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Vini festa della mamma

Mamma che vini!

Tempo di lettura: 6 minuti

In occasione della loro festa, abbiamo voluto dedicare a tutte le mamme questa selezione: sono vini speciali, vini che sanno di mamma. Ci siamo fatti aiutare da Stefano Genovese, sommelier del ristorante calabrese Hyle, una stella Michelin.  

di Maddalena Peruzzi

Ah, la mamma! Creatura mitologica dotata di superpoteri di origine a tutt’oggi sconosciuta. L’unica persona al mondo a cui un sommelier può perdonare la richiesta di un “frizzantino” o, peggio, di allungare il vino con l’acqua. C’è chi può e chi non può. Lei può! 

Ci sono mille tipi di mamme: da quelle che non distinguono un bianco da un rosso a quelle super esperte di vino. A tutte loro, indiscriminatamente, dedichiamo la nostra top ten.

“Ho provato a pensare a dei vini “da mamma – ci spiega Stefano Genovese – che arrivino dritti al cuore, piacevoli, fragranti, senza troppi angoli, tannini o spigoli acidi. Nella mia selezione, che siano bianchi, rosati, rossi o spumanti, ho inserito tutti vini contraddistinti da una bella morbidezza. Molti sono calabresi, perché ci tenevo a raccontare la mia terra attraverso alcune delle sue eccellenze. Ho dato spazio a produttori giovani che lavorano molto bene e stanno investendo su questo territorio e anche a qualche azienda più storica. Poi c’è un po’ di Francia, un Pinot Nero raffinatissimo della Borgogna e uno Champagne. Poteva mancare lo Champagne? Tra l’altro, è una delle mie grandi passioni”.

Non Sense Calabria Rosato IGT, Casa Comerci

È una cantina storica a gestione familiare di Badia di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, ai piedi del Monte Poro. Circa 30 ettari, metà a vigneto e il resto a oliveto. “Questo è un vino frizzante rosato – spiega Stefano – realizzato con il metodo ancestrale da uve Magliocco Canino in purezza. L’obiettivo dell’azienda è proprio quello di valorizzare la tradizione vinicola del territorio, la sua storicità, il suo valore. Ed eccone una bella espressione, una bollicina rosa tenue, fresca, fragrante, molto piacevole”.

Champagne Blanc de Noirs Brut Nature AOC, Laherte Frères 

La tenuta, fondata nel 1889 da Jean-Baptiste Laherte, è cresciuta nel corso del tempo e copre attualmente oltre 11 ettari. Oggi la sesta e la settima generazione stanno lavorando insieme per creare vini puri, veri e autentici, con metodi naturali e biodinamici: vini di terroir. “Questo Champagne è un Brut Nature ottenuto da uve 50% Pinot Noir e 50% Meunier. L’ho scelto perché, nonostante la sua complessità, si contraddistingue per le sensazioni di frutti di bosco, la beva piacevolissima, la delicata scia sapida. È unico, diverso da tutti gli altri”. 

Imyr Chardonnay Calabria IGT T, Azienda Agricola Ceraudo

Immaginate un borgo seicentesco immerso nel verde: 60 ettari di vigneti, oliveti e agrumeti che si rincorrono fino al mare. Questa è l’azienda agricola Ceraudo, rigorosamente biologica, di cui fa parte anche il ristorante Dattilo, una stella Michelin. “Siamo in Calabria nel territorio di Strongoli Marina, vicino a Crotone: una regione di antica vocazione vinicola, non a caso storicamente chiamata Enotria. Imyr è uno chardonnay in purezza che fa un passaggio in barrique. Un vino bianco strutturato, morbido al palato, rotondo e persistente”.

Il Marinetto Calabria Rosato IGT, Sergio Arcuri 

Cantina di Cirò Marina, fondata nel 1880. Oggi è un’azienda Triple A (agricoltori, artigiani, artisti): i circa quattro ettari vitati aziendali sono condotti con metodi biologici.  “Questo vino è prodotto con uve Gaglioppo in purezza – racconta Stefano – vinificate in rosato. I vigneti affondano le radici in una zona di origine alluvionale e questo conferisce al vino mineralità e freschezza. Lo apprezzo molto perché è equilibrato. Quando servo questa bottiglia al ristorante quasi sempre me ne ordinano anche un’altra perchè  è invitante, piacevole da bere”. 

