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Vitigni e vini di Sardegna: la regione dal maggior numero di endemismi d’Italia

Tempo di lettura: 4 minuti

Dalle nuove scoperte archeologiche al futuro del vino

di Camilla Rocca

La Regione Sardegna ha partecipato alla Milano Wine Week con l’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale tramite l’Agenzia di sviluppo in agricoltura Laore Sardegna in collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini a marchio Dop della Sardegna: Cannonau di Sardegna DOC, Malvasia di Bosa, Terralba DOC, Vermentino di Gallura DOCG, Vermentino di Sardegna, Vernaccia di Oristano DOC, Vino Carignano del Sulcis DOC e Vini di Alghero DOC.

I due giorni della Wine Week si sono aperti con la conferenza moderata da Francesco Fadda, giornalista enogastronomico e grande promotore della regione.

Alla conferenza sono poi seguite diverse attività di degustazione walk around e numerose mastercalss aperte al pubblico di consumatori , wine lovers, distributori e buyers, che hanno offerto la possibilità di toccare con mano i tesori della regione.
Tra queste, per esempio, la masterclass condotta mercoledì 11 ottobre dai Consorzi di Tutela dei vini a Marchio DOP della regione Sardegna, dove sono stati presentati dagli esperti i “Vitigni della costa Ovest”, o ancora il “Giro della Sardegna con il Cannonau” a cura del consorzio Cannonau Sardegna e “Espressioni di Carignano” curata dal consorzio di tutela vino Carignano del Sulcis DOC.

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Si è immersi dell’unicità delle produzioni isolane, come racconta infatti Franco Fronteddu agronomo Laore Sardegna: “Fino a pochi decenni or sono, valeva l’ipotesi che il vino fosse stato introdotto sull’isola dai Fenici ma dalle ultime scoperte si è accertata la presenza della vite e di produzione vinicola nel periodo nuragico. Inoltre alcuni vitigni sono presenti solo il Sardegna (per esempio il Nuragus, Nasco, Nieddera, Semidano, Granatza, Licronaxiu, ect) pertanto è impossibile che siano stati importati”.

Un vero patrimonio di biodiversità che già da tempo viene studiato dalla Regione Sardegna tramite l’agenzia Agris, assolutamente da preservare. E che, nel futuro, secondo Fronteddu, rivestiranno un ruolo centrale, nello sviluppo del comparto enologico sardo.

“La Sardegna è la regione che vanta il maggior numero di endemismi e vitigni autoctoni, e i recenti ritrovamenti di vinaccioli con datazioni dal 900 fino al 1300 aC, testimoniano la presenza della vite ben prima dell’arrivo dei Fenici. Questa è una grandissima scoperta perché fa dell’isola un centro di domesticazione secondario, affiancandola dunque ai territori Caucasici e della Mesopotamia riconosciuti come luoghi di domesticazione primaria della vite. E se l’Italia ha il maggior patrimonio varietale vinicolo, la Sardegna custodisce un tesoro di vitigni autoctoni che deve ancora valorizzare” conclude Fronteddu.

D’altronde è giusto che, tra le migliaia di turisti che passano sull’isola, non venga data la preferenza al consumo di vitigni internazionali. Si sta sviluppando molto anche il settore dell’enoturismo: già molte cantine si occupano di accoglienza e degustazioni per i villeggianti.

Oggi la Sardegna conta 27 mila ettari di vigneto per un totale di 7.456 ettari (il 29% della superficie vitata) di Cannonau e 5039 ettari di Vermentino, i cavalli di battaglia della regione.

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“I Consorzi di tutela – sottolinea l’Assessore regionale dell’Agricoltura, Valeria Satta, sono a Milano, nella vetrina più importante, per presentare e far conoscere ancora di più, in un’ottica di promozione, i nostri territori e i nostri vini di qualità. In questa kermesse internazionale, i Consorzi rappresenteranno le radici del nostro vino in una due giorni che vedrà una serie di appuntamenti, tra cui quattro masterclass per far degustare, spiegare e raccontare il nostro vino, la storia e le tradizioni della Sardegna. Con la partecipazione alla Milano Wine Week prosegue l’impegno della Regione per sostenere nei mercati nazionali e internazionali le aziende di tutti i nostri comparti produttivi, e in questo caso di quello vitivinicolo, un settore all’avanguardia che vanta produzioni di assoluta eccellenza e di elevata qualità”. “Sono molto soddisfatta del lavoro fatto – ha detto ancora l’Assessore Satta – portato avanti con grande determinazione. Stiamo mandando avanti tutte le azioni necessarie per tutti gli eventi di promozione che stiamo facendo da nove mesi a questa parte. Quindi non solo il vino ma anche il formaggio, il miele, l’olio, tutto quello che la Sardegna ha da offrire nella sua qualità ed eccellenza. Il Sardegna Day a Milano è una vetrina importantissima, collegata anche con Londra. Ci sono otto Consorzi presenti che vanno dal Carignano al Cannonau, alla Malvasia, alla Vernaccia, Vermentino ecc. Gli stessi presidenti dei Consorzi ci ricordano l’importanza della promozione della Regione Sardegna. A Milano per raccontare quello che la nostra meravigliosa Regione ha da offrire nel panorama internazionale. Ovviamente questo è il dovere dell’assessorato e dell’assessore all’Agricoltura. Dobbiamo raccontare, comunicare in maniera eccellente quello che siamo in grado di fare.”

Foto crediti Giorgio Vitali e Loris Scalzo

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