Schloss Englar - Appiano (Bz)

Cantine nei castelli: un tour nelle più affascinanti

Tempo di lettura: 7 minuti

Esperienze da non perdere per chi ama storia e buon vino. 

di Camilla Rocca

Il fascino di visitare le cantine all’interno di vecchi manieri, un legame con la storia e il passato che si protrae ancora potente nel presente. E spesso da strutture difensive i castelli sono diventati vere e proprie aziende agricole di incantevole bellezza.

Schloss Englar – Appiano (Bz) 

Il castello gotico meglio conservato di tutto l’Alto Adige. Per raccontare Schloss Englar il punto di partenza è sicuramente la bellezza intesa come una commistione di elementi quali la posizione, il vigneto e la tradizione Familiare. Il castello si erge circondato da vigneti (7 ettari in totale) di proprietà della famiglia Conti Khuen-Belasi dal 1640, Englar produce vini dal 1930: prima come conferitore di una cantina sociale e più di recente – grazie alla visione di Johannes e Maria Khuen-Belasi  – unicamente a marchio proprio.  La decisione ha richiesto importanti adeguamenti per risultati qualitativi ottimali: tutte le uve sono di proprietà e ogni processo produttivo, dalla vinificazione all’invecchiamento, avviene internamente al castello. Il Baltahsius Schloss Englar è considerato come una delle più raffinate espressioni del Pinot Nero. 

Schloss Ramez - Merano (Bz)
Schloss Ramez - Merano (Bz)

Schloss Ramez – Merano (Bz)

Nel castello oggi si trova un piccolo museo del vino e dello speck, affascinanti da visitare le cantine con le botti antiche e le verticali di annate che arrivano fino ai primi del secolo. Qui passò diverso tempo anche l’imperatrice Sissi, e secondo la leggenda il primo Pinot Nero dell’Alto Adige fu impiantato proprio tra i vigneti a forma di anfiteatro che guardano il castello. Oggi il castello e la produzione vinicola sono nelle mani della famiglia Schmid, che abitano anche il maniero.

Castel Noarna - Nogaredo (Tn)
Castel Noarna - Nogaredo (Tn)

Castel Noarna – Nogaredo (Tn)

Già nel XI secolo, Castelnuovo di Noarna dominava imponente la Vallagarina, risorto dalle proprie rovine dopo essere nato, probabilmente, come fortificazione in epoca romana. Alla fine del 1200, il castello passò alla famiglia dei Castelbarco, una delle più importanti del Principato di Trento. Nicolò Lodron, nuovo proprietario, fece realizzare i settori residenziali del castello, gli affreschi della scala principale e quelli del giardino d’inverno. Paride, figlio di Nicolò divenne nel 1606 Principe Vescovo di Salisburgo. A Massimiliano Lodron, nipote di Nicolò dobbiamo invece il ciclo di affreschi delle battaglie che si trovano nella stuba magna, dove sono riprodotti gli stemmi dei Lodron, della moglie Sibilla Fugger e della madre Anna Berka. Gli affreschi furono eseguiti a ricordo dell’appoggio finanziario dei Fugger alla corona di Spagna. Il castello è tristemente famoso anche per un sanguinoso processo alle streghe del 1646. Dal 2007 la cantina è passata a una agricoltura naturale e biodinamica.

Castello di Uviglie - Rosignano Monferrato (Al)
Castello di Uviglie - Rosignano Monferrato (Al)

Castello di Uviglie – Rosignano Monferrato (Al)

Le prime notizie certe sulla nascita del Castello si possono trovare in un documento datato 14 giugno 1322 con cui il Marchese di Monferrato Teodoro I concedeva alla famiglia Pocaparte la licenza di edificare la  propria dimora fortificata. Tra gli ospiti illustri il castello ha accolto San Luigi Gonzaga – durante la permanenza di suo padre Ferdinando in Monferrato in qualità di governatore del Ducato – San Giovanni Bosco e i nipoti del Negus, Imperatore d’Etiopia, durante il periodo di permanenza al Castello dei Missionari della Consolata, molto attivi nell’Africa Orientale Italiana.  Si parla già di vino nel 1491 quando I Pico Gonzana piantarono la prima vigna. Da circa un decennio fa, prende in mano la produzione la famiglia Bonzano.

Castello di Verduno - Verduno (Cn)
Castello di Verduno - Verduno (Cn)

Castello di Verduno – Verduno (Cn)

La storia di questo castello spazia da quella dei Savoia e di Re Carlo Alberto, e la piccola storia delle famiglie Burlotto e Bianco, che si sono intrecciate intorno ad un’unica grande passione quella per il più nobile dei vitigni: il Nebbiolo. Dopo quindici anni trascorsi in Eritrea, nel 1950 il commendatore Giovanni Battista Burlotto, rientrò a Verduno e pensò di creare un punto d’incontro enogastronomico con la possibilità di soggiorno. Ora le tre figlie del commendatore e le rispettive famiglie dedicano, con passione, il loro tempo a ciò che ora è il Castello di Verduno: albergo, ristorante, cantina e agriturismo.

