I dati parlano chiaro. Gli ascolti della finale 2022 sono stati i più alti degli ultimi vent’anni, senza contare i social che sono letteralmente esplosi registrando il boom di interazioni più grande di sempre.
di Maddalena Peruzzi
Insomma, il Festival della canzone italiana, in onda dal 1951, continua a tenere gli italiani attaccati agli schermi e a far parlare di sé. Alla vigilia dell’edizione 2023, rimane da definire solo una cosa: la scelta dei i vini per accompagnare al meglio queste imperdibili cinque serate, dal 7 all’11 febbraio. Abbiamo chiesto consiglio a Roberto Anesi, Miglior Sommelier d’Italia AIS 2017, wine educator e proprietario del ristorante El Pael di Canazei.
Prima serata, martedì 7 febbraio: Pigato DOC Riviera Ligure di Ponente Grand Père di Biovio
“Per la serata iniziale serve un vino che introduca il territorio, catapultandoci in Liguria, la terra dei fiori. Questo vino bianco di grande impatto, fresco e floreale, ci dà il benvenuto a Sanremo”.
Seconda serata, mercoledì 8 febbraio: Bordeaux Saint-Estèphe Château De Pez e/o Borgogna Chambolle-Musigny Louis Latour
“È la serata dei Black Eyed Peas e anch’io ho scelto due super ospiti internazionali. Il primo è un classico, rappresenta benissimo lo stile bordolese ad una cifra affrontabile. Con il Borgogna invece punto un po’ più in alto, anche come prezzo. Se avete voglia di provarlo, vi stupirà con la sua grande finezza e le delicate sensazioni floreali che sono la cifra stilistica dei vini di questo Comune”.
Terza serata, giovedì 9 febbraio: Mareneve di Federico Graziani
“Durante la terza serata si esibiranno come ospiti d’onore i Måneskin. Serve un vino che spacchi. Mareneve è un bianco incredibile, fatto con cinque vitigni: tre internazionali (Riesling Renano, Gewurztraminer e Chenin Blanc) e due autoctoni siciliani (Grecanico e Carricante) coltivati a 1200 metri di altitudine sull’Etna. Vino dinamico, intrigante, super rock”.
Quarta serata, venerdì 10 febbraio: Barolo Marcenasco di Cantina Ratti
“Per la serata delle cover si va nella tradizione. Questo vino identifica molto bene quello che mi aspetto da un Barolo. Stile classico, affinamento in botte molto grande, ottimo rapporto qualità-prezzo”.
Quinta serata, sabato 11 febbraio: Trentodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore
“Per la finale, tutti in piedi sul divano con LA bollicina italiana (da buon trentino, scusatemi se sono di parte). Meglio ancora se è di un’annata meno recente, ad esempio la 2004 o la 2006″.
“Poi, dal momento che l’ultima serata va sempre per le lunghe, vi suggerisco di attendere la proclamazione del vincitore con un Gin Tonic fatto come si deve. Il mio consiglio è Gin 7 Laghi di Pisoni e Fever-Tree Aromatic, come tonica. Aggiungete uno, due semi di cardamomo e il gioco è fatto. Ecco il vostro Gin Tonic secco, leggermente amarognolo, profumato…davvero piacevolissimo”.
Foto copertina crediti: Città di Sanremo





