Cerca
Max Bertolani

Max Bertolani: “Aprire cantine e aziende agricole al pubblico è la strada giusta. E ve lo dice un astemio”

Tempo di lettura: 3 minuti

La più luminosa stella italiana del football americano sceglie i prodotti nazionali e di alta qualità: “Grilli e simili? Li mangerei solo in situazioni estreme. All’Isola dei Famosi persi 23 chili… Ho una scuola dove insegno il mio sport: la maggior parte degli allievi sono donne”.

di Luca D.F

Max Bertolani in Italia è l’unico giocatore di football americano ad essere conosciuto dal grande pubblico, questo anche grazie alle sue numerose partecipazioni televisive. Su tutte “L’Isola dei famosi”. Ma ha anche recitato in “Camera Cafè”, “Vivere”, “Piloti” e condotto un programma in cui parlava proprio del suo sport: “Touchdown & Sport Life”.

Nelle numerose interviste ha sempre parlato della sua esperienza sportiva, dell’importanza di vivere in modo sano pur senza essere atleti professionisti e quindi di nutrirsi nel modo giusto: “Rispetto per tutti, paura di nessuno” è il suo motto. Oggi vive a Roma dove continua a lavorare nel football americano e nel mondo dello spettacolo.

Max, il football americano è la costante nella tua vita.

Certo, sono stato uno dei pionieri di questo sport in Italia. Ho iniziato nel 1984 e ho continuato a giocare fino al raggiungimento del limite d’età con varie squadre, tra cui le milanesi Rhinos, Pharaones e Seamen, i Gladiatori Roma e i Lions Bergamo. Ho anche fatto parte della Nazionale italiana che nel 1993 e nel 1995 è arrivata seconda al campionato europeo vinto poi, in entrambi gli anni, dalla Finlandia. Il mio ruolo era tight end, un attaccante. Il football americano in tutti questi anni ha avuto diverse evoluzioni, si è giocato in squadre da 5, da 7, da 8, da 9 o da 11 giocatori. Esiste anche il flag football, la versione senza contatto fisico in cui l’obiettivo è prendere la bandierina che i giocatori portano attaccata alla cintura. Ed è esistita anche la categoria Master per giocatori che avevano superato i 48 anni.

Nel football Master ho vinto 3 campionati italiani consecutivi con i Pretoriani Roma, nel 2017 nel 2018 e nel 2019. Oggi sono lieto di lavorare nei Gladiatori Roma come allenatore del settore giovanile. Ho anche aperto l’American Football Academy Gladiatori e l’Academy Cross, in cui insegno un metodo di allenamento basato sul Warrior Cross ideato dal mio amico Manuel Schollmeier: ho 166 allievi, la maggior parte sono donne.

Parliamo di cibo: come si nutre un giocatore di football americano?

Secondo me, la corretta alimentazione influisce al 70% sulla riuscita di un atleta professionista. Infatti ho sempre avuto un nutrizionista. In questo momento, mi seguono un nutrizionista e un andrologo, rispettivamente il dottor Marco Lamantia e il dottor Andrea Militello. La mia dieta comprende una colazione a base di 150 grammi di yogurt greco, cracker integrali, avena e caffè. A pranzo verdure bollite, tacchino, pollo, vitello, lonza, sgombro, salmone, tonno, e poi più riso bollito che pasta. Ho sempre mangiato la carne rossa. A cena uova sode, verdura in abbondanza e formaggio. Un giorno alla settimana non seguo la dieta e mangio gelato e pasticcini. L’unico cibo fritto che mi piace molto sono gli anelli di totano ma non sono un appassionato di pesce. Ci tengo a dire una cosa: saltare i pasti è assurdo, non serve a dimagrire e produce effetti negativi al corpo e all’umore“.

Un goccio di vino ogni tanto?

Guarda, nonostante sia astemio sono un sostenitore del vino italiano e dei prodotti italiani in generale. Secondo me, aprire al pubblico le aziende agricole e le cantine è un’ottima idea. Sono stato in vacanza in un agriturismo in cui avevano solo 7 stanze. I loro prodotti erano genuini e di alta qualità: ricordo in particolare il prosciutto crudo, la mozzarella di bufala, gli ortaggi, ma anche le marmellate, le crostate e i biscotti. Il rapporto qualità/prezzo era fantastico e questo credo che sia molto importante per avere successo.

Cosa pensi dei nuovi prodotti di cui si parla quasi ogni giorno, tipo la farina di grilli o la carne sintetica?

Ride di gusto: “Potrei mangiarli solo se partecipassi a “Pechino Express”. In una situazione estrema si mangia qualunque cosa. Lo so bene avendo partecipato all’Isola dei Famosi qualche anno fa: in quei 3 mesi ho perso 23 chili”.

Max Bertolani con divisa football americano

Ti rivedremo in televisione? 

Tra poco mi vedrete in una serie prodotta da Rai Fiction e da Italian International Film diretta da Rolando Ravello e interpretata da Edoardo Leo: “Il clandestino”. Sarà in onda a partire dall’8 aprile su Rai 1 e in streaming su Rai Play. Lavorare con grandi professionisti come loro è stato un privilegio ed un piacere, mi sono divertito e ho sposato questa seconda professione.

Picture of Luca D.F.

Luca D.F.

Giornalista poliedrico ma specializzato in sport e spettacolo, collabora con quotidiani, periodici e riviste online vantando una lunga milizia radiotelevisiva. Ha scritto per Corriere della Sera, Il Giornale, Controcampo, Men's Health Italia, Guerin Sportivo, Jack e Progress.

Facebook
Twitter
LinkedIn
TS Poll - Loading poll ...