A Vinitaly abbiamo incontrato Federico Sboarina, Sindaco di Verona, per parlare del ruolo della città nella promozione del vino italiano e della ripartenza dopo due anni di stop.
Verona, 12 aprile 2022 – Federico Sboarina non nasconde la gioia e l’importanza di essere tornati alle manifestazioni in presenza dopo i due anni che definisce “i più difficili del secondo dopoguerra, affrontati con tanto coraggio e anche con tanta forza”.
Durante questi due anni Verona, città ricchissima anche dal punto di vista dell’offerta culturale, non si è fermata: ci sono state iniziative come OperaWine in collaborazione con Wine Spectator. Non solo: l’Arena di Verona è stata la prima a ripartire con spettacoli e concerti “eravamo gli unici al mondo abbiamo portato duecentomila spettatori ad assistere alle opere e ai grandi concerti” ricorda il Sindaco.
Senza dubbio dunque Arena e Fiera sono i due asset fondamentali della città che con Vinitaly and the City respira “l’aria frizzante del Vinitaly, con tanti concerti, tanti spazi dedicati, tanti produttori sparsi per la città” mentre all’interno della Fiera si muove il mondo del business.
Un giro di affari generato dai comparti fieristico e culturale che prima della pandemia si calcola generasse un indotto da 1,5 miliardi di euro. Sono serviti investimenti importanti per sostenere questi comparti nei momenti più difficili e farli tornare più forti di prima, sottolinea Sboarina, ma “i numeri di questo Vinitaly ci stanno dando ragione”.
Il futuro prevede una serie di investimenti e progetti tutti in cantiere “per rendere sempre più accessibile e sempre più efficiente non solo in Vinitaly, ma tutte le fiere”.