Primitivo Rosato Salento IGT, Luca Attanasio

Il produttore si trova in Salento, tra Sava e Manduria, in provincia di Taranto, nel cuore della zona di produzione del Primitivo di Manduria. In questa terra da sempre vocata alla viticoltura, i vigneti di Primitivo, allevati prevalentemente ad alberello, danno vita a dei vini davvero unici. “La Cantina produce poche bottiglie, tutte a base di Primitivo. Questo è un rosato di struttura, dal colore acceso. Il naso è intenso, ampio, con note di frutta rossa matura. Il sorso è morbido. Apprezzo il grande equilibrio di questo vino perché, nonostante il Primitivo sia un vitigno generoso, potente e alcolico, mantiene una beva invidiabile ed è anche facile da abbinare”. 

Non Sense Calabria Rosato IGT, Casa Comerci
Champagne Blanc de Noirs Brut Nature AOC, Laherte Frères
Imyr Chardonnay Calabria IGT T, Azienda Agricola Ceraudo
Il Marinetto Calabria Rosato IGT, Sergio Arcuri
Primitivo Rosato Salento IGT, Luca Attanasio

Pollino Terre di Cosenza DOC, Giuseppe Calabrese 

“Azienda minuscola che si trova a Saracena, in provincia di Cosenza. Il Magliocco è coltivato fin dai tempi antichi in Calabria.  Qui è in purezza e viene affinato in acciaio. Vino rosso da tutto pasto, fruttato, accattivante, non troppo alcolico.  Piacevolissimo”.

Etna Rosso DOC, Tenuta delle Terre Nere

Ci troviamo sulle pendici nord dell’Etna, nella fascia collinare che si estende tra Solicchiata e Randazzo, storicamente zona di grandi vini rossi. La tenuta è composta da circa 45 ettari frammentati in 29 appezzamenti in 9 contrade. I suoli sono molto vari, così come le altitudini che vanno dai 600 ai 1000 metri. Tolti i circa 7 ettari impiantati di recente, i restanti hanno tra i 50 e i 100 anni. “Questo vino è ottenuto da uve Nerello Mascalese – ci dice Stefano – con una piccolissima aggiunta di Nerello Cappuccio. Mi piace perché ha una grande bevibilità, lo trovo molto stuzzicante, anche grazie alle sue leggere sensazioni di vaniglia e spezie, derivanti dal passaggio in botte”. 

Gevrey-Chambertin Vieilles Vignes, Domaine Rossignol Trapet 

“Azienda situata nel cuore della Borgogna, a gestione biodinamica. Pinot Nero in purezza di grande finezza ed eleganza. Un vino estremamente complesso e dalla lunghissima persistenza, della selezione di oggi è di sicuro il più importante. Molto piacevole da bere, ma certamente non da tutti i giorni, anche per via del prezzo! Un vino di alto livello, perfetto per questa occasione speciale.”

Moscato Passito di Saracena, Azienda Agricola Maradei

“Siamo Saracena, in provincia di Cosenza e questa è una piccola azienda familiare, biologica in conversione biodinamica, che produce anche olio. La dolcezza è una delle prime cose che ti vengono in mente quando pensi alle mamme, per cui ho scelto questo vino dal colore ambrato che ha un residuo zuccherino importante. Viene prodotto con un sistema antichissimo importato dagli arabi in Calabria: il mosto ottenuto dalla vinificazione della Malvasia e della Guarnaccia viene bollito in modo che si riduca di circa un terzo. Poi viene aggiunto il Moscatello di Saracena, un vitigno locale raccolto precocemente e fatto appassire su graticci per 15/20 giorni. Un passito meraviglioso”. 

Greco di Bianco DOC, azienda Agricola Lucà

“Altra piccola azienda Calabrese a gestione familiare. In questo territorio di antichissima tradizione enologica – racconta Stefano – loro portano avanti la produzione del vino passito più famoso della Calabria: il Greco di Bianco che è l’unico passito calabrese a Denominazione di Origine Controllata. Super consigliato per chi ama vini passiti di grande complessità, struttura e persistenza. Intriganti sentori di miele, fichi e noci. Si distingue per la sua avvolgente morbidezza, i profumi fragranti e la dolcezza discreta”.  

Pollino Terre di Cosenza DOC, Giuseppe Calabrese
Etna Rosso DOC, Tenuta delle Terre Nere
Gevrey-Chambertin Vieilles Vignes, Domaine Rossignol Trapet
Moscato Passito di Saracena, Azienda Agricola Maradei
Greco di Bianco DOC, azienda Agricola Lucà
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