di Paolo Pinto
Terza tappa – da Novara a Fossano
Tappa piatta con alcuni piccoli saliscendi nella parte centrale. Si percorrono principalmente strade piane, rettilinee e di larghezza normale costellate dei comuni ostacoli cittadini nelle zone urbane. La breve salita di Lu costituisce una delle poche e brevi asperità di giornata. Finale caratterizzato dallo strappato di Cherasco fino all’ultima breve ascesa che porta a Fossano. Ultimi 3km praticamente rettilinei con una sola curva a gomito a 1300 m dall’arrivo. Profilo perfettamente pianeggiante eccettuato il tratto dai -4,5 km ai -3km che sale costantemente al 5% circa con ampi curvoni. Retta finale di 1300m su asfalto di larghezza 9m.
A tavola: La paniscia è il piatto novarese per eccellenza, a base di riso, fagioli, verze e salumi tipici; in tavola non possono mancare il gorgonzola dolce e piccante e i biscotti di Novara, dolce tradizionale della città. Di Fossano, invece, citiamo la battuta al coltello di carne Fassona piemontese, di cui essa è capitale. Panettone e cioccolatini fossanesi; chiacchiere di meliga; pasticcini “brut e ben”.
I vini di Novara: Ghemme DOCG, Boca DOC, Fara Doc, Sizzano DOCe Colline Novaresi Doc. I vini tipici di Fossano: Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, Arneis e Favorita, tutti a marchio DOCG.
Quarta tappa – da Acquiterme ad Andora
Tappa abbastanza pianeggiante che nella parte centrale scala il Colle Melogno (8km attorno al 5%) seguito dalla lunghissima discesa che si conclude a Savona dove si percorre, fino all’arrivo, lo stesso percorso della Milano-Sanremo.
A tavola: Acquiterme è famosa per lo stoccafisso all’acquese. La ricetta prevede acciughe, pinoli, olive e olio d’oliva e ciò che fa da piacevole contrappunto allo stoccafisso di ordine e tradizione tipica dei mari dell’Europa settentrionale. Ad Andora troviamo il basilico genovese DOP. La stessa è nota anche per l’olio extravergine d’oliva, la cipolla belendina e per essere presidio Slow Food.
Vini: Andalora e spumante Brut metodo Martinotti prodotto da un’azienda locale.
Quinta tappa – da Genova a Lucca
Tappa quasi interamente lungo la statale Aurelia di cui segue ogni curva e ogni saliscendi. Articolata senza essere molto impegnativa la strada porta al finale dopo Camaiore dove si scala il breve Montemagno prima di scendere lungo la Val Freddana e raggiungere l’arrivo a Lucca.
A tavola: pensi a Genova e ti viene in mente il pesto, tradizionale condimento a base di basilico, ma anche la focaccia, la farinata di ceci, i frisceu e la panica. Vari piatti a base di pesce, il minestrone alla genovese, i pancotti, tipica pasta ripiena a base di erbe e formaggio da condire con la salsa di noci; il pandolce genovese, ricco di uvetta e canditi e simbolo del Natale. Lucca, invece, è rinomata per i Tordelli al ragù, la zuppa frantoiana, la novellina, l’uccellato e le torte coi bechi.
Vini: a Genova troviamo la Coronata, il Vermentino, il Pigato. Lucca, invece, è terra del DOC delle Colline Lucchesi e DOC di Montecarlo.
Paolo Pinto
Paolo Pinto, 40 anni, è titolare dell’agenzia di pubblicità ed eventi "Double P communication" e direttore responsabile di Ruvesi.it