Dal 25 ottobre al 16 novembre, nella città romagnola storia, cucina e letteratura vanno in scena per raccontare il potere evocativo e universale di erbe ed aromi
di Raffaello De Crescenzo
Sarà un’edizione importante quella di “Baccanale”, in programma ad Imola dal 25 ottobre al 16 novembre: l’annuale rassegna della cultura del cibo, infatti, giunge quest’anno alla sua 40° edizione. Un compleanno da celebrare con un tema intrigante: “un mondo di spezie”.
Un viaggio attraverso storia, geografia e sapori di questo ingrediente prezioso, talvolta raro, ma indiscusso protagonista nei secoli di commerci, scoperte, riti, ricette e miti.
In effetti, le spezie sono una costante silenziosa nella storia dell’umanità, con la loro capacità di attraversare confini e culture, costituendo una importante materia prima, da utilizzare non solo in cucina, ma anche nella medicina, nella cosmesi e nei riti religiosi. Elementi aromatici e simbolici, le spezie hanno segnato il destino di intere civiltà, costruendo esperienze gustative con cui evocare memorie ed arricchire i piatti di sapori.
Il Baccanale di Imola non è soltanto una rassegna gastronomica, ma anche e soprattutto un palcoscenico dove il gusto diventa cultura, memoria e innovazione. Ogni piatto, ogni ingrediente, ogni aroma racconta la storia del territorio, del suo patrimonio e delle persone che lo rendono unico. <<In questa edizione 2025, il tema “Un mondo di spezie” non è solo un richiamo agli aromi esotici, ma una metafora del dialogo tra culture, della contaminazione tra tradizione locale e creatività internazionale, e della capacità del cibo di raccontare storie millenarie in chiave contemporanea>>, afferma il sindaco, Marco Panieri, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
Baccanale, dunque, in questa 40° edizione, si conferma un vero e proprio palcoscenico delle eccellenze del Made in Italy, in grado di stupire e diffondere cultura. Un mosaico di sapori, saperi e talenti che raccontano al mondo la ricchezza e la creatività della nostra Nazione, grazie ad un viaggio culturale che intreccia territorio e visione internazionale. Un’importante occasione anche per diffondere, tramandare e custodire le proprie radici, proiettandole verso il futuro e costruendo un dialogo che possa unire culture, storie e sapori italiani nel mondo.
<<Questa rassegna enogastronomica, nata ad Imola nel 1985, è cresciuta fino a diventare uno degli appuntamenti più longevi e riconosciuti del panorama nazionale – ha raccontato Giacomo Gambi, all’Assessore alla Cultura e alla Legalità del Comune di Imola – L’edizione che ci apprestiamo a vivere invita a scoprire il potere evocativo e trasformativo di questi prodotti che, fin dall’antichità, si sono contraddistinti per essere speciali. Quarant’anni dopo la sua nascita, il Baccanale continua a rinnovarsi senza perdere la propria identità: un’occasione per scoprire quanto il cibo sia linguaggio universale, capace di unire tradizioni solo apparentemente lontane, integrare territori e orizzonti, così da creare uno spazio e una cultura condivisa.>>
Un viaggio arricchito da numerosi ospiti, storici, scrittori, divulgatori, giornalisti ed esperti, uniti nel celebrare le radici profonde del nostro patrimonio gastronomico, assieme a ristoratori, associazioni, istituzioni, dipendenti comunali e sponsor.
Fittissimo il programma degli appuntamenti in agenda, dei quali ci permettiamo di segnalarne alcuni: si comincia sabato 25 ottobre con “La straordinaria avventura delle spezie”, evento condotto dal professore emerito di Storia dell’Alimentazione Massimo Montanari, presso il Teatro Stignani.
Domenica 26 ottobre, alle 11:00, presso la Biblioteca Comunale, sempre il prof. Montanari assieme a Maddalena Fossati Dondero, direttrice de La Cucina Italiana, terranno un incontro sul percorso che ha portato la cucina italiana a candidarsi patrimonio UNESCO. Nel pomeriggio, inoltre, il cuore della città celebra i quarant’anni del Baccanale: una festa collettiva, di gratitudine e memoria, dove i profumi delle cucine si mescolano ai ricordi.
Martedì 28 ottobre, nell’Aula Magna di Palazzo Vespignani, la prof.ssa Maria Grazia Bellardi accompagna i visitatori tra zucche Lagenaria e spezie, svelando il loro legame con l’arte e la cucina, dall’antica Roma ai dipinti rinascimentali. Il cibo come simbolo e racconto, ma anche ponte tra cultura materiale, estetica e creatività gastronomica.
Mercoledì 29 ottobre, presso la Biblioteca Comunale, tra candele, barattoli e polveri aromatiche, la storica Anna Attiliani presenta il libro “La spezieria di Diotaiuti. Merci, storie e persone di una bottega imolese del trecento”, evocando la quotidianità del Medioevo attraverso il profumo delle spezie.

