di Giovanna Romeo
La storia
Terra Costantino si trova a Viagrande, provincia di Catania, alle pendici dell’Etna nella zona Sud Est. L’azienda nasce nel 1970 per volontà di Dino Costantino che acquista 10 ettari di terreno tra le contrade Blandano e Cannarozzo comprensivi di due palmenti del 1700 di cui ne recupera le vigne. Il luogo parla chiaro: terre vocate, ottime potenzialità, vigne ad alberello, alcuni impianti hanno 60 anni, altri ne hanno “solo” 40, che affondano le radici tra colate laviche e il desiderio di una nuova progettualità. Nel 2002, a Dino si affianca il figlio Fabio, ingegnere di professione che dà una svolta all’azienda e nel 2007, con la guida dell’enologo Luca D’Attoma, inizia l’avventura di Terra Costantino che vedrà l’arrivo della prima etichetta nel 2013. La cantina ipogea, scavata tra le colate laviche di oltre 50.000 anni fa, viene ultimata nel 2015 ed è la prima cantina ecosostenibile del Sud Italia. Realizzata con i materiali esistenti della zona, allo scopo di preservare al massimo l’ambiente, consente di mantenere la temperatura costante ideale per il vino, senza ricorrere a sistemi di climatizzazione. Oltre all’ampio utilizzo delle fonti rinnovabili, l’acqua viene recuperata e raccolta, per un risparmio pari al consumo medio annuo di 10 famiglie italiane. Nel 2020 la nuova sfida con l’acquisto di due ettari e mezzo a Milo, in contrada Praino, il cru della zona vitivinicola etnea. Qui si produrrà Etna Bianco DOC Superiore 100% Carricante.
Il vino
Rasola non è un vino, “è un vecchio parente, al quale devi tutto, che torna a farti visita”: uve da vigneti a coltivazione maritata, cioè senza distinzione tra i filari a bacca bianca e nera, tra i quali Nerello Mascalese e Cappuccio, Carricante, Catarratto, Minnella e Francese. Tecnica tradizionale portata avanti nel tempo con lo scopo di rendere l’uva più resistente rispetto ad una monocoltura. Vecchie vigne situate in Contrada Blandano tra i 450 e i 500 metri, vinificate in uvaggio (tutte insieme). Fermentazione spontanea, lieviti indigeni, senza filtrazione, nessun controllo delle temperature, nessuna aggiunta di solfiti. Solo 999 bottiglie/anno per un nettare dalle sfumature color melograno, dai profumi vinosi accompagnati da frutti rossi e note vegetali. Fresco, succoso, delicatamente acidulo, è un vino giocoso e gioioso piacevolmente intenso, definito da Fabio Costantino “la nostra memoria”.
Lo consigliamo a chi
Desidera assaporare la semplicità del vino di una volta, un rosso ancestrale, il vino del contadino, della passione, la stessa per la quale tutto ha avuto inizio. È il “vino di Dino” buono, pulito, preciso, godibile nella sua semplicità ed immediatezza. Da bere con il cuore, senza pretese, abbinato ad una merenda di pane di grano duro con salumi e formaggi locali, a una Pasta alla siciliana in crema di pistacchi, o a fine pasto con cannoli farciti di ricotta.
Costo 25 euro, Terra Costantino