Fulcro dell’evento, nel cuore dell’Oltrepò, una masterclass sulla linea “Giorgio Odero” ha raccontato l’eredità di una famiglia capace di credere nel vitigno, ben prima che diventasse una tendenza nazionale
Di Nello Gatti
Lunedì 9 giugno 2025, le colline dell’Oltrepò Pavese hanno ospitato un evento che ha attraversato continenti e secoli, celebrando il Pinot Nero in tutte le sue sfumature. La Tenuta Frecciarossa, situata a Casteggio, ha accolto l’iniziativa di Cuzziol GrandiVini, offrendo un palcoscenico ideale per esplorare le diverse espressioni di questo vitigno, simbolo di eleganza e complessità.
Un viaggio sensoriale tra i Pinot Nero del mondo
L’evento ha visto la partecipazione di 40 cantine provenienti da 20 regioni e 10 nazioni, tra cui Francia, Germania, Austria, Slovenia, Sudafrica, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e diverse zone d’Italia come Val d’Aosta, Franciacorta, Veneto, Friuli, Trentino e Alto Adige. Questa vasta gamma di produttori ha permesso ai partecipanti di confrontare le diverse interpretazioni del Pinot Nero, evidenziando le peculiarità dei vari terroir e le diverse filosofie produttive.
Ad ogni espressione la propria peculiarità: dall’eleganza dei Pinot Nero della Champagne e della Borgogna, alla potenza strutturale dei vini sudafricani, fino alla freschezza dei prodotti neozelandesi. In Italia, le diverse regioni hanno mostrato come il Pinot Nero possa adattarsi a climi e suoli differenti, offrendo una varietà di profili aromatici e strutture.
La Masterclass “Giorgio Odero”: da dedica al padre a inno al territorio
Il cuore dell’evento è stato rappresentato dalla masterclass dedicata alla linea “Giorgio Odero” di Frecciarossa, condotta da Lele Gobbi e la Titolare Valeria Radici Odero. Questa serie di degustazioni ha offerto un’opportunità unica di esplorare diverse annate di un Pinot Nero che racconta la storia di un territorio e di una famiglia, esplorando decenni in cui la Cantina ha iniziato la propria opera verso l’imbottigliamento, le prime esportazioni e il tramandarsi di questo progetto “dedica” che attraversa le generazioni in Cantina fino al giovanissimo figlio Pietro e il nuovo team di enologi.
Il Pinot Nero “Giorgio Odero” nasce da un singolo vigneto situato a 160 metri sul livello del mare, in un suolo argilloso-calcareo con esposizione nord-ovest e nord-est. Le uve sono raccolte manualmente e vinificate con lieviti autoctoni in tini tronco-conici di rovere francese non tostato, con una macerazione di circa 10 giorni. L’affinamento avviene per 12 mesi in botti da 25 ettolitri, seguito da sei mesi in acciaio e ulteriori 12 mesi in bottiglia.
Le annate degustate durante la masterclass hanno mostrato l’evoluzione del vino nel tempo. La 2012, caratterizzata da un’annata asciutta e calda, presentava una materia profonda e concentrata, con una leggera acidità vittima della stagione particolarmente soleggiata. La 2013, influenzata da maggiori piogge, mostrava un profilo più erbaceo e un tannino più marcato. La 2016, con un’estate più calda, ha evidenziato eleganza e finezza, con un tannino meno presente e un finale più salato. La 2019, un’annata ottima, si distingueva per una trama scorrevole e un tannino asciutto, con note speziate di pepe a chiudere elegantemente il corredo aromatico. Infine, la 2021, vinificato a grappolo intero, presentava una spinta a medio raggio, con note di prugna matura e una piacevole freschezza che sta dettando il nuovo registro di produzione di questa etichetta che fa i conti con i continui mutamenti climatici e meteorologici.
Frecciarossa: Un legame profondo con il territorio
La storia di Frecciarossa affonda le radici nel 1919, quando Mario Odero, genovese di origine, acquistò la tenuta di Casteggio, attratto dalla terra rossa ferruginosa, la “freccia rossa”. Suo figlio Giorgio, laureato in Agraria, approfondì le sue conoscenze in Francia sul Pinot Nero, rendendo questo vitigno il cuore della produzione aziendale. Oggi, la tenuta è gestita dalla nipote Valeria Radici Odero, che continua a portare avanti la visione familiare, combinando la viticoltura con l’enoturismo e l’accoglienza, accompagnata da una giovane promessa, il figlio Pietro.
L’Oltrepò Pavese, con la sua estensione di circa 13.000 ettari vitati, è il territorio italiano più vasto nella coltivazione del Pinot Nero. Qui, il vitigno trova un ambiente ideale grazie al clima fresco e ai terreni calcarei, che permettono di ottenere vini eleganti e strutturati. La Tenuta Frecciarossa, con la sua posizione privilegiata e la cura nella gestione dei vigneti, rappresenta un esempio di come il Pinot Nero possa esprimere al meglio le caratteristiche del territorio.
Nello Gatti
Vendemmia tardiva 1989, poliglotta, una laurea in Economia e Management tra Salerno e Vienna, una penna sempre pronta a scrivere ed un calice mezzo tra mille viaggi, soggiorni ed esperienze all'estero. Insolito blend di Lacryma Christi nato in DOCG irpina e cresciuto nella Lambrusco Valley, tutto il resto è una WINE FICTION.