Il giorno dopo, giovedì 30 ottobre, prende il via al Ridotto del Teatro Stignani la serie “Leggi e Assaggia”, con la scrittrice Gabriella Genisi pronta a trasformare la Bari di Lolita Lobosco in un’esperienza sensoriale. Gli spaghetti all’assassina, preparati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Riolo Terme, diventano racconto, sapore e atmosfera. Nella stessa giornata, in Piazza Matteotti, presso lo spazio coperto, sale sul palco il Maestro Iginio Massari, simbolo della grande pasticceria italiana, affiancato da Sebastiano Caridi e Fausto Morabito (APEI), in un viaggio che intreccia tecnica e poesia, con le spezie che entrano nei dolci, con leggerezza e precisione, mostrando la loro capacità di sorprendere anche nei territori più classici della tradizione.
Domenica 2 novembre, sempre nell’ambito della pasticceria, ancora presso lo spazio coperto di Piazza Matteotti, sarà invece il turno del Maestro Gino Fabbri, che racconterà il ruolo delle spezie nella pasticceria contemporanea, tra tradizione e nuove interpretazioni.
Lunedì 3 novembre il palcoscenico passa alla pizza, in un dialogo tra Luciano Sorbillo, erede della scuola napoletana, e Molino Naldoni, custode della qualità delle farine. Tra impasti, cotture e aromi, le spezie e le erbe aromatiche diventano l’elemento segreto che rinnova un grande classico, trasformando il gesto del pizzaiolo in un atto creativo e visionario.
Mercoledì 5 novembre, al Palazzo Vespignani, la prof.ssa Roberta Budriesi approfondisce le proprietà e i significati della curcuma, raccontando come ogni spezia possa essere ingrediente, medicina e cultura.
Giovedì 6 novembre, il focus si sposta sul corpo, con le studiose Baker, Burlando e Telch dell’Università di Bologna, che presentano una ricerca sulle interazioni tra spezie e corpo umano. La sera, presso il Salone di Palazzo Tozzoni, la compagnia Il Piccolo di Imola mette in scena “Amleto in salsa piccante”, un intreccio tra il dramma shakespeariano e il linguaggio emotivo del gusto.
Sempre il 6 novembre, il racconto si fa più intenso con “Trame Aromatiche: Profumi che attraversano il tempo”, al Gastarea Bistrot. Igles Corelli, Raffaele De Martino e Baldo Baldinini guidano gli ospiti in una cena multisensoriale in cui le spezie non sono soltanto ingredienti, ma chiavi narrative: un filo invisibile che unisce piatti, profumi e distillati in un mosaico che intreccia memoria, innovazione e suggestioni olfattive.
Venerdì 7 novembre, la prof.ssa Valentina Succi esplora le proprietà antinfiammatorie delle spezie, mentre sabato 8 novembre, all’Osservatorio Astronomico Alfio Betti, prende forma un originale “universo speziato”, tra telescopi e pianeti, con le spezie che diventano aromi stellari e connettono la terra alle galassie.

La rassegna continua domenica 9 novembre con il secondo appuntamento di “Leggi e Assaggia”, dove Stefania Auci racconta la saga dei Florio, mescolando letteratura, spezie e aromateria in una piccola bottega di spezie e prodotti coloniali.
Mercoledì 11 novembre, il prof. Ferruccio Poli analizza l’origano mediterraneo, mentre il giorno successivo, giovedì 12 novembre, sarà dedicato al potere terapeutico delle spezie, in un incontro che unisce storia, medicina e percezione sensoriale.
Giovedì 13 novembre, il prof. Moreno Daini riporta il pubblico all’antica Roma, tra spezie rare e ricette dimenticate, mentre in serata, Francesco Antinucci presenta “Spezie: una storia di scoperte, avidità e lusso”, accompagnato da degustazioni, curate dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Riolo Terme, nel terzo ed ultimo appuntamento del ciclo “Leggi e assaggia”.
Venerdì 14 novembre, Massimo Montanari dialoga con Luca La Fauci e Valentino Marcattilii sulle trasformazioni delle spezie nel tempo: da beni di lusso a elementi quotidiani, nonchè simboli di benessere e cultura, in un incontro a cura dell’Accademia Italiana della Cucina.
Il sabato successivo, 15 novembre, Carla Coco conduce il pubblico nella Venezia dei mercanti e delle carovane, con la presentazione del libro “Venezia: le 20 spezie che hanno cambiato la storia della cucina”.
Infine, domenica 16 novembre, Dario Bressanini, noto divulgatore scientifico, chiude la rassegna con la presentazione del suo ultimo libro “La dieta termodinamica”, un intervento che unisce scienza, ironia e divulgazione, in un ultimo viaggio tra sapori, formule e emozioni.
Baccanale 2025 non è solo una rassegna, ma un vero e proprio racconto che si respira, si legge, si assaggia, coinvolgendo sapori e discipline differenti. Previsto, infatti, anche uno spazio dedicato al mondo dei cocktail, che avrà il suo gran finale, venerdì 14 novembre, in Piazza Matteotti, con “Il Giro d’Italia in un drink – Spezie, sapori e storie”. I migliori bartender del Paese usano bicchieri e shaker come strumenti di racconto. Tra i partecipanti, spiccano professionisti di rilievo, provenienti dai locali Volare e Ruggine di Bologna, oltre al celebre Locale di Firenze entrato nella lista dei The World’s 50 Best Bars. Alice Musso, Jimmy Bertazzoli, Luca Bruni e altri volti noti condurranno il pubblico in un percorso che unisce creatività e radici, innovazione e memoria, offrendo una vera mappa liquida delle identità regionali e delle contaminazioni tra tradizione e sperimentazione.
Le spezie smettono, dunque, di essere semplici ingredienti e diventano chiavi di lettura del mondo, strumenti per attraversare culture, tempi ed emozioni. Imola acquista definitivamente il ruolo di laboratorio di sensi, memoria e creatività, dove ogni incontro, ogni aroma, ogni piatto lascia un segno indelebile nell’anima dei partecipanti.

Raffaello De Crescenzo
Analista sensoriale laureato in Tecnologie Alimentari e in Viticoltura ed Enologia. Missionario del gusto con la passione per la divulgazione scientifica. Collabora con Vendemmie dal 2025, occupandosi soprattutto di interviste ed approfondimenti di settore