Castello Nipozzano - Pelago (Fi)
Castello Nipozzano - Pelago (Fi)

Castello Nipozzano – Pelago (Fi)

Antichissima roccaforte a difesa di Firenze fin dall’anno Mille, il Castello Nipozzano è la proprietà più celebre e storica della famiglia Frescobaldi. Per la tradizione popolare Nipozzano significa “senza pozzo”, a testimoniare che la zona era povera d’acqua, circostanza ideale per la coltivazione della vite. Le prime testimonianze sulla qualità del vino di Nipozzano risalgono al Rinascimento, quando anche i grandi artisti come Donatello e Michelozzo Michelozzi erano soliti acquistare qui il loro vino. Una particolarità unica del territorio si deve alla lungimiranza di un illuminato antenato dei Frescobaldi che nel 1855 investì 1.000 fiorini d’argento per iniziare a coltivare varietà allora sconosciute in Toscana, come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc e il Petit Verdot. 

Castello Pomino - Rufina (Fi)
Castello Pomino - Rufina (Fi)

Castello Pomino – Rufina (Fi)

La tenuta di Castello Pomino risale al 1500, anno di costruzione dell’omonimo castello e fin dall’inizio si distingue per l’eccellenza del luogo in cui sorge. Ne è testimonianza la vicenda del 1716, quando il granduca Cosimo III de’ Medici individua i quattro territori più vocati della Toscana per produrre vini di qualità: nel bando, considerato il precursore delle moderne DOC, il territorio di Pomino è elencato accanto al Chianti, al Carmignano e al Val d’Arno di Sopra. Nel 1873 i vini di Pomino sono premiati all’Esposizione Universale di Vienna, mentre nel 1878 ottengono la medaglia d’Oro all’Expo di Parigi, il più alto riconoscimento internazionale di allora.

Tenuta CastelGiocondo - Montalcino (Si)
Tenuta CastelGiocondo - Montalcino (Si)

Tenuta CastelGiocondo – Montalcino (Si)

Il borgo di Castelgiocondo domina dall’alto la storica tenuta dei Frescobaldi a Montalcino, un’antica roccaforte costruita nel 1100 a difesa della via che dal mare portava a Siena. La proprietà è una delle prime quattro da cui iniziò, nel 1800, la produzione del Brunello di Montalcino e l’importanza storica è testimoniata dalla figura del cavaliere riportato sulle etichette dei vini di Castelgiocondo, ripreso da un celebre affresco del pittore senese Simone Martini. L’artista dipinse Guidoriccio da Fogliano, comandante delle truppe di Siena, che condusse l’attacco al castello di Montemassi. Una coincidenza storica che vedeva, contemporaneamente alle gesta del cavaliere, i Frescobaldi iniziare la loro secolare avventura nel mondo del vino.​ 

Castello di Meleto - Gaiole in Chianti (SI)
Castello di Meleto - Gaiole in Chianti (SI)

Castello di Meleto – Gaiole in Chianti (SI)  

Il legame tra il castello e il vino inizia nel XI secolo con i monaci benedettini ma risale al 1256 la prima citazione scritta del suo nome. Da allora la fisionomia esterna del castello è rimasta quasi immutata: alla vista il maniero si presenta perfettamente integro. Molto invece è cambiato nella sua storia recente, una vera e propria rivoluzione che inizia nel 1968 con la “Operazione Vigneti”, primo crowdfunding italiano nel mondo del vino, grazie all’intuizione di Gianni Mazzocchi, editore di riviste come Quattroruote e Quattrosoldi. Quest’ultima era dedicata ad appassionati di economia e finanza: proprio a questi lettori fu proposto di acquistare delle quote di un patrimonio italiano che rischiava di venire abbandonato. Nasce così Viticola Toscana, oggi Castello di Meleto Società Agricola, proprietaria del Castello e degli oltre 1100 ettari di terreno e oggi si può anche alloggiare all’interno del castello.

Castello Collelungo - Fratta Todina (Pg)
Castello Collelungo - Fratta Todina (Pg)

Castello Collelungo – Fratta Todina (Pg)

La cantina si trova all’interno del castello all’interno di un suggestivo borgo medioevale, proprio grazie a uno scavo della roccia sottostante il castello (XIII secolo), quando fu fondata nel 1876 su schema del modello francese. La sua lunga storia è testimoniata ancora oggi dalla botte datata 1883, custodita in cantina, dove venivano affinati molti dei vini storici. La filosofia è stata fin dall’inizio quella di avvicinarsi alla natura, intervenendo il meno possibile. Già nel 1886 i vini dei conti Faina vinsero”la medaglia d’oro con 1000 lire” ricevuta dal Ministero dell’Agricoltura, la medaglia d’oro a Orvieto nel 1891 e un’altra medaglia d’oro a Zurigo nel 1893.

Castello di Semivicoli - Casacanditella (Ch)
Castello di Semivicoli - Casacanditella (Ch)

Castello di Semivicoli – Casacanditella (Ch)

Seicentesca residenza baronale riconosciuta monumento d’interesse storico, il castello è oggi un wine resort immerso tra i vigneti dal grande fascino nel cuore dell’Abruzzo. Il castello combina il fascino di un’antica dimora patrizia di campagna, il raffinato eclettismo degli arredi e la presenza discreta di comfort e fa parte di Les Collectionneurs. La consacrazione ufficiale dei vini Masciarelli avviene nel 2000, quando l’annata 1995 del Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma viene proclamata Miglior Vino d’Italia dalla Guida Gambero Rosso. È la prima volta in assoluto per un Montepulciano, sino ad allora considerato un vino difficile da domare e da capire, per lo più idoneo al taglio. Nel 2004 l’azienda viene premiata come Migliore Cantina d’Italia da Wine Spectator. 

Foto copertina Schloss Englar – Appiano (Bz)

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