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Abadia Retuerta

L’accoglienza in Ribera del Duero secondo Abadia Retuerta

Tempo di lettura: 4 minuti

Un’abbazia del XII secolo incastonata tra le sponde del fiume Duero e a poco meno di 2 ore da Madrid. Ecco dove si colloca il complesso diretto da Enrique Valero, pioniere in Spagna di un nuovo concetto di enoturismo.

di Nello Gatti

In Ribera del Duero il forte legame col vino ha oltrepassato i secoli, dove comincia questa storia?

Sappiamo che l’introduzione della vite nella Penisola Iberica è attribuita ai Romani che l’hanno diffusa verso nord fino a raggiungere le terre del Duero, e quindi gli odierni domini di Abadía Retuerta all’inizio dell’era cristiana. Il nostro è un complesso del XII secolo, in cui i monaci hanno ininterrottamente coltivato la vite e, step by step, compreso meglio il processo di produzione vitivinicolo. Questo legame sempre più importante è anche testimoniato da alcuni documenti del XVII secolo, in cui ci si riferisce al successo dei vini Retuerta che dominavano il mercato di Valladolid, allora tra i principali mercati spagnoli. Si passa poi al XIX secolo, un’epoca di cambiamenti drastici: da un lato la confisca di Mendizábal, che mise le proprietà della chiesa nelle mani della borghesia, dall’altro la comparsa della fillossera, misero a dura prova la sopravvivenza di questa storica produzione enoica. Solamente nel 1988 si gettano le basi per il rilancio del comparto vitivinicolo dell’Abbazia che vede negli anni ’90 l’ingresso di Pascal Delbeck (Château Ausone) e la costruzione della nuova cantina diretta da Ángel Anocíbar.

Abadia Retuerta

Come nel caso di Bolgheri Sassicaia, anche voi siete riusciti ad ottenere la vostra DOC. Com’è avvenuto?

Abadía Retuerta ha una propria Denominazione di Origine Protetta, una distinzione che è stata concessa dalla Commissione Europea lo scorso anno. L’ottenimento di questo riconoscimento è legato sia alla tradizione enologica che precede la Cantina, come accennavo prima con più di otto secoli di storia, sia al lavoro svolto dal team in vigna e in cantina per recuperare un vigneto storico attraverso l’attuazione di pratiche ecologiche. Una filosofia di lavoro che ha privilegiato la gestione sostenibile del vigneto e il saper superare gli effetti del cambiamento climatico. La zona di produzione della DOP Abadía Retuerta è ubicata nel comune di Sardón de Duero, nella provincia di Valladolid. Previsto nel disciplinare oltre all’uva Tempranillo, il Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Garnacha Tinta, Gewürztraminer, Godello, Graciano, Malbec Merlot, Petit Verdot, Pinot Noir, Riesling, Sauvignon Blanc, Syrah e Verdejo.

Non si rischia di generare confusione con tutti questi diversi vitigni?

No, al contrario. Siamo in una fase delicata in cui stiamo anche testando altre varietà, tra cui il Nebbiolo e il Sangiovese, per capire l’interazione con il nostro clima e terreno. Gli effetti del climate change, sempre più evidenti, ci lasciano intuire che non vivremo di solo Tempranillo come si è largamente fatto in passato. Ogni anno rinnoviamo gli studi, parcella dopo parcella, in modo da poter esaltare al meglio le proprietà intrinseche del terroir e riportarlo nei nostri vini.

Abadia Retuerta

Esperimenti a parte, quali vini stanno dando le maggiori soddisfazioni?

Abbiamo realizzato differenti linee in cui il connubio con la nostra storia è il principio cardine. Come non citare il nostro Petit Verdot, il più esotico dei vitigni bordolesi, attualmente in commercio con l’annata 2018. Un vino con slancio che mostra, grazie alla prevalenza di terreno sabbioso, un carattere gradevole saltato dal passaggio in barrique. Siamo molto soddisfatti anche del Pago Negralada,il vino  proveniente da un’unica parcella di Tempranillo, la più nobile varietà spagnola. Le viti sono state impiantate su terreni con ghiaia profonda e sabbia in superficie, che gli conferiscono un carattere deciso e opulento, con ottima prospettiva di invecchiamento.

Abadía Retuerta

Chiunque interessato a una visita che tipo di esperienze può vivere da voi?

Non siamo un hotel o un’azienda vinicola, siamo una destinazione a sé. In Abadía Retuerta gestiamo il tempo e la felicità dei nostri ospiti: siamo gestori di emozioni attraverso le esperienze che offriamo. Dalla galleria d’arte alla SPA, dalle piscine alle 30 camere (di cui 3 suites), vogliamo che l’ospite respiri felicità. Tra le novità di quest’anno, la nuova proposta gastronomica e il nuovo design del ristorante Vinoteca, con uno spazio dedicato più caldo e accogliente ma che mantiene quello spirito di osteria spagnola che lo caratterizza, dove l’anima continua a essere il vino. Avrà arredi completamente rinnovati, più leggeri, dove materiali lapidei chiari si alterneranno al legno di noce, alla pelle naturale e a nuovi tessuti come il lino e il velluto. Inoltre, il menu sarà incentrato sull’orto dei monaci, una selezione di circa 150 prodotti della terra che valorizzeremo su base stagionale.

abadia - vinoteca

Le grandi attrazioni oltre a vino e territorio

Arte, natura e vino sono sicuramente le grandi attrazioni di Abadía Retuerta. E questo è confermato dai suoi ultimi riconoscimenti, come il sigillo di Denominazione di Origine Protetta oltre a essere parte delle 50 migliori destinazioni enoturistiche al mondo secondo The World’s Best Vineyards 2022, classificandosi al 29° posto. Due motivi in ​​più per visitare questa destinazione, completando il soggiorno in hotel con una favolosa esperienza artistica guidata, per godere della galleria d’arte classica e contemporanea o di un’esperienza enologica, conoscendo da vicino la tenuta, passeggiando tra i suoi vigneti, scoprendo la sua storia, il lavoro che si svolge in vigna con pratiche ecologiche. Ma anche il processo tradizionale e artigianale di raccolta e vinificazione delle uve e, infine, la degustazione dei suoi gioielli più preziosi, i suoi vini. Un motivo in più per pianificare una vacanza perfetta.

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