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Le Guaite di Noemi

Il filo rosa del rinnovamento in Valpolicella

Tempo di lettura: 2 minuti

Sulle colline di Mezzane di Sotto, fianco a fianco ai vigneti del celeberrimo Romano dal Forno, mentore e amico, la giovane Noemi veste una nuova Valpolicella sorvegliata da guaite e dipinta su tavolozza.

di Nello Gatti

“Non è questione di moda, di denaro o doveri… è solo questione di Amore”. Il suo sito, Le Guaite di Noemi, apre così, con un motto focalizzato su principi in cui l’invecchiamento dei vini e la parsimoniosa conduzione dei vigneti sono il mantra, mentre il modello di business si basa sulla continuità e attenzione nel lavoro quotidiano. Nessuna formula magica, solo tanta passione per questo lavoro che porta ad amare le vigne e i vini, capaci di ricambiare con generosità e soddisfazione. Le etichette sono fuori dagli schemi, un taglio netto all’omologazione. Una scelta che vuole dare ancora più carattere ai vini di famiglia.

Molto probabilmente, una veste “normale” non valorizzerebbe a pieno la filosofia così estrosa della parte produttiva, anche se gli inizi sono stati scanditi da una diffusa incomprensione e da quesiti legati a questa scelta  azzardata, mentre con il passare del tempo quella stessa ispirazione ha dato voce alla scelta di intravedere nell’arte surrealista l’essenza di Noemi. Una mano dipinge, l’altra è a contatto con la natura. In cantina l’esperienza è stata di continua crescita con diversi miglioramenti nella parte agraria, grazie anche all’aiuto del nuovo agronomo che affianca l’esperienza del padre.

Le Guaite di Noemi

La storia dell’Amarone è ben nota a tutti, basta cercarla su Wikipedia. Qui invece ritroviamo “Tano”, un racconto che inizia dal desiderio di voler produrre un vino che rappresenti le caratteristiche della vallata di Mezzane e del territorio della Valpolicella. Una carta d’identità che fotografa il territorio e le peculiarità delle uve Valpolicella senza appassimento o affinamento in legno. Un vino fresco, che gioca su altri registri meno comuni, che vuole allo stesso tempo regalare struttura su un ventaglio di  note floreali e di ciliegia. Dimora di rossi, non sono gli unici testimoni di questa produzione. Spicca infatti una piccola produzione di Durello Metodo Classico, una gamma di nicchia che Noemi produce per curiosità e divertimento.  Il territorio Valpolicella si sta rinnovando molto in questi anni anche grazie al primo comitato giovani del Consorzio Vini Valpolicella particolarmente sensibile nei confronti dei piccoli produttori e nel controllo delle varietà autoctone. Il comitato giovani ha l’obiettivo di apportare innovazione in primis, grazie ad una visione dinamica e aperta. Non a caso come dichiara Noemi delle Guaite “gli obiettivi dove vorrei arrivare con i miei vini e la mia cantina sono tanti, per me ogni anno che passa è una crescita sia aziendale che personale. Sembra ieri che nel 2015 prendevo in mano l’azienda di famiglia e iniziavo a esprimere la mia visione. I progetti che vorrei realizzare sono molti. Amo il mio lavoro e questa è la mia energia quotidiana.”

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