A 70 studenti della Società Umanitaria abbiamo parlato di biodiversità, agricoltura sostenibile, il vino come alimento creatore di gioia, della cantina Montina di Franciacorta dove la storia e l’arte viaggiano insieme da 600 anni
di Luca Serafini (Direttore Vendemmie)
Quando ho pensato con il direttore della Società Umanitaria di Milano, Daniele Gallo, a un incontro organizzato da Vendemmie nell’ambito di Milano Wine Week, ho trovato immediata rispondenza e il 6 ottobre l’abbiamo trasformata in realtà. Da remoto, Sicilia e Marche, e in presenza, i 3 relatori che abbiamo scelto sono stati capaci di catturare l’attenzione dei 70 presenti, la maggior parte studentesse, coinvolte da temi che hanno trattato i molti problemi attuali che investono clima, ambiente, terra, coltivazioni e commercio, proponendo anche delle soluzioni concrete.

Ha aperto i lavori Paolo Caruso (collaboratore di ricerca presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, fondatore del progetto di comunicazione “Foodiverso”) intrattenendo sull’importanza fondamentale di tutelare e valorizzare l’agrobiodiversità, per il futuro di un’agricoltura veramente sostenibile. Caruso ha illustrato dati e statistiche relative alla filiera della viticoltura, ma anche quella dei prodotti tipici siciliani che spaziano dalla frutta alla verdura, parlando dei cambiamenti nell’offerta e nel consumo, nonché dei problemi recati – in qualche caso – dalle energie alternative.

Francesco Annibali, giornalista agroalimentare, docente MUR di Filosofia e Scienze Umane. UNIMC di giornalismo, scrittore, dal 2021 conduce seminari di Semiotica dal vino presso l’Università Sant’Anna di Pisa ed è docente di Laboratorio di giornalismo all’Università di Macerata. Si è soffermato sul vino che – a torto – non è mai stato considerato esattamente un alimento e (provocatoriamente) sulla sua recente demonizzazione, spiegando bene le differenze tra elementi psicoattivi e dannosità di alcuni prodotti (droghe, erbe, pastiglie) che in nessun modo possono essere paragonate all’alcol: “Da alcuni anni il vino non sembra più appartenere alla categoria del benessere, da sempre piedistallo dell’edonismo occidentale e per la prima volta sta perdendo feeling con il pubblico di casa propria, l’Europa”.
Infine Michele Bozza si è intrattenuto in aula raccontando la storia secolare della Montina Franciacorta, azienda vitivinicola bresciana di cui è presidente e che si distingue per mescolare l’esperienza di lavoro all’arte. Nelle Tenute Montina ha sede il primo Museo d’Arte Contemporanea in Franciacorta, nonché un’esposizione permanente delle opere dell’artista Remo Bianco (Milano 1922 – 1988). I suoi quadri, le sculture e le opere sono disposte nei diversi ambienti, dalla cantina alla Villa, per rappresentare in modo chiaro ed esaustivo tutti i periodi ed i messaggi pittorici dell’artista.
Ciclicamente il Museo ospita personali di artisti contemporanei nazionali e internazionali, le opere dei quali vengono fatte vivere nell’inimitabile percorso museale che si snoda tra sale maestose, cantine, botti e bottiglie che riposano sui lieviti.


Luca Serafini
Dal 1° febbraio 2024 direttore responsabile di Vendemmie, giornalista e scrittore, ha una lunga carriera televisiva alle spalle ed è tuttora opinionista sportivo tra i più apprezzati. Ha pubblicato saggi e romanzi, con “Il cuore di un uomo” (Rizzoli, 2022) ha vinto il premio letterario “Zanibelli Sanofi, la parola che cura”.