Milano Wine Week entra all’Università: il 6 ottobre incontro con gli studenti della Società Umanitaria

Tempo di lettura: 3 minuti

di Luca Serafini

È una grande gioia annunciare l’ingresso di Milano Wine Week nel mondo giovanile. Grazie alla disponibilità della presidenza, del direttore Daniele Gallo e dei relatori, lunedì 6 ottobre nel pomeriggio si parlerà di vino, ambiente, lavoro e cultura agli studenti universitari milanesi della Società Umanitaria. 

È finalmente arrivato il momento di spiegare anche alla New Generation un prodotto di eccellenza del nostro Paese e della nostra economia, qualcosa di cui andare orgogliosi nel mondo, da conoscere e gustare ripudiando gli abusi: il vino. 

Ecco il programma completo dell’incontro. 

“Terra, ambiente, vino: biodiversità e sostenibilità, radici del domani”

Paolo Caruso 

Collaboratore di ricerca presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania. È uno dei principali esperti di agrobiodiversità siciliana. È consulente di diverse aziende nel settore agroalimentare anche negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. É il fondatore del progetto di comunicazione “Foodiverso”  

Intervento:

L’importanza fondamentale di tutelare e valorizzare l’agro-biodiversità per il futuro di un’agricoltura veramente sostenibile (“Tutela e valorizzazione dell’agro-biodiversità: una necessità per il futuro di un’agricoltura veramente sostenibile”)

Francesco Annibali 

Giornalista agroalimentare. Docente MUR di Filosofia e Scienze Umane. Docente UNIMC di Giornalistmo.

Da 28 anni si occupa di formazione e informazione nel vino. Con “Il Linguaggio del Vino” (Ampelos, 2021 – premio Biblioteca Lunelli 2022) ha inaugurato a livello internazionale l’analisi semiotica del vino e della degustazione. Il volume è stato successivamente approfondito e ampliato nel recente “Logica della degustazione del vino” (Mimesis, 2023). Dal 2021 conduce seminari di Semiotica del vino presso le Università Sant’Anna di Pisa, per Stranieri di Siena e di Macerata. Dal 2023 è docente di Laboratorio di Giornalismo all’Università di Macerata

Intervento:

Il vino non è mai stato esattamente un alimento, e da alcuni anni sembra non appartenere più alla categoria del benessere, da sempre il piedistallo dell’edonismo occidentale. Stretto tra neofobie, e l’alcol è una di queste, e neoproibizionismi, il vino per la prima volta da secoli sta perdendo feeling persino col pubblico di casa propria, ovvero l’Europa Occidentale. Però resta un talento unico nel significare l’indicibile, nel creare ebbrezza, nell’inventare gioia.  Insomma: “Che razza di roba è il vino?”

Michele Bozza 

Presidente di Montina Franciacorta
Nato a Brescia nel 1970 e cresciuto tra i vigneti di Monticelli Brusati, ha respirato sin da bambino la passione per la viticoltura e il sogno di suo padre Gian Carlo, fondatore di Montina Franciacorta. Dopo gli studi ha scelto di dedicarsi all’azienda di famiglia, costruendo una lunga carriera come export manager: un ruolo che gli ha permesso di far conoscere il Franciacorta Montina in tutto il mondo, consolidando relazioni commerciali e dando prestigio internazionale al marchio. Oggi guida con visione e dedizione un progetto che unisce tradizione, innovazione e cultura del territorio. La sua attenzione è rivolta sempre più verso la sostenibilità: dalla produzione di energia pulita attraverso l’impianto fotovoltaico, fino alla gestione dei vigneti secondo il metodo Simonit & Sirch, che tutela la pianta e ne prolunga la vita. Oltre al vino, coltiva una forte passione per lo sport, in particolare calcio, basket e tennis.

Intervento:

“Montina Franciacorta, il vino come ottava arte”

L’intervento di Michele Bozza verterà sulla storia della famiglia e l’evoluzione di Montina nel tempo, menzionando anche il legame con l’arte fino alla novità di quest’anno, il manifesto The MMovement – il vino come 8° arte. 

Immagine di Luca Serafini

Luca Serafini

Dal 1° febbraio 2024 direttore responsabile di Vendemmie, giornalista e scrittore, ha una lunga carriera televisiva alle spalle ed è tuttora opinionista sportivo tra i più apprezzati. Ha pubblicato saggi e romanzi, con “Il cuore di un uomo” (Rizzoli, 2022) ha vinto il premio letterario “Zanibelli Sanofi, la parola che cura”.

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