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Perché Paestum Wine Fest è il grande evento vinicolo che mancava al Sud Italia

Tempo di lettura: 4 minuti

Un team giovane per coordinare le operazioni: al centro, momenti di confronto tra le voci più illustri dell’imprenditoria, delle professioni e della comunicazione. L’edizione 2024, la prima da direttore per Alessandro Rossi, ha segnato una tappa fondamentale nella crescita della manifestazione

di Federico Gordini

Le tre giornate di Paestum Wine Fest sono state un meraviglioso concentrato di energia, ospitalità, confronto e convivialita.

L’edizione 2024, la prima da Direttore per Alessandro Rossi, uno dei più eclettici e visionari professionisti del mondo del vino, ha segnato una tappa fondamentale nella crescita della manifestazione. Una crescita che ha permesso di rendere Paestum un luogo di condivisione e riflessione sul futuro del settore, grazie alla creazione di importanti momenti di confronto che hanno visto protagoniste alcune delle voci più illustri dell’imprenditoria, delle professioni e della comunicazione del vino: da Riccardo Cotarella a Marco Caprai, da Helmuth Kocher a Daniele Cernilli, da Davide Gangi a Vincenzo Russo, da Robert Camuto ad Andrea Gori, da Chiara Giannotti a Roberto Parodi moderati dal direttore del ‘Corriere Vinicolo’ Giulio Somma.

La lievitazione del numero degli espositori e degli operatori che hanno riempito la Manifattura Tabacchi dal 23 al 25 Marzo, dimostra un’attenzione sempre più forte nei confronti dell’evento da parte del settore. Ma il motivo per cui Paestum Wine Fest può diventare l’evento che il Sud attendeva, è da ricercarsi soprattutto nelle persone che lo realizzano. Un team giovane e coeso guidato dal fondatore e motore del progetto Angelo Zarra, con due grandi professionisti come i soci Ottavio Sorrentino e Francesco Balbi a coordinare la macchina operativa, oltre alla bravissima Lucia Migliaccio alle Relazioni Esterne.

Il ruolo di Alessandro Rossi in cabina di regia si è già mostrato fondamentale per il cambio di passo di questa edizione e, siamo certi, sarà ancora più visibile e sostanziale nell’edizione 2025. La calorosa ospitalità Cilentana rende ancora più unica l’esperienza dell’evento.

In questo senso la presenza e il supporto al progetto di uno straordinario imprenditore del mondo del vino, dell’agroalimentare e del turismo come Peppino Pagano, le cui strutture alberghiere e di somministrazione sono state protagoniste quotidiane della vita del PWF, è un altro asso nella manica per la kermesse paestana.

Le collaborazioni, a partire da quella con Milano Wine Week che ha portato alla realizzazione della prima edizione della tappa del tour di Wine List dedicata ai sommelier del Sud Italia, hanno arricchito ulteriormente il palinsesto, caratterizzato da un panorama di masterclass di altissimo profilo (anche qui il tocco di Alessandro Rossi è stato più che evidente)con la moderazione di alcuni dei più illustri divulgatori italiani, da Eros Teboni ad Alberto Lupetti, da Vania Valentini a Leila Salimbeni, da Charlie Arturaola a Orazio Vagnozzi e Gianni Fabrizio.

Il fascino straordinario e magnetico di Paestum e del territorio che la circonda ha un grandissimo potenziale attrattivo nei confronti degli operatori di tutto il mondo, perché la possibilità di unire business e leisure nel cuore di una location unica: un concentrato di storia, cultura e natura che il mondo ci invidia, non può che divenire un’ulteriore grande opportunità.

Gli ingredienti ci sono tutti, la voglia di crescere e alzare l’asticella ogni anno è evidente: il Sud Italia ha trovato a Paestum il grande appuntamento vinicolo di sistema che meritava di avere da sempre.

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Federico Gordini

editore di MWW Media – Vendemmie, ha un’esperienza ventennale nell’ambito della comunicazione per il settore agro-alimentare ed è l’ideatore e produttore di format come Milano Food Week, Milano Wine Week e World Aperitivo Day.

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