisti e appassionati.

In questo contesto, la Federazione si prepara ad affrontare nuove sfide sotto una nuova leadership: Rita Babini, eletta presidente, oggi 13 febbraio 2025, subentra a Lorenzo Cesconi, che abbiamo da poco intervistato dopo anni di impegno associativo. Babini, vignaiola in Romagna e già segretaria nazionale FIVI, guiderà la Federazione con l’obiettivo di rafforzare il riconoscimento giuridico del vignaiolo, aumentare la rappresentatività nei consorzi di tutela e affrontare con determinazione le sfide a livello europeo. Il suo mandato segna una fase di continuità ma anche di rinnovamento, con un focus su temi cruciali per il futuro del vino italiano.

Chi è la nuova presidente FIVI?

La nomina della nuova presidente arriva al termine di una giornata di lavori intensi e discussioni, la Babini subentra a Lorenzo Cesconi, che ha deciso di fare un passo indietro, dopo aver dedicato anni di impegno associativo, per concentrarsi a tempo pieno sulla sua azienda e la sua famiglia. La sua elezione rappresenta una continuità nel segno dell’esperienza, ma anche un’opportunità di rinnovamento, in linea con la missione della FIVI di essere sempre più vicina alle esigenze del vignaiolo indipendente, con uno sguardo sempre attento alle sfide del mercato globale.

Con Babini, la FIVI guarda con ambizione al futuro, ponendo tra gli obiettivi principali il riconoscimento giuridico del vignaiolo, una maggiore rappresentatività nei consorzi di tutela e la semplificazione dei controlli. “Vogliamo vivere dignitosamente del nostro lavoro e garantire che il nostro mestiere esista anche domani”, ha dichiarato la nuova Presidente. Una sfida che non è solo nazionale, ma anche europea, dove la FIVI è già attivamente coinvolta e pronta a rispondere a questioni strategiche per la protezione del settore vitivinicolo.

L’elezione di Babini è accompagnata da una rinnovata composizione del Consiglio Direttivo, che vede l’ingresso di 8 nuovi consiglieri, mentre 7 sono i membri riconfermati. Tra i volti nuovi spiccano personalità di diverse regioni italiane, che portano con sé esperienze e approcci differenti. Da Clementina Balter, vignaiola in Trentino, a Carmela Pupillo dalla Sicilia, passando per Andrea Pieropan e Désirée Pascon Bellese dal Veneto. Il nuovo Consiglio rappresenta un mix di continuità ed evoluzione, capace di portare freschezza nelle strategie e di affrontare con determinazione le nuove sfide.

Rita Babini, già segretaria nazionale della FIVI negli ultimi due mandati, è un volto noto e apprezzato nell’ambito della Federazione. La sua esperienza sarà cruciale per guidare l’associazione verso il raggiungimento di obiettivi ambiziosi, sia a livello nazionale che internazionale. Concludendo il suo intervento, Babini ha sottolineato: “La perseveranza e l’impegno che ci hanno sempre contraddistinto continueranno a guidare la nostra associazione. Sono sicura che i nuovi membri del Consiglio porteranno un grande valore aggiunto e che insieme riusciremo a dare risposte concrete alle esigenze dei vignaioli indipendenti.”

In un’epoca di cambiamenti rapidi, la FIVI sembra pronta ad affrontare con grinta le sfide che verranno, tenendo sempre alta la bandiera del vignaiolo indipendente.

Immagine di Nello Gatti

Nello Gatti

Vendemmia tardiva 1989, poliglotta, una laurea in Economia e Management tra Salerno e Vienna, una penna sempre pronta a scrivere ed un calice mezzo tra mille viaggi, soggiorni ed esperienze all'estero. Insolito blend di Lacryma Christi nato in DOCG irpina e cresciuto nella Lambrusco Valley, tutto il resto è una WINE FICTION.

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