Un giardiniere lo rubò alla famiglia dei Medici per regalarlo alla fidanzata. Ecco in quali bottiglie se ne trova l’aroma
di Irma D’Alessandro
“La bellezza… e un buon bicchiere di vino salveranno il mondo”.
Celebrato in poesia e prosa, declinato in nome di uomo e di donna, questo fiore dal profumo inconfondibile, ha origini antichissime e ha ispirato miti e leggende. Una di queste ha proprio luogo in Italia, nella Firenze del 1440, e narra che un nobile toscano della famiglia dei Medici fu il primo a coltivare questo fiore in Italia. Geloso, non voleva che la cosa si diffondesse ma il suo giardiniere, nottetempo, rubò una pianta per regalarla come pegno d’amore alla sua fidanzata. Da lì, da quel fiore nacquero tutte le piante di gelsomino diffuse in Italia.
Il gelsomino è presente in natura in molte varietà e profumazioni diverse, connesse alla zona di provenienza. In Profumeria, la sua resa è molto bassa: servono 10.000 fiori, per un peso di circa un chilogrammo, per estrarre solo pochi grammi di olio essenziale. Le varietà usate in Profumeria sono il Gelsomino Sambac ed il Gelsomino Grandiflorum. In aromaterapia, viene utilizzato per contrastare gli stati depressivi ed ansiosi.
In degustazione, il gelsomino si ritrova nel bouquet di alcuni vini Bianchi. Possiamo ritrovarlo in alcuni Vermentino, nei Riesling, nei Malvasia, nei Gewurztraminer e nei Catarratto.
Irma D'Alessandro
Irma D'Alessandro, giornalista sportiva e conduttrice. A Mediaset da 30 anni. Il calcio internazionale il suo playground. Inglese e Spagnolo le alternative all' Italiano. Appassionata di sport e viaggi, di fiori e vini